2023/2024

WISHING
MACHINE

LAVANDERIA A VAPORE CENTRO DI RESIDENZA PER LA DANZA LAVANDERIA A VAPORE CENTRO DI RESIDENZA PER LA DANZA LAVANDERIA A VAPORE CENTRO DI RESIDENZA PER LA DANZA LAVANDERIA A VAPORE CENTRO DI RESIDENZA PER LA DANZA LAVANDERIA A VAPORE CENTRO DI RESIDENZA PER LA DANZA LAVANDERIA A VAPORE CENTRO DI RESIDENZA PER LA DANZA LAVANDERIA A VAPORE CENTRO DI RESIDENZA PER LA DANZA LAVANDERIA A VAPORE CENTRO DI RESIDENZA PER LA DANZA

calendario

Eventi di Aprile

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Eventi di Aprile

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10:00 am - 12:00 pm

DANCE WELL

Mao - Museo d'Arte Orientale
Eventi di Aprile

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10:00 am - 12:00 am

ICEBERG

Lavanderia a Vapore
Eventi di Aprile

19

Eventi di Aprile

20

10:00 am - 12:00 pm

DANCE WELL

Mao - Museo d'Arte Orientale
Eventi di Aprile

21

Eventi di Aprile

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Eventi di Aprile

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Eventi di Aprile

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Eventi di Aprile

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Eventi di Aprile

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Eventi di Aprile

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Eventi di Aprile

28

Eventi di Aprile

29

Eventi di Aprile

30

12:00 am - 6:00 pm

ICEBERG

Lavanderia a Vapore
Eventi di Maggio

2

Eventi di Maggio

4

10:00 am - 12:00 pm

DANCE WELL

Scuola Media Statale F. Gonin

PRATICARE IL DESIDERIO

Lavanderia, come wishing machine, si trasforma in un organismo che non avvera né soddisfa desideri, ma offre alle persone una palestra per praticare il desiderioper imparare a desiderare a partire dalla riscoperta e ascolto profondo del piacere inteso come spazio di riscoperta del se e di possibile ribellione.
Siamo corpi cablati per provare sensazioni, eppure sembra aver trionfato oggi una biopolitica in cui l’anestesia è il valore dominante, al massimo controbilanciata da parole come dovere, sacrificio e frustrazione. Vogliamo piacere senza provare il piacere.

Vogliamo quindi esercitarci in piccole forme di agopuntura personale e sociale, percorrendo esplorazioni artistiche capaci di toccare le corde del corpo, sbloccare una complessità propria di identità stratificate, ponendo domande critiche ed esperienze che ci aiutino a muovere verso una forma gioiosa di vivere.

​Desiderare è una coreografia del corpo e dell’immaginario che sa di altrove, flirta con l’impossibile per ridare corpo ad una visione di alternative e pluriversi, un motore energetico e volitivo che mobilita risorse sopite dal presente che appalta il monopolio dei valori alla rassegnazione o alla prepotenza, nutrendo piuttosto la nostra potenza dentro un circolo perenne, verso lo slancio siderale, verso qualcosa che ancora non c’è e sa di futuro.
Indaghiamo il desiderio non come oggetto connesso all’avere (vincolato al bisogno di possesso indotti dal paradigma capitalista) ma il desiderare come verbo, come pratica e postura che è il motore verso l’ineffabile, verso qualcosa che sfugge, verso un paesaggio futuro da immaginare insieme o da aggiustare ribaltando il presente: un vaticinio verso la scoperta di chi siamo e possiamo diventare, corpo, individui e società.
In questo senso, desiderare significa mettere a fuoco un volere e ritrovare il piacere, ed è la strada verso una rivoluzione politica, imprevedibile, irresistibile, instancabile e sostenibile.