Residenze Artistiche
25 - 27 Agosto
All Day
DUE DANZE / primo studio per Sista


Stagione
-
Quello che ci muove
Altri organizzatori

-
BTT
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
coreografia Simona Bertozzi
interpreti Marta Ciappina e Viola Scaglione
produzione BTT – Balletto Teatro di Torino
in coproduzione con MilanOltre
“Accogliere la proposta di Marta e Viola di creare un duetto per loro mi ha posta, sin dall’inizio, nella condizione di dipanare i fili invisibili di una complicità a me ancora non svelata, ma che ho percepito già densa e intrisa di alleanze nella sua produzione di mistero. Una scia desiderante, questa la materia sulla quale ho sentito congiungersi le nostre prospettive e da cui ho pensato di partire per tracciare le tappe di esercizi e visioni, memorie e approdi, ricercando nel movimento il grado di presenza necessario, netto e poroso al contempo. In questa rete di ALLEANZE l’esperienza condivisa traccia infiniti attraversamenti e lo spazio si apre per l’agire stesso dei corpi. C’è molta forza nel gesto individuale e moltissimo nella sua prossimità. In ciò che non è dato vedere… Proprio questa dimensione fantasmatica, vissuta come necessità di appoggio e risonanza per l’agire individuale, diviene tema centrale per la prima fase di creazione che approda a MilanOltre nella forma di due danze. Una per Marta e una per Viola. Due oasi temporanee in cui emergono le rispettive posture del vagabondare tra ostinazioni e irregolarità, attese e disequilibri. Diversamente vigili ma entrambe inclinate verso la necessità di un luogo dove abbeverarsi… e ritrovarsi” (Simona Bertozzi).
16 - 30 Agosto
All Day
Corpi in Piena/Swollen Bodies

Luogo
- Cittadellarte - Fondazione Pistoletto
- Biella
Residenza artistica di Matteo Marchesi
con la mentorship di Federica Tardito
in collaborazione con Annalisa Zegna
nell’ambito di Festival Fluviale di Associazione Better Places/Spazio Hydro
in collaborazione con Cittadellarte/Fondazione Pistoletto e Fondazione Piemonte dal Vivo
Il percorso di ricerca si concentra sull’esplorazione fisica e l’elaborazione di protesi vegetali come mezzo poetico e politico di indagine sul rapporto individuale, collettivo e ambientale con il potere e la libertà: come identifichiamo il potere, quali forme abbiamo necessità di generare per farne una narrazione? Come emerge attraverso il corpo e come possiamo costruire una narrazione di questi corpi? Di cosa si compone uno spazio libero, dove sia legittimato il potere di ciascuno, senza che si possa far male a se stessi o ad altri?
Il periodo di residenza è l’incubatore di due processi di ricerca e creazione artistica in dialogo: quello di Matteo Marchesi, nato dalla ricerca sul mostruoso, sui corpi non conformi e sul condizionamento della presenza individuale in un contesto condiviso, come opportunità di mettere in discussione la prossemica generando uno spazio poetico; e quello di Annalisa Zegna, artista visiva, che attraverso la manipolazione del materiale vegetale lavora allo sviluppo di protesi, interfacce biologiche tra la persona e l’ambiente, nutrite dell’esperienza del luogo di raccolta e della capacità immaginativa come luogo non cognitivo di rielaborazione ed emersione del valore.
La residenza si sviluppa in tre fasi:
• l’esplorazione individuale di Matteo Marchesi, accompagnato nelle pratiche fisiche e poetiche dalla mentor Federica Tardito, clown e artista della danza
• la co-conduzione di “Corpi in Piena”, uno spazio di ricerca aperto ad adolescenti del territorio, guidati da Matteo Marchesi e Annalisa Zegna, dove, attorno alla figura mitologica locale della Luria, incarnazione in una figura mostruosa della piena del fiume Cervo, mettere in pratica la raccolta e manipolazione del materiale vegetale, e l’esplorazione fisica di sé in relazione alle protesi create, e allo sguardo dell’altro. Questo percorso intreccia le visioni progettuali di Fluviale, progetto di curatela di azioni performative multidisciplinari lungo il fiume Cervo, di cui Luria è parte del terzo e conclusivo step, offrendo ai partecipanti del percorso (adolescenti e artisti) la possibilità di aprire il terreno di gioco ad uno sguardo esterno, quello del pubblico di Fluviale. Il laboratorio di ricerca si sviluppa all’interno di CollaborAction kids – azione del Network Anticorpi XL dedicata alla diffusione di nuove opere destinate alle giovani generazioni.
• La condivisione dell’outcome del processo di ricerca all’interno dei luoghi e delle giornate dedicate alla 23° edizione di Arte al Centro di una trasformazione sociale responsabile presso Cittadellarte.
Maggiori informazioni sul progetto su Unidee – Residency Programs.
Matteo Marchesi, nato nel 1987, è un artista italiano impegnato come performer e coreografo. Dopo gli studi di danza e di scenografia a costume a Brera continua la suo percorso di ricerca con artisti quali Roberta Mosca, Tillman O’Donnel, Keren Rosenberg. Ha lavorato con autori quali Riccardo Buscarini e Cora Kroese, e come assistente coreografo ai lavori di comunità di Virgilio Sieni. Attualmente lavora come performer per Silvia Gribaudi ed è artista associato di Zebra, con la direzione artistica di Silvia Gribaudi e Chiara Frigo. I laboratori e i progetti di comunità e multidisciplinari sono parte fondante del suo processo artistico.
Federica Tardito si forma principalmente come danzatrice iniziando gli studi di danza contemporanea alla Scuola Bella Hutter e al Teatro Nuovo di Torino. In Italia studia principalmente con Raffaella Giordano, Giorgio Rossi e Roberto Castello e in Francia con Hervé Diasnas, Isabelle Dubouloz e Hans Zullig; nel tempo si aggiunge il desiderio di studiare il lavoro dell’attore e del clown, incontra Danio Manfredini, il “Roy Hart Theatre”, Pierre Byland e Philippe Hottier.Dopo una riconosciuta esperienza professionale come interprete con coreografi/registi quali Giorgio Rossi‚ Roberto Castello‚ Georges Appaix e Pierre Byland, crea con Aldo Rendina la compagnia tardito/rendina, tratti dell’esperienza artistica e formativa li accomunano: un passato di nomadismo professionale‚ ma soprattutto il desiderio di confrontarsi con la creazione d’autore.Insieme assaporano il gusto e il piacere di percorrere le vie dell’ironia nelle sue diverse forme, sperimentando il piacere di osservarsi drammatici per sorprendersi ridicoli‚ cuore della loro poetica.Tra gli spettacoli più significativi: Tempo regia di B. Franceschini, L’anatra, la morte e il tulipano regia di B. Franceschini, vincitore dell’Eolo Awards 2015 come migliore spettacolo di teatro ragazzi e giovani, Il Compito, “Oh heaven” (il Paradiso possibile), Circhio Lume e Gonzago’s Rose.Da anni conduce attività pedagogiche‚ tra la danza, il teatro e il clown. Parallelamente alla frequentazione della scena intraprende un percorso di studi e ricerca sulla meditazione, pratica che utilizza anche nell’ambito artistico.
Annalisa Zegna (Biella, 1990) è un’artista e ricercatrice che lavora con linguaggi visivi e performativi, concentrandosi su esperienze collettive e pratiche collaborative. Sviluppa progetti artistici a partire dall’esperienza immersiva dei luoghi e dalla specificità dei diversi contesti socio-geografici, con un forte interesse per la sfera pubblica nel tentativo di esplorare e influenzare l’immaginario personale e collettivo. Frequenta il Master PACS – Performing Arts and Community Spaces dell’Università Roma Tre presso il Mattatoio di Roma nel 2020-21, si laurea in Arti Visive all’Università IUAV di Venezia nel 2016 e precedentemente in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 2013. È stata artista residente presso la Fondazione Bevilacqua La Masa a Venezia nel 2015 e ricercatrice presso il VSMS Lab dell’Università della Tecnologia di Limassol a Cipro nel 2016. Ha lavorato come Assistente Curatrice presso Art Laboratory Berlin (Berlino, 2016) e per il programma UNIDEE della Fondazione Pistoletto (Biella, 2016-2019). Dal 2016 è collaboratrice del centro culturale Spazio Hydro / Better Places APS (Fondazione Pistoletto, Biella).
28 Giugno
2:00 pm - 6:00 pm
INCOMPIUTI / allenamento ai feedback

Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Maggiori informazioni
Un progetto di Workspace Ricerca X / research & dramaturgy e shared training torino inserito nell’ambito delle azioni espanse della Lavanderia a Vapore
Un’opportunità di incontro fra professionisti che lavorano a diverso titolo nel campo delle arti performative, per sviluppare riflessività e scambio di conoscenze specifiche in favore della costruzione e circuitazione di nuove opere.
A partire da questo primo appuntamento pilota si svilupperà un percorso di approfondimento dedicato all’osservazione e analisi dei processi di scrittura e composizione che si sviluppano nelle pratiche coreografiche. Attraverso la visione di materiali di creazione non ancora terminati, si apre una finestra di dialogo collettivo per allenare il pensiero critico e la discorsività. Nella prima parte di questo percorso, il focus è posto sul feedback come strumento per favorire una modalità di dibattito costruttivo e consapevole tra chi crea e chi osserva. Il primo incontro vede la presentazione di lavori incompiuti di Teresa Noronha Feio e Francesca Cola con Marzio Zorio e l’utilizzo di metodologie di lettura e analisi che provengono dal Critical Response Process di Liz Lermans.
Per gli incontri successivi, Workspace Ricerca X e STT intendono orientarsi secondo le necessità, nell’ottica di una costruzione graduale e collettiva del percorso condiviso. L’invito è rivolto a coloro che operano nel campo della danza e del teatro.
INFO
Per partecipare o inviare una proposta di lavoro incompiuto:
ricercaxinfo@gmail.com | sharedtrainingtorino@gmail.com
tel. +39 340 54 34 897
Partecipazione gratuita
È necessaria la prenotazione
23 - 30 Giugno
VICINA DISTANZA | Permutazioni


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Casa Luft
- Torino (To)
Prossime occorrenze
di e con Priscilla Pizziol e Giorgia Gasparetto
costumista e stage designer Pablo Santo Krappmann
residenza in collaborazione con Zerogrammi/Casa LUFT nell’ambito di Permutazioni 2020/2021
Nell’abbraccio riconosco l’esistenza dell’altro e ne condivido per un istante l’appartenenza a una comunità. (Marc Augé)
VICINA DISTANZA è un lavoro che vuole condividere una riflessione sulla natura relazionale dell’essere umano attraverso l’osservazione di una moltitudine di livelli d’intimità, che si manifestano nel loro consequenziale dispiegarsi. In altre parole, è un appartamento, uno spazio immaginario, un luogo d’incontro tra due persone. L’opera consiste nel racconto di un legame tra due individui la cui natura relazionale non è rivelata. La ricerca inizia con l’esplorazione dell'”altro”, visto semplicemente come materia, come corpo e, soprattutto, come sguardo capace di oggettivare. Nella filosofia contemporanea molti tra i più grandi filosofo hanno elaborato un pensiero sul significato di “essere con altri”. Per Jean-Paul Sartre l’unica modalità di entrare in relazione con un “altro da me” è attraverso un rapporto essenzialmente conflittuale: “L’altro è semplicemente lo specchio capace di guardarmi, di ridurmi a oggetto e privarmi della libertà”. Ciò che viene estrapolato dal pensiero sartriano è l’idea strutturale che afferma che “ogni identità individuale si costruisce in relazione alla sua alterità”. Ossia, per poter avere una percezione di se stessi è necessario che qualcun altro ti guardi. La performance, per questa ragione, inizia con una sola interprete in movimento e l’altra immobile davanti a essa, con lo sguardo fisso, rivolto verso il suo volto. Immagine che simbolicamente rappresenta l’irriducibile sguardo dell’alter ego. Poco a poco i due corpi iniziano a intrecciarsi in un meccanismo preciso e articolato, attraverso una connessione impercettibile e un profondo ascolto, fino a diventare parti di uno stesso insieme. La volontà delle due autrici e danzatrici è quella di creare un’immagine che suggerisca diverse letture: dall’illusione di un unico corpo, all’idea di un riflesso distorto della stessa persona. Lo spazio si trasforma gradualmente in un ambiente conosciuto, nel quale le due interpreti abbracciano l’apertura l’una verso l’altra. Il trasporto emotivo è accompagnato dal dispiegarsi di memorie che le due donne ricontattano e rovesciano all’interno dello spazio interrelazionale. Mentre vengono sussurrati ricordi appartenenti alla loro storia, i loro corpi iniziano un gioco che ha origine dalla volontà di condividere il proprio peso. Il tema della fiducia e della cura viene quindi sviluppato simultaneamente in due modalità differenti: da un lato la voce suggerisce un trascorso comune, che poggia i suoi fondamenti su una relazione di profonda condivisione emotiva; dall’altro il corpo esplora la fiducia da una prospettiva puramente fisica, diventando supporto e lasciandosi supportare dalla struttura altrui.
PERMUTAZIONI
co-working coreografico a cura di CASA LUFT, Zerogrammi e Fondazione Piemonte dal Vivo
partner Lavanderia a Vapore
in rete con Università degli Studi di Torino, Torinodanza Festival, Med’arte (Associazione Tersicorea) – Italia, Compagnia Heliotropion – Francia, Compagnia Borderlinedanza – Italia, Twain physical dance theatre – Italia, Centro Daiva Jyoti / Cie La Bagarre – Italia, Compagnia Nut – Italia, La pietra pomice – Italia, Compagnia Càjka | Teatri di mare – Italia, Asmed Associazione Sarda Musica e Danza – Italia, Maya INC Società Cooperativa Art – Italia, Compagnia Muxarte – Italia, Associazione Enti Locali per le attività Culturali e di Spettacolo – Italia, CEDAC-Circuito Multidisciplinare – Italia, AssociazioneSuoni&Pause – Italia, Cooperativa Sant’Elia 2003 – Italia, La FucinaTeatro/Crogiuolo – Italia, Compagnia Koreoproject – Italia, Associazione Fin Doc – Italia, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee – Italia, Association Culturelle Scaraboum /Théâtre Crac: Fabrique de mensonges – Francia, Association KAMAR – Tunisia, Caravansar Producción Y Gestión – Spagna, Asociacion Cultural Metacau – Spagna, Centro studi Ipogei SPECUS – Spagna, Teatro Cafè de Las Artes – Spagna
CASA LUFT, con il suo progetto PERMUTAZIONI, curato in collaborazione con Piemonte dal Vivo, ospita un articolato programma di co-working artistico e formazione professionale che ha come obiettivi la creazione di un osservatorio sulla migliore produzione coreografica regionale e il consolidamento di una rete di spazi di lavoro nell’ambito delle discipline della danza, del teatrodanza e del teatro fisico. Il progetto si configura come una rete che mette in dialogo artisti operanti nell’ambito dei linguaggi coreutici, è uno spazio ospitale per definire, sviluppare e realizzare un’idea creativa, luogo dedicato alla ricerca, al perfezionamento e alla produzione artistica il cui scopo è creare modelli concreti di sistema dal basso, offrire supporto alla produzione di spettacolo dal vivo, mettere in relazione esperienze, competenze e buone pratiche.
21 - 29 Giugno
All Day
MARMO


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
coreografia Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi
con Anna Herrmann, Emma Lewis, Gesine Moog, Omagbitse Omagbemi, Lia Witjes-Poole
light design Annegret Schalke
sound design Demetrio Castellucci
costume design Ginevra Panzetti / Enrico Ticconi, werkstattkollektiv
direzione tecnica Annegret Schalke
assistente alla produzione Pauline Stöhr
produzione Dance On / DIEHL+RITTER
coproduzione Kampnagel (Hamburg)
con il supporto di Lavanderia a Vapore e NATIONALES PERFORMANCE NETZ
coproduction Fund for Dance, finanziato da Federal Government Commissioner for Culture and the Media
Enrico Ticconi e Ginevra Panzetti – artisti associati della Lavanderia a Vapore – tornano a Collegno con MARMO, sfidando sé stessi attraverso i movimenti minimalisti e il linguaggio di WORKS IN SILENCE, produzione degli anni ’70 firmata da Lucinda Childs, per riflettere sulla forma come solo e unico strumento dell’idea.
14 - 27 Giugno
All Day
THE EVER PRACTISING ARTIST

Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Artiste partecipanti: Michela Depetris, Marta Olivieri, Francesca Saraullo, Valerie Tameu, Amalia Franco
a cura di StandOrt / Erika Di Crescenzo, Francesco Dalmasso, Elisa D’Amico
con la collaborazione di Ambra Pittoni, Mirko Guido, Elisabetta Consonni
con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo nell’ambito delle attività alla Lavanderia a Vapore, OGR Torino, BASE Milano
Il programma The ever practicing artist a cura di Ricerca X/StandOrt si articola in Lavanderia a Vapore attraverso due periodi di residenza di ricerca, tra giugno e settembre, accanto ad altri momenti di confronto e aperture pubbliche nel corso del 2021, che comprendono workshop, lecture performance e Incompiuti, disegnato insieme a shared training torino.
WORKSPACE RICERCA X_RESEARCH AND DRAMATURGY è una piattaforma per lo sviluppo e il sostegno della ricerca artistica e della drammaturgia nel campo della coreografia e della performance. Nata nel 2015, con l’obiettivo di divulgare, interrogare e legittimare la ricerca artistica nel contesto italiano, si posiziona in dialogo con i modelli nord-europei ed è rivolta ai professionisti del settore della danza e delle arti performative.
03 - 07 Giugno
All Day
SOLILOQUIO


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
di e con Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli
Compagnia Natiscalzi DT
Ah, tutto è simbolo e analogia!
Il vento che passa, la notte che rinfresca sono tutt’altro che la notte e il vento: ombre di vita e di pensiero.
(F. Pessoa – Faust)
Soliloquio è un capitolo del progetto “Annotazioni per un Faust” della compagnia Natiscalzi DT. I coreografi Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli indagano la simbologia legata alla figura mittle-europea del Faust e come essa possa riecheggiare ai giorni nostri.
Soliloquio, ovvero il dubbio, è prima di tutto flusso di pensiero solipsistico; in secondo luogo è qualcosa destinato a finire.
Un danzatore abita uno spazio di pochi metri quadrati. A sostegno della sua danza si distinguono parole, frasi, un testo. Sono parti scelte del “Faust” di Goethe e di Pessoa, che insieme a pensieridegli autori e ad altri testi intrecciati fra loro come in una mappa concettuale, aprono riflessioni sulla contemporaneità. In particolar modo, danza e parola indagano il disequilibrio esistente fra Uomo e Natura approcciando l’ ecocritica. La danza si costruirà pezzo a pezzo cercando con attenzione un movimento dopo l’altro, esponendo il pensiero di un moderno Faust , ricercatore sino all’oblio, della natura e della sua storia ancestrale cercando di comprenderla nel rapporto con l’uomo.
—
ANNOTAZIONI PER UN FAUST
un progetto di Tommaso Monza
coreografia e regia Tommaso Monza, Claudia Rossi Valli
danza e azioni sceniche Compagnia Natiscalzi DT
musiche originali dal vivo Giorgio Mirto
produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni, Natiscalzi DT
con il sostegno di Anghiari Dance Hub, Tendance Festival,
Festival OrienteOccidente, CCN di Nantes, Piemonte dal Vivo
in collaborazione con Archivio dei Diari di Pieve Santo Stefano
03 - 17 Giugno
All Day
TABULA RASA della pienezza del vuoto


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
ideazione e coreografia Doriana Crema
interlocutori Leili Khosravi, Hartmut Muller, Laura Marcolini, Guillaume Zitoun
creative producer Silvia Albanese
foto e video Sandro Carnino
testimone Raffaella Tomellini
nell’ambito del progetto Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore
con il sostegno e l’accompagnamento di Associazione Didee
E se il vuoto fosse il luogo del nuovo inizio, della creazione? Come attraverserò quel luogo? E se tutto ciò che accade, accadesse di sua natura, qual è il mio ruolo? Partiamo da queste domande, considerando lo spazio vuoto come luogo della fecondità e della creazione.
Stiamo vivendo un tempo importante di cambiamento globale, dovuto all’esperienza di una pandemia che ci ha colto di sorpresa e ha modificato per più di un anno le nostre vite, portandoci a rivedere e a riscrivere il nostro modo di occupare lo spazio con i nostri corpi e lo spazio della relazione con gli atri corpi. Alcuni spazi non possono più essere abitati dal nostro corpo sociale e dai nostri corpi individuali; altri continuano a esserlo, ma ci obbligano a inserire i corpi all’interno di nuove cartografie disegnate secondo le regole del distanziamento. Toccare lo spazio intorno a noi è pericoloso. Coscienti più che mai della nostra individuale fragilità, incoraggiati al distanziamento che ci fa sentire sempre più isolati. In tale contesto si rende sempre più necessario un lavoro di tessitura (o ri-tessitura) sociale; l’arte, in particolar modo la coreografia (azione del corpo nello spazio) può aiutarci a re-immaginare la relazione con lo spazio e la relazione tra i corpi nello spazio. A partire da una domanda esistenziale, Doriana Crema propone un progetto coreografico che si svilupperà lungo il suo processo mediante dialoghi filosofico-speculativi intorno al tema dello spazio vuoto, e attraverso dispositivi partecipativi e inclusivi che coinvolgeranno la cittadinanza.
La residenza prevede una serie di Attraversamenti, azioni correlate di incontro tra l’artista associata e differenti comunità di pratica attive presso la Lavanderia a Vapore di Collegno: scopri di più.
01 - 04 Giugno
All Day
A SONJA


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
di e con Federica Tardito
liberamente ispirato alla figura di Sonja dell’opera “Zio Vanja” di Anton Cechov
residenza vincitrice del bando AiR – Artisti in Residenza 2020
Mi sono sentita toccata dal personaggio di Sonja, come se questa figura femminile mi conoscesse nel profondo. Uno strano sentimento di vicinanza e stupore. Con non poco e tragicomico coraggio, ho mosso i primi passi verso questa figura dai desideri mancati, dallo sguardo rivolto verso il cielo. La prossimità con la figura di Sonja mi permette di entrare in spazi autobiografici con la necessaria distanza per permettermi uno sguardo altro, ironico sulla s-graziata condizione dell’essere umano. Per mia inclinazione di sguardo, scivolo in un ribaltamento destabilizzante, tra eccessi emotivi,dal drammatico al ridicolo, in concessione di costanti cadute che si fanno (di-sperati) tentativi di ascesa. (Federica Tardito)
I personaggi di Cechov sono coscienze che arrivano a manifestarsi e vengono vissuti “dall’interno”. Questo particolare approccio dello scrittore aiuta Federica Tardito a sovraesporre l’umanità di Sonja. La protagonista dello spettacolo – Federica/Sonja – nasce dalle pagine della letteratura e si mescola a tratti autobiografici della coreografa. Il nucleo dello spettacolo è costituito dal desiderio dell’autrice-interprete di avvicinarsi con sguardo compassionevole al personaggio teatrale, mossa dalla sensazione di scorgere una sottilissima vena (sospesa, in bilico), un richiamo verso quella particolare dimensione umana che si situa tra l’anelito alla salvezza e il suo inevitabile inciampo. Un gioco sulle punte, perennemente alla ricerca di un equilibrio inesistente. Le due donne si sovrappongono per capovolgere una situazione drammatica e portare in scena la fragilità, che diventa il trampolino per far emergere l’umana bellezza.
01 - 07 Giugno
All Day
SQUARE – Installation Intéractive


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
di Lorenzo Bianchi Hoesch
L’installazione interattiva del compositore e performer Lorenzo Bianchi Hoesch, già sperimentata a Parigi e a Bolzano, arriva – con una versione dedicata – in Lavanderia. Tra maggio e giugno 2021, una fase di attraversamento e perlustrazione degli spazi un tempo appartenuti al più noto ospedale psichiatrico d’Italia, cui seguirà a settembre la presentazione ufficiale. L’installazione sarà successivamente fruibile, tramite smartphone, a chiunque desiderasse visitare la Casa della Danza di Collegno.
L’innovazione è per la Lavanderia a Vapore un importante focus di indagine. In virtù di tale vocazione sperimentale, ha trovato qui collocazione ottimale la realizzazione di SQUARE – Installation Intéractive, un’installazione olofonica site-specific che offre alla cittadinanza e al pubblico una visione, o meglio un ascolto peculiare dello spazio esplorato. Il compositore e performer Lorenzo Bianchi Hoesch trascorrerà dieci giorni di residenza a Collegno (nel mese di maggio e di giugno 2021), dedicandosi alla raccolta delle testimonianze sia di quanti in passato hanno vissuto o lavorato negli spazi della Lavanderia sia di coloro che oggi “abitano” questi spazi (artisti, spettatori, cittadini). Una fase, dunque, di ricerca sul campo, cui seguirà la creazione della vera e propria infrastruttura digitale, prodotta nel corso dell’estate presso il Centre Pompidou di Parigi. La presentazione del dispositivo avverrà il 25 settembre 2021, durante una delle giornate Open Lav. L’audio, che tradurrà la diegesi memoriale in un flusso poetico e sonoro altamente contaminato, resterà fruibile anche in futuro, tramite smartphone, ad uso dei visitatori. Un progetto di ampia ricaduta sulla comunità e sul territorio, che mira nel contempo a valorizzare gli spazi dell’ex lavanderia del manicomio di Collegno, accanto al contesto ambientale che le fa da cornice, il Parco della Certosa.
Lorenzo Bianchi Hoesch è compositore e performer, residente a Parigi. Ha ricevuto commissioni da svariate istituzioni internazionali tra cui: Groupe de Recherche Musical (GRM), Biennale di Venezia, Opera di Gothenburg, Ballet National de Marseille, Santarcangelo Festival, Romaeuropa, Aterballetto, suonando in Europa, Giappone, Cina, Indonesia e Stati Uniti. Oltre che con MK, collabora con Richard Siegal e con l’Ircam/Centre Pompidou di Parigi. È docente di composizione elettroacustica all’Università della Franche-Comté e al Conservatorio di Montbeliard.

Lorenzo Bianchi Hoesch è compositore e performer, residente a Parigi. Ha ricevuto commissioni da svariate istituzioni internazionali tra cui: Groupe de Recherche Musical (GRM), Biennale di Venezia, Opera di Gothenburg, Ballet National de Marseille, Santarcangelo Festival, Romaeuropa, Aterballetto, suonando in Europa, Giappone, Cina, Indonesia e Stati Uniti. Oltre che con MK, collabora con Richard Siegal e con l’Ircam/Centre Pompidou di Parigi. È docente di composizione elettroacustica all’Università della Franche-Comté e al Conservatorio di Montbeliard.
Il progetto SQUARE
SQUARE è un’installazione nata da un progetto di ricerca effettuato nel 2016/17 durante la residenza artistica di Lorenzo Bianchi Hoesch all’Ircam/Centre Pompidou, a Parigi. La ricerca nella quale SQUARE si iscrive si intitola Proxemic Fields e ha per oggetto le installazioni interattive sociali e partecipative. Due grandi punti di partenza sono: da un lato la spazializzazione del suono in cuffia, attraverso un sistema olofonico e registrazioni binaurali, capace di riprodurre uno spazio acustico tridimensionale ed estremamente realistico, dall’altro l’utilizzo di tecnologie “domestiche”, come tablet e smartphone, in qualche modo snaturandole o allargandone il campo d’azione. Si tratta quindi di un’installazione “partecipativa” nella quale il pubblico è immerso in un universo sonoro ambiguo, dove è difficile separare il reale dall’immaginario. In cuffia si vive una sorta di alter-realtà, basata su una traslazione di luoghi e di tempi. È come se il luogo stesso avesse una sua memoria, che attraverso il suono rivive e attraverso l’ascolto si mescola con il presente. Il pubblico, munito del proprio smartphone e cuffietta, si connette a un sito attraverso il network 3G/4G: tutti coloro che si connettono ascoltano i medesimi suoni e, in mezzo a persone che non sono consapevoli di nulla, camminano guidati da una voce “off” semplice ed essenziale, che dà istruzioni e spiega la drammaturgia. È una voce fuori campo, che ci guida verso un ascolto preciso e molto personale alla scoperta del suono e dello spazio urbano. Ciò che vediamo, quindi, la realtà che ci circonda, è manipolata, condizionata, cambiata dal suono. È un’esperienza contemplativa e in un certo modo paradossalmente cinematografica, anche se la parte visiva in questo caso è il reale (e ha a che fare con il viaggio). SQUARE è quindi una installazione che nasce strettamente nello spazio per cui è concepita e che non può essere trasportata altrove senza essere interamente ripensata e ri-realizzata. Ogni volta, quindi, dà luogo a una nuova opera e creazione.
Square#1 (lingua francese con sottotetto in inglese)
La prima versione è stata in piazza Stravinsky a Parigi, a fianco del Centre Pompidou. Prevedeva un percorso intorno alla piazza, un passaggio nella chiesa Saint Merry e un giro più ampio nel quartiere.
Square#2 (lingua francese con sottotetto in inglese)
Una seconda versione nasce per rispondere a una commissione del Centre Pompidou e si pone interamente all’interno della sua collezione permanente. Si tratta, in questo caso, di una sorta di finta visita guidata alla collezione che, passando per le opere di Nauman o Beuys, culmina sulla terrazza del museo con una vista meravigliosa che abbraccia tutta la città di Parigi. La residenza artistica all’Ircam/Centre Pompidou si é svolta all’interno del progetto europeo CO.SI.MA. (Collaborative Situated Media).
Square#3 (lingua italiana e tedesca)
Realizzato per Bolzano Danza, all’interno del Parco Tecnologico NOI.
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Spettacoli
22 Giugno
8:00 pm - 8:50 pm
BEAT


Stagione
-
Interplay
coreografia Moreno Solinas, Igor Urzelai
con Margherita Elliot
dj Martha, Anna Bolena
lighting designer e responsabile tecnico Seth Rook Williams
scene e costumi KASPERSOPHIE
dramaturg Simon Ellis
consulenza esterna Alberto Ruiz Soler
production manager Fergus Waldron
prodotto da Sarah Maguire
movement advisor Olmo Hidalgo
co-produzione Theatre de la Ville
finanziato da National Lottery through Arts Council England
commissionato da The Place, The Lowry and Cambridge Junction
con il supporto di the Spanish Embassy Office of Cultural and Scientific Affairs, Siobhan Davies Dance, Dance4, TIR Danza, Workshop Foundation, Dantzagunea, l’Animal a l’esquena, BAD Festival, S’ALA and The Point
prima nazionale
BEAT nasce dalla necessità di mettere in discussione cosa significa far parte di una generazione cresciuta con la promessa di infinite possibilità. Il processo creativo è iniziato utilizzando limitazioni e aree di incompetenza personali come inneschi creativi, indagando come poterli superare con gioia, spudoratezza e intraprendenza. Il risultato ha prodotto una lunga ricerca, ancora in corso, su come ci identifichiamo, come ci riconosciamo (o meno) negli altri e come siamo in grado di proiettare molteplici immagini di noi stessi. Il vocabolario di movimento si focalizza sulla comunicazione non verbale, appropriandosene e plasmandola coreograficamente. La performer è sotto i riflettori manovrati sul ritmo musicale entrambi prodotti sul momento dal DJ e il designer di luci dal vivo. Una sola persona in relazione con un pubblico che osserva il trasformarsi su diversi livelli dei gesti, della postura e dell’espressione del viso. I movimenti spaziano dall’utilizzo del corpo intero ai piccoli dettagli, dall’astratto all’espressivo, creando un bombardamento di immagini, sconvolgendo costantemente la lettura e l’interpretazione degli spettatori, producendo un effetto ipnotizzante. Immaginiamo Beat come una celebrazione della stanchezza, del dolore e dell’incertezza di decidere giorno per giorno – momento per momento – chi siamo: una persona sul posto pronta a reinventarsi ancora e ancora. Una persona. Sul posto. Reinventandosi continuamente.
22 Giugno
9:00 pm - 9:15 pm
LOOP


Stagione
-
Interplay
coreografia Evgeniy Melentyev
con Evgeniy Melentyev e Alkesei Sidelnikov
Finalisti al MASDANZA 2019
prima nazionale
Il duo del giovane coreografo russo Evgeniy Melentyev indaga la forza della condivisione in opposizione all’individualismo. I danzatori utilizzano uno free style dove forza e velocità danno vita a una spirale, un vortice armonioso di movimenti che traggono ispirazione dal linguaggio del contemporaneo e dalla breakdance. Un’abitudine, un rituale, in cui i protagonisti si incontrano, dialogano tra loro, creando i presupposti per far nascere una comunità. Loop è una curva, un circolo vizioso, un disco che suona a ripetizione. È una danza che comincia su se stessa: equilibrio, inerzia, velocità, peso e tempo. È un duetto che parla di interazione sociale e che, nel mezzo, accumula emozioni che dilatano il tempo.Nell’ultimo anno Loop è stato presentato in diversi festival di danza urbana internazionali, tra cui: Danzad Danzad Malditos (Pamplona, Spagna) e VDNKH Street Festival Rhytm of the City (Mosca, Russia).
19 Giugno
7:30 pm - 7:45 pm
MEETING POINT


Stagione
-
Interplay
regia Asier Zabaleta
coreografia Asier Zabaleta (con la collaborazione dei danzatori)
con Thiago Luiz Almeida, Rafael Hernán Arenas
musiche Bosques de mi mente
Vincitore del MAX PRICE come miglior spettacolo di strada nel 2018
Vincitore come miglior spettacolo di strada Basco al festival UMORE AZOKA del 2017
Primo premio MASDANZA Solo Contest con EGO, Gran Canaria (Spagna)
prima nazionale
MEETING POINT è la storia di due ragazzi – entrambi brasiliani ma di due diverse città – che, dopo 8.000 km, molte difficoltà e svariati anni, si incontrano per la prima volta, dall’altra parte del pianeta, per scoprire quanto hanno in comune. Capiranno come i destini possano incrociarsi nel labirinto della vita e come in quel preciso momento non si possa fare altro che trasformarsi in una nuova persona. Scopriranno un luogo dove la passione per la danza regna sovrana, in cui dalla fusione tra la Breakdance, l’Hip Hop e la danza contemporanea nasce qualcosa di completamente nuovo e indefinibile. MEETING POINT parla dei luoghi d’incontro, delle difficoltà che si attraversano e del tempo, dei minuti, che dobbiamo aspettare prima di tornare al contatto e all’incontro.
19 Giugno
8:00 pm - 8:20 pm
STRETCHING ONE’S ARMS AGAIN


Stagione
-
Interplay
coreografia Lucrezia C. Gabrieli
con Beatrice D’Amelio, Lucrezia C. Gabrieli
musica Giacomo Calli, Giacomo Ceschi su Serenade in D, K.250 Haffner di Wolfgang Amadeus Mozart
prodotto da Anghiari Dance Hub, Versiliadanza
co-prodotto da CID – Centro Internazionale della Danza
con il sostegno di Associazione Sosta Palmizi
con la collaborazione di Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, Auditorium Ballet, Associazione Culturale RicercArti, 42stems
Selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2020 – azione del Network Anticorpi XL
prima regionale
Il progetto desidera coinvolgere lo spettatore in un’esperienza visuale di astrazione della realtà: l’interesse non è volto alla descrizione bensì a creare l’atmosfera e il peso sensibile di una porzione del reale. Prendendo ispirazione da Untitled (Blue, Yellow, Green on Red) di Mark Rothko e utilizzando il codice cromatico e coreografico, entriamo nel mondo delle idee e dell’umanità. Questo lavoro gioca sui colori delle vivaci tele del triste pittore intrecciate alla musica di un altro malinconico genio per trasmettere leggerezza e serenità. Serenade in D, il brano scelto per essere distorto, allungato, e strecciato il più possibile, è il fil rouge che intreccia danza, musica, scena e video alla disarmante violenza del rosso nelle tele del pittore su placide pennellate di blu, giallo e verde. La vivacità dei colori e la profondità della relazione si alternano al gioco musicale di Giacomo Calli e Giacomo Ceschi creato a partire dalla composizione di Wolfgang Amadeus Mozart per esplorare il nostro silenzio e la musica. Esploriamo il carattere individualista dell’uomo, il bisogno di scambio, il delimitare uno spazio in cui giocare con l’equilibrio, il ritmo, la vicinanza, con l’aiuto di uno strumento noto alle ballerine classiche che torna in scena per la danza contemporanea: le punte. La scarpa viene qui utilizzata non per nostalgia del passato ma con fini attuali: uno strumento che ancora può essere esplorato e, cambiandone l’approccio, utilizzato per cercare nuove possibilità di movimento in cui è semplice prolungamento del corpo alla ricerca di un suo equilibrio.
19 Giugno
8:45 pm - 9:05 pm
4CANTI


Stagione
-
Interplay
di e con Giuseppe Muscarello
produzione Pindoc/Muxarte
musica originale Pierfrancesco Mucari
disegno luci Danila Blasi
con il sostegno di MIBACT e Regione Sicilia
in collaborazione con Armunia/Festival Inequilibrio
prima regionale
4CANTI nasce da una suggestione emersa nel guardare il quadrilatero vuoto di una piazza e le sue figure allegoriche che, stagliandosi tra la verticalità architettonica e le fughe orizzontali hanno ispirato l’autore. Il progetto prende forma prima come cortometraggio per evolversi poi in una video istallazione e diventare infine una live performance. 4CANTI è un’ode alla bellezza e al silenzio, una partitura che può essere modulata in base al contesto di riferimento. La versione live si basa sulla purezza dell’improvvisazione, e offre in un corpo solo le istantanee di quattro divinità a cui è dato un diverso timbro espressivo: Bacco, Cerere, Eolo, Venere. Il danzatore incarna ciascuna identità in un susseguirsi di dissolvenze tra luce, suono e corpo.
– Bacco: segue una partitura coreografica frammentata che si espande formando linee di confine disarticolate e policentriche; che rimandano ad antichi retaggi popolari.
– Cerere: con la sua potenza terrena, carnale e generativa, usa la terra come elemento di fusione e protezione. Madre selvatica che non si lascia persuadere dalla natura umana.
– Eolo: crea imprevedibili traiettorie che nel fluire costruiscono dinamiche che proiettano il movimento oltre i perimetri.
– Venere: con la sua polifonia gestuale dichiara con lucidità, il valore del coraggio ed esalta la capacità femminile di autodeterminarsi.
18 Giugno
7:30 pm - 7:45 pm
KURUP


Stagione
-
Interplay
coreografia Nicolas Grimaldi Capitello
con Sibilla Celesia e Nicolas Grimaldi Capitello
produzione Cornelia
Vincitore Premio New Dance Generetion (Campania)
Vincitore e menzione speciale Danzare il Borgo (Marche)
Vincitore Danza Urbana XL 2020 – azione del Network Anticorpi XL
prima regionale
«Amo l’azione, amo il pensiero, amo la mia lotta. Sei un essere umano nella mia lotta».
Il duetto ruota intorno al concetto di azione/reazione composta da una prima parte di composizione istantanea creata in base al luogo urbano o non convenzionale che si abita; qui il tempo non è segnato, ma è trasportato dalle sensazioni della coppia stessa che instaura una relazione fatta di gestualità quotidiane trasformandole in qualità fisica, il tutto accompagnato dai suoni e dai rumori naturali del luogo. Nella seconda parte, attraverso le dinamiche naturali del corpo, si innesca una composizione fisica su partitura musicale che crea un disegno spaziale dinamico. I soggetti eseguono una danza in accordo annullando la predominanza di coppia. In uno spazio indefinito e in un tempo indeterminato, i performers agiscono e reagiscono animati da sentimenti reali e da stimoli esterni. I due danzatori, l’uno di fronte all’altro, trasformano mente e corpo, dando vita ad una relazione che nasce da una profonda connessione.
18 Giugno
8:00 pm - 8:55 pm
FIGURE No. 16


Stagione
-
Interplay
coreografia Roy Assaf
con Amitai Cohen, Ariel Freedman, Avshalom Latucha
light design Yair Vardi
costumi Roy Assaf
produzione musicale ed editing Reut Yehudai
musiche Four Ballades, Opus 10 (Johannes Brahms, performed by Glenn Gould),
Opus 117 (Johannes Brahms, performed by Glenn Gould),
Water for King David (HaGashash HaChiver), Tango Konig (Juan Llossas)
testi an invitation to perform, di Ohad Zehavi
words, di Roy Assaf, Ariel Freedman, Avshalom Latucha
Con il supporto della Cultura e dello sport di Israele
Presentato all’interno della Tel Aviv International Exposure 2020
prima nazionale
«Figure No. 16 è metafisica, come esso trasforma il corpo in un oggetto e racconta l’invisibile. Prima con un litigio di amanti descritto attraverso un intenso duetto; poi attraverso due comiche figure maschili in body rosa e verde pastello […]. Intrigante» (Maria Luisa Buzzi, Danza e Danza)
FIGURE No. 16 è un’opera per tre ballerini e un aquilone. Oppure, un ballo per due coppie in una serie di 1000 inizi. Uno spettacolo che crea figure insolite, ricco di numerosi riferimenti culturali, volti a scombinare l’immaginario collettivo del pubblico. Non è mai quello che ci si aspetta, ma è una danza che deve la sua vita a Hokuto e Mariko, a Johannes nel XIX secolo, a Johannes nel XXI, a Glenn, a Roland, Neema e a Josef di Budapest, all’amore, all’odio, a un bambino prodigio, a un mostro, a un fantasma, all’adolescenza, a un esaurimento nervoso, a un vaso di fiori, a un elefante barbuto, a un cammello che nuota nello stagno, solo per citarne alcuni. FIGURE No. 16 è una danza per un singolo spettatore, l’unica persona che decide il proprio destino, anche se si racchiude in una danza. FIGURE No. 16 è un’esplorazione intima, che racconta la poetica del coreografo, ricca, vivace e intensa. La performance è andata in scena per la prima volta a settembre 2020, presso il Suzanne Dellal Centre, all’interno della manifestazione Tel Aviv International Exposure.
17 Giugno
8:30 pm
ELEGÌA DELLE COSE PERDUTE


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Chiostro della Certosa
- Collegno (TO)
soggetto, regia e coreografia Stefano Mazzotta
una riscrittura da Os Pobres di Raul Brandao
creato con e interpretato da Alessio Rundeddu, Amina Amici, Damien Camunez, Gabriel Beddoes, Manuel Martin, Miriam Cinieri, Riccardo Micheletti
collaborazione alla drammaturgia Anthony Mathieu, Fabio Chiriatti
luci Tommaso Contu
costumi e scene Stefano Mazzotta
assistente di scena Riccardo Micheletti
segreteria di produzione Maria Elisa Carzedda
produzione Zerogrammi
coproduzione Festival Danza Estate – Bergamo (It), La meme balle – Avignon (Fr), La Nave del Duende – Caceres (Sp)
con il contributo di Residenza artistica artisti sul territorio INTERCONNESSIONI/Tersicorea/Sardegna (ai sensi Intesa Stato/Regioni sancita il 21.9.2017 e in attuazione dell’articolo 43 del D.M. 27.7.2017), Comune di Settimo S. Pietro, Comune di Selargius, Arca del Tempo, Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna, Regione Sardegna, Regione Piemonte, MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali, FONDAZIONE Banco di Sardegna
in collaborazione con CASA LUFT, Ce.D.A.C Sardegna – centro diffusione attività culturali circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo, PERIFERIE ARTISTICHE – Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio – Supercinema, Tuscania
con la partecipazione di Orchestra Fiati Città di Collegno
con il patrocinio della Città di Collegno
Lo spettacolo è inserito all’interno del programma di Aspettando Fòl Fest, organizzato da Città di Collegno, Dipartimento Interaziendale di Salute mentale dell’ASL TO3, Fondazione Piemonte dal Vivo, Lavanderia a Vapore, Servizio IESA ASL TO3 – Centro Esperto Regione Piemonte, ARCI, cooperativa sociale Il Margine, associazione San Lorenzo e altre associazioni del territorio
Elegìa delle cose perdute è una riscrittura dal romanzo I Poveri dello scrittore e storico portoghese Raul Brandao. Il paesaggio evocato da questo riferimento letterario, in bilico tra crudo, aspro, onirico e illusorio, ha la forma dell’esilio, della nostalgia, della tedesca sehnsucht, della memoria come materia che determina la traccia delle nostre radici e identità e, al contempo, la separazione da esse e il sentimento di esilio morale che ne scaturisce. I quadri che compongono la narrazione diventano la mappa di un viaggio nei luoghi (interiori) dei personaggi de I Poveri: figure derelitte e però goffe al limite del clownesco, accomunate dal medesimo sentimento di malinconica nostalgia e desiderio di riscatto. Lo spazio che intercorre tra l’osservatore e queste storie (e tra queste storie e il sogno condiviso cui tendono) è una lontananza dal sapore leopardiano, la misura di un finibusterrae che è senso di precarietà, di sospensione nel vuoto, una grottesca parata di figure in transito, come clown di un teatro popolare che fiorisce da un anelito comune, che non ha bisogno di orpelli per accadere, che si racconta ovunque, in un prato, in un vicolo, un cortile, un qualunque luogo di vita (M. Augé), una stazione di posta di fronte al giorno che finisce, con i suoi orizzonti, le sue lontananze, i desideri proiettati al domani e i punti di fuga. Corpi e paesaggio dialogano in questa elegìa del vuoto che rimane, si riconoscono in un desiderio comune, una capriola del pensiero, in un incedere che è vertigine, abbandono al tempo sospeso e ciclico di un valzer, forma di una tristezza nostalgica nel suo incedere ciclico e sospeso, che chiede di essere celebrata, attraversata, dentro un desiderio non già di possesso ma di appartenenza. Ed ecco che dentro questa logica di colpo svanisce ogni idea di miseria o povertà possibile, non esiste più niente che possa essere davvero perduto.
ATTENZIONE: i posti per lo spettacolo saranno distanziati e su prato.
Se qualcuno avesse necessità particolari è pregato di comunicarlo entro il 15 giugno al seguente indirizzo: pedrazzoli@lavanderiaavapore.eu
Per info: pedrazzoli@lavanderiaavapore.eu
12 Giugno
8:30 pm - 9:00 pm
JULIET JULIET JULIET

di Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi
musiche Sergio Salomone
danzatori MM Contemporary Dance Company (5 danzatori)
produzione MM Contemporary Dance Company
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto, ASD Progetto Danza Reggio Emilia
Produzione nata da Prove d’Autore – azione del Network Anticorpi XL
prima regionale
Ispirato alla coppia di amanti Romeo e Giulietta, lo spettacolo mantiene e moltiplica solo una delle due figure desideranti. Lo scambio è sospeso, l’amante è immateriale, metafisico e il desiderio, non prendendo luogo nell’altro, si cristallizza in pura rappresentazione. La direzione del pathos diventa astratta traiettoria unidirezionale, una linea di percorrenza in cui le figure coesistono in un individuale isolamento. La mancanza diventa vezzo espressivo che orna e abita le dimore del narciso. Giulietta collassa in se stessa, unica e clone. Il gesto lirico, ispirato alla tensione plastica dei cantanti d’opera necessaria a lasciare spazio e intensità alla voce, ha guidato la ricerca coreografica e la composizione musicale.
GINEVRA PANZETTI ed ENRICO TICCONI, artisti associati della Lavanderia a Vapore, vivono tra Berlino e Torino e lavorano insieme come duo artistico dal 2008. La loro ricerca si sviluppa nell’ambito della danza, la performance e l’arte visiva. Approfondendo tematiche legate alla storica unione tra comunicazione, violenza e potere, attingono ad immaginari antichi costruendo figure o immagini ibride tra storia e contemporaneità. Entrambi si diplomano presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e frequentano la Stoa, scuola di movimento ritmico e filosofia diretta da Claudia Castellucci. Nel 2010 si trasferiscono in Germania e approfondiscono percorsi individuali ma reciprocamente complementari: Enrico studia a Berlino Danza e Coreografia presso la Inter-University Center for Dance (HZT), Ginevra arte Intermediale presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia, Hochschule für Grafik und Buchkunst (HGB). Nel 2019 vincono con la performance site-specific JARDIN / ARSENALE il premio Arte Laguna 13 nella sezione performance e video arte, la prima edizione del Premio Hermès Danza Triennale Milano con il quale realizzano il loro ultimo lavoro AeReA, il Premio Danza&Danza come coreografi emergenti e vengono nominati “Talento dell’anno” dalla rivista tedesca Tanz – Zeitschrift für Ballet Tanz und Performance. Con il lavoro HARLEKING sono stati selezionati dalla piattaforma europea AEROWAVES Twenty 19, dalla New Italian Dance (NID) Platform e dalla piattaforma della danza tedesca Tanzplatform Deutschland 2020.
MM CONTEMPORARY DANCE COMPANY è una compagnia di danza contemporanea diretta dal coreografo Michele Merola, nata nel 1999 come centro di produzione di eventi e spettacoli e come promotrice di rassegne e workshop con l’obiettivo di favorire scambi e alleanze fra artisti italiani e internazionali, testimoni e portavoce della cultura contemporanea. Il repertorio della compagnia, che ha sede a Reggio Emilia, è ricco e variegato, grazie ai lavori di Michele Merola e alle creazioni firmate da coreografi europei e italiani come Maguy Marin, Mats Ek, Mauro Bigonzetti, Thomas Noone, Gustavo Ramirez Sansano, Karl Alfred Schreiner, Eugenio Scigliano, Emanuele Soavi, Enrico Morelli, Daniele Ninarello. Nel 2010 la MM Contemporary Dance Company ha vinto il prestigioso Premio Danza&Danza come migliore compagnia emergente e oggi, è, a tutti gli effetti, una realtà di eccellenza della danza italiana, con una consolidata attività di spettacoli su tutto il territorio nazionale. Da alcuni anni ha conquistato un mercato internazionale con spettacoli in paesi europei ed extraeuropei.Nel 2017 la MM Contemporary Dance Company ha vinto il Premio Europaindanza 2017 – Premio al Merito alla coreografia, per lo spettacolo Bolero di Michele Merola. Per il triennio 2018-20 la MM Contemporary Dance Company è compagnia associata del Circuito InDanza del Trentino Alto Adige. La MMCDC è sostenuta da MiC, Regione Emilia-Romagna, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto, Centro Permanente Danza / Reggio Emilia.
12 Giugno
9:00 pm - 9:15 pm
OUT OF THE BLUE


Stagione
-
Interplay
ideazione, coreografia Danielle Huyghe e Alexandra Verschuuren
musiche originali Guilliem Gongora
drammaturgia Merel Heering
fashion design Lia van Ettekoven
management Gerard Sangrà Navarro
Premio della giuria come Miglior Coreografia alla 25esima edizione del Festival MASDANZA
Finalista al Festival 10 Sentidos
prima nazionale
OUT OF THE BLUE ruota attorno alla realtà dei sogni. Danielle e Alexandra esplorano la loro realtà usando l’ansia che si può provare in un sogno come punto di ingresso per la loro creazione. Durante la performance trasmettono l’incertezza e la difficoltà che hanno nell’affrontare l’ignoto. Ciò si ottiene ricercando il sonno REM (Rapid Eye Movement) e come questa fase influenzi la loro esperienza. In questo modo, il pubblico si unisce a loro nel loro viaggio di intensità e riposo, lasciando che tutti siano presi dalla loro incoscienza. Trasmettendo questa esperienza, Danielle e Alexandra portano consapevolezza su come affrontiamo il confronto con la realtà. OUT OF THE BLUE è stato sviluppato in una residenza a Dansateliers (Rotterdam) e Fameus (Anversa), dove ha ricevuto il sostegno di Stad Antwerpen e Cultuur Vlaanderen. È stato eseguito in teatri e festival in Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Polonia, ed è stato premiato con il premio della giuria per la migliore coreografia al 25Masdanza (Gran Canaria) oltre ad essere finalista del Festival 10 Sentidos (Valencia).
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Innovazione e Ricerca
26 Giugno
10:00 am - 12:00 pm
DANCE WELL DANCERS


Stagione
-
Quello che ci muove
un progetto di Lavanderia a Vapore
in collaborazione con CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
e con Associazione Giovani Malati di Parkinson
Riprendono gli appuntamenti settimanali del gruppo dei Dance Well Dancers: per la primavera 2021 si svolgeranno tra la Lavanderia a Vapore di Collegno e la Cappella di Sant’Uberto di Venaria Reale. Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi), dando voce a insolite comunità di ricerca.
Iscrizione obbligatoria: info@parkinsongiovani.com.
Per maggiori info sul progetto, clicca qui.
Se le condizioni dovessero permetterlo gli incontri si terranno in presenza, altrimenti online.
In questo nuovo ciclo si è scelto di seguire una delle linee di ricerca emerse durante il percorso: il mondo vegetale come modello; le piante come maestre di lentezza, in continuo movimento, esploratrici instancabili di risalite, conquistatrici di spazi, coraggiose pioniere. Si è pertanto cercato di dare nuovo respiro a questa ulteriore esperienza online, attraverso un immaginario guidato dalle suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, immaginando noi stessi come dei Giardinieri Planetari e provando a costruire un Erbario di gesti fatto di cura, attenzione, ascolto. Il “Terzo paesaggio” come metafora di resistenza e occasione di ricerca, possibilità di nuove esplorazioni e creazione di potenziali immaginari futuri.
CALENDARIO
17 aprile – Lavanderia a Vapore
24 aprile – Lavanderia a Vapore
8 maggio – Lavanderia a Vapore
15 maggio – Lavanderia a Vapore
22 maggio – Cappella di Sant’Uberto
29 maggio – Cappella di Sant’Uberto
5 giugno – Lavanderia a Vapore
12 giugno – Lavanderia a Vapore
26 giugno – Lavanderia a Vapore
14 Giugno
11:00 am
L’APPARIZIONE DI UNA LONTANANZA | TRA


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
con Laura Marcolini, progettazione e direzione artistica di ambienti multimediali
La residenza TABULA RASA (ideazione e coreografia di Doriana Crema) intercetta il Tavolo della Ricerca Artistica, invitandolo in Lavanderia per condividere una parte della propria ricerca.
E se il vuoto fosse il luogo del nuovo inizio, della creazione? Come attraverserò quel luogo? E se tutto ciò che accade, accadesse di sua natura, qual è il mio ruolo?
A partire da una domanda esistenziale, Doriana Crema propone un progetto coreografico che si svilupperà lungo il suo processo mediante dialoghi filosofico-speculativi intorno al tema dello spazio vuoto e attraverso dispositivi partecipativi e inclusivi che coinvolgeranno la cittadinanza.
Nata nel 1974, Laura Marcolini studia Lettere e Storia dell’Arte e collabora con gallerie ed editori. Dopo un master in fotografia inizia una lunga esperienza di collaborazione come editor, fotografa e photoeditor producendo testi e materiali iconografici sull’analisi formale e semantica e la percezione delle immagini. Interessata al rapporto tra immagini e spazio e alla relazione tra l’uomo e le tecnologie, incontra Studio Azzurro, con cui dal 2012 inizia una collaborazione tuttora in corso nello sviluppo dei progetti e nella direzione artistica di ambienti sensibili, installazioni, performance e spettacoli teatrali. Negli ultimi anni osserva con particolare interesse il mondo delle arti performative, come possibile antidoto ai linguaggi dominanti della scena contemporanea.
12 Giugno
10:00 am - 12:00 pm
DANCE WELL DANCERS


Stagione
-
Quello che ci muove
un progetto di Lavanderia a Vapore
in collaborazione con CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
e con Associazione Giovani Malati di Parkinson
Riprendono gli appuntamenti settimanali del gruppo dei Dance Well Dancers: per la primavera 2021 si svolgeranno tra la Lavanderia a Vapore di Collegno e la Cappella di Sant’Uberto di Venaria Reale. Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi), dando voce a insolite comunità di ricerca.
Iscrizione obbligatoria: info@parkinsongiovani.com.
Per maggiori info sul progetto, clicca qui.
Se le condizioni dovessero permetterlo gli incontri si terranno in presenza, altrimenti online.
In questo nuovo ciclo si è scelto di seguire una delle linee di ricerca emerse durante il percorso: il mondo vegetale come modello; le piante come maestre di lentezza, in continuo movimento, esploratrici instancabili di risalite, conquistatrici di spazi, coraggiose pioniere. Si è pertanto cercato di dare nuovo respiro a questa ulteriore esperienza online, attraverso un immaginario guidato dalle suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, immaginando noi stessi come dei Giardinieri Planetari e provando a costruire un Erbario di gesti fatto di cura, attenzione, ascolto. Il “Terzo paesaggio” come metafora di resistenza e occasione di ricerca, possibilità di nuove esplorazioni e creazione di potenziali immaginari futuri.
CALENDARIO
17 aprile – Lavanderia a Vapore
24 aprile – Lavanderia a Vapore
8 maggio – Lavanderia a Vapore
15 maggio – Lavanderia a Vapore
22 maggio – Cappella di Sant’Uberto
29 maggio – Cappella di Sant’Uberto
5 giugno – Lavanderia a Vapore
12 giugno – Lavanderia a Vapore
26 giugno – Lavanderia a Vapore
07 Giugno
10:00 am
L’IPERSPAZIO DELLA DANZA | TRA


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
in collegamento Zoom i ricercatori indipendenti Leili Khosravi e Hartmut Muller
La residenza TABULA RASA (ideazione e coreografia di Doriana Crema) intercetta il Tavolo della Ricerca Artistica, invitandolo in Lavanderia per condividere una parte della propria ricerca.
E se il vuoto fosse il luogo del nuovo inizio, della creazione? Come attraverserò quel luogo? E se tutto ciò che accade, accadesse di sua natura, qual è il mio ruolo?
A partire da una domanda esistenziale, Doriana Crema propone un progetto coreografico che si svilupperà lungo il suo processo mediante dialoghi filosofico-speculativi intorno al tema dello spazio vuoto e attraverso dispositivi partecipativi e inclusivi che coinvolgeranno la cittadinanza.
Come possiamo vedere la danza dei pianeti?
Perché le particelle di sabbia ballano sul piatto di Chladni?
Lo spazio è vivo? Dallo spazio 3D all’iperspazio.
Come il movimento crea lo spazio?
Come i numeri formattano lo spazio?
Leili Khosravi, persiana, medico chirurgo, oltre alla clinica ha svolto da sempre la ricerca nella visione olistica dell’uomo, prendendo parte a molti progetti di volontariato in Italia e all’estero. Collabora nell’ambito della ricerca scientifica con la Comunità di Etica Vivente in Città della Pieve.
Hartmut Muller, tedesco, ha studiato filosofia e scienze naturali in Russia, all’Università di San Pietroburgo. In seguito ha insegnato epistemologia nelle scienze ingegneristiche e partecipato ai progetti di ricerca spaziali sovietici. Oggi conduce la propria ricerca scientifica nella Comunità di Etica Vivente in Città della Pieve.
Per ulteriori info
interscalar.com
youtube.com/c/INTERSCALAR/videos
05 Giugno
10:00 am - 12:00 pm
DANCE WELL DANCERS


Stagione
-
Quello che ci muove
un progetto di Lavanderia a Vapore
in collaborazione con CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
e con Associazione Giovani Malati di Parkinson
Riprendono gli appuntamenti settimanali del gruppo dei Dance Well Dancers: per la primavera 2021 si svolgeranno tra la Lavanderia a Vapore di Collegno e la Cappella di Sant’Uberto di Venaria Reale. Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi), dando voce a insolite comunità di ricerca.
Iscrizione obbligatoria: info@parkinsongiovani.com.
Per maggiori info sul progetto, clicca qui.
Se le condizioni dovessero permetterlo gli incontri si terranno in presenza, altrimenti online.
In questo nuovo ciclo si è scelto di seguire una delle linee di ricerca emerse durante il percorso: il mondo vegetale come modello; le piante come maestre di lentezza, in continuo movimento, esploratrici instancabili di risalite, conquistatrici di spazi, coraggiose pioniere. Si è pertanto cercato di dare nuovo respiro a questa ulteriore esperienza online, attraverso un immaginario guidato dalle suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, immaginando noi stessi come dei Giardinieri Planetari e provando a costruire un Erbario di gesti fatto di cura, attenzione, ascolto. Il “Terzo paesaggio” come metafora di resistenza e occasione di ricerca, possibilità di nuove esplorazioni e creazione di potenziali immaginari futuri.
CALENDARIO
17 aprile – Lavanderia a Vapore
24 aprile – Lavanderia a Vapore
8 maggio – Lavanderia a Vapore
15 maggio – Lavanderia a Vapore
22 maggio – Cappella di Sant’Uberto
29 maggio – Cappella di Sant’Uberto
5 giugno – Lavanderia a Vapore
12 giugno – Lavanderia a Vapore
26 giugno – Lavanderia a Vapore
29 Maggio
10:00 am - 12:00 pm
DANCE WELL DANCERS


Stagione
-
Quello che ci muove
un progetto di Lavanderia a Vapore
in collaborazione con CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
e con Associazione Giovani Malati di Parkinson
Riprendono gli appuntamenti settimanali del gruppo dei Dance Well Dancers: per la primavera 2021 si svolgeranno tra la Lavanderia a Vapore di Collegno e la Cappella di Sant’Uberto di Venaria Reale. Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi), dando voce a insolite comunità di ricerca.
Iscrizione obbligatoria: info@parkinsongiovani.com.
Per maggiori info sul progetto, clicca qui.
Se le condizioni dovessero permetterlo gli incontri si terranno in presenza, altrimenti online.
In questo nuovo ciclo si è scelto di seguire una delle linee di ricerca emerse durante il percorso: il mondo vegetale come modello; le piante come maestre di lentezza, in continuo movimento, esploratrici instancabili di risalite, conquistatrici di spazi, coraggiose pioniere. Si è pertanto cercato di dare nuovo respiro a questa ulteriore esperienza online, attraverso un immaginario guidato dalle suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, immaginando noi stessi come dei Giardinieri Planetari e provando a costruire un Erbario di gesti fatto di cura, attenzione, ascolto. Il “Terzo paesaggio” come metafora di resistenza e occasione di ricerca, possibilità di nuove esplorazioni e creazione di potenziali immaginari futuri.
CALENDARIO
17 aprile – Lavanderia a Vapore
24 aprile – Lavanderia a Vapore
8 maggio – Lavanderia a Vapore
15 maggio – Lavanderia a Vapore
22 maggio – Cappella di Sant’Uberto
29 maggio – Cappella di Sant’Uberto
5 giugno – Lavanderia a Vapore
12 giugno – Lavanderia a Vapore
26 giugno – Lavanderia a Vapore
22 Maggio
10:00 am - 12:00 pm
DANCE WELL DANCERS


Stagione
-
Quello che ci muove
un progetto di Lavanderia a Vapore
in collaborazione con CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
e con Associazione Giovani Malati di Parkinson
Riprendono gli appuntamenti settimanali del gruppo dei Dance Well Dancers: per la primavera 2021 si svolgeranno tra la Lavanderia a Vapore di Collegno e la Cappella di Sant’Uberto di Venaria Reale. Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi), dando voce a insolite comunità di ricerca.
Iscrizione obbligatoria: info@parkinsongiovani.com.
Per maggiori info sul progetto, clicca qui.
Se le condizioni dovessero permetterlo gli incontri si terranno in presenza, altrimenti online.
In questo nuovo ciclo si è scelto di seguire una delle linee di ricerca emerse durante il percorso: il mondo vegetale come modello; le piante come maestre di lentezza, in continuo movimento, esploratrici instancabili di risalite, conquistatrici di spazi, coraggiose pioniere. Si è pertanto cercato di dare nuovo respiro a questa ulteriore esperienza online, attraverso un immaginario guidato dalle suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, immaginando noi stessi come dei Giardinieri Planetari e provando a costruire un Erbario di gesti fatto di cura, attenzione, ascolto. Il “Terzo paesaggio” come metafora di resistenza e occasione di ricerca, possibilità di nuove esplorazioni e creazione di potenziali immaginari futuri.
CALENDARIO
17 aprile – Lavanderia a Vapore
24 aprile – Lavanderia a Vapore
8 maggio – Lavanderia a Vapore
15 maggio – Lavanderia a Vapore
22 maggio – Cappella di Sant’Uberto
29 maggio – Cappella di Sant’Uberto
5 giugno – Lavanderia a Vapore
12 giugno – Lavanderia a Vapore
26 giugno – Lavanderia a Vapore
21 Maggio
11:00 am - 1:00 pm
Ascolto pubblico · PRENDERE CORPO | Media Dance


Stagione
-
Quello che ci muove
esito della residenza d’artista a scuola
rivolta a I.I.S. Amaldi Sraffa (Orbassano)
ideazione, curatela e conduzione Viviana Gravano, Giulia Grechi e Salvo Lombardo (Chiasma)
all’interno del progetto di sperimentazione Media Dance (annualità 2020/2021)
Momento conclusivo, con studenti e insegnanti, del percorso di ricerca di Salvo Lombardo. L’appuntamento, in diretta dalla Lavanderia a Vapore e trasmesso da Radio Banda Larga, in concomitanza con la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo, rientra nell’ambito della ricerca sui nuovi formati, proponendo un’inedita modalità di incontro con il progetto performativo svolto in seno alla dimensione scolastica. Un’opportunità per ascoltare finalmente la voce delle giovani generazioni, che meditano su importanti questioni al centro del dibattito socio-culturale internazionale. La trasmissione pubblica dei podcast realizzati sarà accompagnata da un talk cui prenderanno parte le curatrici e il curatore del workshop, Mara Loro (area Innovazione e Ricerca | Lavanderia a Vapore) e Alessandro Tollari (docente dell’I.I.S. Amaldi Sraffa di Orbassano)
Il laboratorio PRENDERE CORPO, curato da Salvo Lombardo, Giulia Grechi e Viviana Gravano, si è sviluppato tra marzo, aprile e maggio 2021 con studenti e studentesse adolescenti dell’I.I.S. Amaldi Sraffa di Orbassano, indagando temi urgenti che attraversano in maniera differente tutte le culture nel mondo: le rappresentazioni di genere e la presenza dei corpi nello spazio pubblico. Il percorso ha prodotto un podcast composto da 8 episodi – tutti realizzati dagli studenti – che mettono in risalto l’importanza del dialogo e del superamento di qualsiasi forma di stereotipo e stigmatizzazione culturale. La rappresentazione del femminile, così come questioni essenziali come la diffusione della mascolinità tossica, o tutte le forme di omo-transfobia sono legate a doppio filo con tutte le altre forme di razzismo, di razzializzazione e di marginalizzazione culturale, diffuse in molti luoghi e culture del mondo. La battaglia per i diritti delle persone LGBTQ+, la lotta contro la violenza sulle donne e i femminicidi, la decostruzione dei paradigmi della mascolinità tossica, sono battaglie interculturali che pongono in relazione tutte le culture a livello ormai globale.
Il 21 maggio, dalle ore 11 alle ore 13, sarà possibile ascoltare per la prima volta, in maniera condivisa, questi podcast: una chiamata al pubblico che vedrà presenti alla Lavanderia a Vapore Salvo Lombardo, Giulia Grechi, Viviana Gravano, insieme a docenti e rappresentanti delle istituzioni; in collegamento via Zoom, gli studenti dell’I.I.S. Amaldi Sraffa e, per tutti, una diffusione in streaming sui canali di Radio Banda Larga: https://rbl.media/.
Riascolta qui:
Episodi del podcast
1. Erika Giovenale – Beatrice Netti: NON SIAMO OGGETTI
Episodio sulla violenza sulle donne, con un piccolo inserto di una “intervista immaginaria” a Gessica Notaro, attivista contro la violenza alle donne e vittima dell’assalto del suo ex fidanzato con l’acido, tratta dalla trasmissione “Vieni da me” (2 ottobre 2019). Il podcast si chiude con le ragazze che recitano la canzone di Mia Martini “Donna” del 1982 e poi se ne sente solo qualche nota originale cantata dalla Martini.
2. Ambra Cavalluzzo – Irene Greco – Riccardo Rossetto: PROTOTIPI?
Episodio sul Body Shaming, citando il caso dell’attrice Vanessa Incontrada che si è schierata contro le stereotipizzazioni del corpo femminile. Intervista immaginaria con la cantautrice statunitense Billie Eilish, con brani tratti dal suo corto “Not my responsability” (2021), e a seguire versione italiana della canzone degli Idles “Samaritans” (2018), tradotta e cantata dallo studente Riccardo Rossetto.
3. Giulia Arduino – Elena Dotta – Ginevra Testa: NONNISTYLES
Interviste delle tre ragazze ai propri nonni e nonne su uomini che scelgono di vestirsi da donna. Parte finale dell’intervista sul “caso” di Achille Lauro al Festival di Sanremo 2020. La conversazione ha come tappeto sonoro la canzone di Harry Styles “Golden” (2019)
4. Filippo Manzone – Federica Spataro – Davide Vecchi: TACCHI E CRAVATTA
Intervista reale all’ingegnere statunitense Mark Bryan, un uomo eterosessuale, sposato con figli, che da anni indossa vestiti femminili come gonne e scarpe tacco 12. Considerazioni degli studenti sulla libertà di manifestarsi come si desidera, in relazione alla propria visione del genere.
5. Sara Chiriatti – Alice Franco – Giulio Tiozzo: PATOLOGIA versus AMORE
Episodio sull’omofobia. All’inizio dialogo tra i tre studenti con la voce fuori campo di una quarta persona, inventata e incisa dagli studenti stessi, che fa commenti omofobi sul loro dialogo. Intervista con il regista Luca Guadagnino sul suo film “Chiamami con il tuo nome” (2018) e all’attore Pietro Turano protagonista della fiction Netflix “Skam Italia” (2018).
6. Mirko Buoso – Jacopo Calanni – Emanuele Lalario: (S)HE
Episodio sulla transfobia. Gli studenti fanno un loro dialogo sul tema e poi intervistano due ragazzi transessuali che hanno già terminato o stanno per terminare la loro transizione: Lorenzo e Noah.
7. Alice Alberti – Lara Amerio: WOMAN UP
Episodio sulla affermazione della donna nel mondo con una intervista immaginaria alla modella e influencer Chiara Ferragni, realizzata traendo le sue risposte dal documentario “Chiara Ferragni Unposted” di Chiara Amoruso del 2019
8. Federico Giacometti – Simone Mazzetto: PUNTI DI VISTA
Episodio che parla di due opere d’arte che hanno messo radicalmente in discussione la relazione tra corpo e spazio pubblico: The weather project di Olafur Eliasson e Bodies in urban spaces di Will Dorner.
15 Maggio
10:00 am - 12:00 pm
DANCE WELL DANCERS


Stagione
-
Quello che ci muove
un progetto di Lavanderia a Vapore
in collaborazione con CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
e con Associazione Giovani Malati di Parkinson
Riprendono gli appuntamenti settimanali del gruppo dei Dance Well Dancers: per la primavera 2021 si svolgeranno tra la Lavanderia a Vapore di Collegno e la Cappella di Sant’Uberto di Venaria Reale. Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi), dando voce a insolite comunità di ricerca.
Iscrizione obbligatoria: info@parkinsongiovani.com.
Per maggiori info sul progetto, clicca qui.
Se le condizioni dovessero permetterlo gli incontri si terranno in presenza, altrimenti online.
In questo nuovo ciclo si è scelto di seguire una delle linee di ricerca emerse durante il percorso: il mondo vegetale come modello; le piante come maestre di lentezza, in continuo movimento, esploratrici instancabili di risalite, conquistatrici di spazi, coraggiose pioniere. Si è pertanto cercato di dare nuovo respiro a questa ulteriore esperienza online, attraverso un immaginario guidato dalle suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, immaginando noi stessi come dei Giardinieri Planetari e provando a costruire un Erbario di gesti fatto di cura, attenzione, ascolto. Il “Terzo paesaggio” come metafora di resistenza e occasione di ricerca, possibilità di nuove esplorazioni e creazione di potenziali immaginari futuri.
CALENDARIO
17 aprile – Lavanderia a Vapore
24 aprile – Lavanderia a Vapore
8 maggio – Lavanderia a Vapore
15 maggio – Lavanderia a Vapore
22 maggio – Cappella di Sant’Uberto
29 maggio – Cappella di Sant’Uberto
5 giugno – Lavanderia a Vapore
12 giugno – Lavanderia a Vapore
26 giugno – Lavanderia a Vapore
08 Maggio
10:00 am - 12:00 pm
DANCE WELL DANCERS


Stagione
-
Quello che ci muove
un progetto di Lavanderia a Vapore
in collaborazione con CSC – Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
e con Associazione Giovani Malati di Parkinson
Riprendono gli appuntamenti settimanali del gruppo dei Dance Well Dancers: per la primavera 2021 si svolgeranno tra la Lavanderia a Vapore di Collegno e la Cappella di Sant’Uberto di Venaria Reale. Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi), dando voce a insolite comunità di ricerca.
Iscrizione obbligatoria: info@parkinsongiovani.com.
Per maggiori info sul progetto, clicca qui.
Se le condizioni dovessero permetterlo gli incontri si terranno in presenza, altrimenti online.
In questo nuovo ciclo si è scelto di seguire una delle linee di ricerca emerse durante il percorso: il mondo vegetale come modello; le piante come maestre di lentezza, in continuo movimento, esploratrici instancabili di risalite, conquistatrici di spazi, coraggiose pioniere. Si è pertanto cercato di dare nuovo respiro a questa ulteriore esperienza online, attraverso un immaginario guidato dalle suggestioni del Manifesto del Terzo paesaggio di Gilles Clément, immaginando noi stessi come dei Giardinieri Planetari e provando a costruire un Erbario di gesti fatto di cura, attenzione, ascolto. Il “Terzo paesaggio” come metafora di resistenza e occasione di ricerca, possibilità di nuove esplorazioni e creazione di potenziali immaginari futuri.
CALENDARIO
17 aprile – Lavanderia a Vapore
24 aprile – Lavanderia a Vapore
8 maggio – Lavanderia a Vapore
15 maggio – Lavanderia a Vapore
22 maggio – Cappella di Sant’Uberto
29 maggio – Cappella di Sant’Uberto
5 giugno – Lavanderia a Vapore
12 giugno – Lavanderia a Vapore
26 giugno – Lavanderia a Vapore
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Formazione
28 Giugno
10:00 am - 12:00 pm
SHARED TRAINING TORINO


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
training con Teresa Noronha Feio
un progetto collettivo a cura di Francesco Dalmasso, Elisa D’Amico, Cristina Da Ponte, Claudia Adragna, Teresa Noronha Feio
SHARED TRAINING TORINO è un progetto per la condivisione di training e pratiche legate al corpo e al movimento, rivolto a danzatori e performers professionisti o con competenze avanzate ed esperienza nel campo del movimento. È un progetto collettivo che si muove nell’ambito della danza contemporanea, avviato nel 2017 da danzatori e performer professionisti con base a Torino, riuniti in un gruppo informale.
SHARED TRAINING TORINO promuove la condivisione di proposte, strumenti e pratiche al fine di scoprire nuove modalità di lavoro, incontrare punti di vista diversi per sondare e approfondire le proprie competenze, confrontarsi con esperienze e approcci al lavoro molteplici. Accanto alla necessità di garantire un allenamento costante per il professionista, il progetto intende essere un’occasione per attivare e consolidare una rete professionale di artisti sul territorio, sia stabili che di passaggio. Le azioni del progetto si focalizzano sul garantire attività regolari di sharing training, in collaborazione con altre realtà e progetti del territorio per incrementare le possibilità di scambio e incontro tra artisti.
Per partecipare è necessaria la prenotazione, scrivendo a:
sharedtrainingtorino@gmail.com
28 Giugno
2:00 pm - 6:00 pm
INCOMPIUTI / allenamento ai feedback

Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Maggiori informazioni
Un progetto di Workspace Ricerca X / research & dramaturgy e shared training torino inserito nell’ambito delle azioni espanse della Lavanderia a Vapore
Un’opportunità di incontro fra professionisti che lavorano a diverso titolo nel campo delle arti performative, per sviluppare riflessività e scambio di conoscenze specifiche in favore della costruzione e circuitazione di nuove opere.
A partire da questo primo appuntamento pilota si svilupperà un percorso di approfondimento dedicato all’osservazione e analisi dei processi di scrittura e composizione che si sviluppano nelle pratiche coreografiche. Attraverso la visione di materiali di creazione non ancora terminati, si apre una finestra di dialogo collettivo per allenare il pensiero critico e la discorsività. Nella prima parte di questo percorso, il focus è posto sul feedback come strumento per favorire una modalità di dibattito costruttivo e consapevole tra chi crea e chi osserva. Il primo incontro vede la presentazione di lavori incompiuti di Teresa Noronha Feio e Francesca Cola con Marzio Zorio e l’utilizzo di metodologie di lettura e analisi che provengono dal Critical Response Process di Liz Lermans.
Per gli incontri successivi, Workspace Ricerca X e STT intendono orientarsi secondo le necessità, nell’ottica di una costruzione graduale e collettiva del percorso condiviso. L’invito è rivolto a coloro che operano nel campo della danza e del teatro.
INFO
Per partecipare o inviare una proposta di lavoro incompiuto:
ricercaxinfo@gmail.com | sharedtrainingtorino@gmail.com
tel. +39 340 54 34 897
Partecipazione gratuita
È necessaria la prenotazione
26 Giugno
10:00 am - 6:00 pm
THE EVER PRACTISING ARTIST | Workshop con M. Guido

Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Eventi e incontri nei luoghi della pratica
Workshop a cura di Mirko Guido
all’interno di The ever practising artist / Workspace Ricerca X
Una pratica artistica si evolve all’interno di una rete che interseca altre pratiche, in formazione o già esistenti, e può essere osservata come un assemblaggio di azioni, routines e approcci che l’artista sviluppa e specifica lungo il proprio percorso. La pratica artistica indipendente incarna e approfondisce le proprie teorie e metodi, e permette all’artista di ricercare e sviluppare prospettive parallattiche all’interno del più ampio campo della produzione delle arti performative.
Durante la giornata di lavoro verranno sviluppati i seguenti filoni e incontri:
+ Nozione di pratica artistica, come funziona all’interno di un contesto di ricerca coreografica, e potenziale impatto nel sistema di produzione delle arti performative e delle sue economie.
+ Avvicinamento e sguardi alle pratiche delle artiste ospiti della sessione di quest’anno.
+ Sessioni guidate per immergersi in dialoghi e continuare ad articolare insieme ai partecipanti il discorso della pratica artistica.
Mirko Guido è un artista che lavora con la coreografia attraverso vari mezzi, tra cui danza, metodi partecipativi, micro-storytelling, testo e video. La sua pratica artistica è guidata da indagini sul corpo (individuale/sociale/culturale) come soggetto/assemblaggio multidirezionale e relazionale, intra-connesso al suo ambiente/contesto. Negli ultimi anni ha sempre più adottato metodi partecipativi, creando spazi di incontro e situazioni di prossimità, considerando il pubblico l’istanza che avvia e/o influenza il corso del lavoro. Mirko ha conseguito un Master in Pratiche Performative presso il DOCH/SKH di Stoccolma. Ha presentato il suo lavoro internazionalmente, ed è stato artista in residenza in centri tra i quali: Summer Studios Rosas, Bruxelles; Work Space Bruxelles; Kone Foundation Saari Residence, Helsinki; Uferstudios, Berlino; PACT Zollverein, Essen; Duncan Dance Research Center, Atene; Workspace Ricerca X, Torino; Weld – SITE – Danens Hus – ccap – MDT, Stockholm. Come danzatore ha lavorato con una grande varietà di coreografi, cimentandosi in metodi/stili/poetiche coreografiche molto diverse, in compagnie di danza tra cui: Cullberg Ballet (2010-2013), Staatstheater Wiesbaden (2008-2010), Staatstheater Saarbrücken (2006-2008), Tanztheater Bielefeld (2005-2006), Stadttheater Hagen (2005).
Workspace Ricerca X nasce e opera dal 2015 con la vocazione ad aprire possibili strade per la sperimentazione e la legittimazione della ricerca artistica nel contesto italiano ed il suo conseguente dialogo con pratiche simili diffuse nel Nord Europa; questi cinque anni sono stati un processo di crescita personale, collettiva, artistica e professionale, caratterizzati da un continuo flusso di condivisione di pratiche, idee e ideali, da cui diverse traiettorie sono state tracciate vicine e lontane dai vari partecipanti al progetto. In questo orizzonte e con queste prospettive Workspace Ricerca X curerà con gli artisti ospiti di questa annualità, uno spazio di riflessione su pratiche di ricerca e dispositivi performativi. Workspace Ricerca X è sostenuta dalla Fondazione Piemonte dal Vivo nell’ambito dei programmi che si svolgono alla Lavanderia a Vapore – Centro Regionale per la Danza.
22 Giugno
10:00 am - 12:00 pm
SHARED TRAINING TORINO


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
training con Ricerca X
un progetto collettivo a cura di Francesco Dalmasso, Elisa D’Amico, Cristina Da Ponte, Claudia Adragna, Teresa Noronha Feio
SHARED TRAINING TORINO è un progetto per la condivisione di training e pratiche legate al corpo e al movimento, rivolto a danzatori e performers professionisti o con competenze avanzate ed esperienza nel campo del movimento. È un progetto collettivo che si muove nell’ambito della danza contemporanea, avviato nel 2017 da danzatori e performer professionisti con base a Torino, riuniti in un gruppo informale.
SHARED TRAINING TORINO promuove la condivisione di proposte, strumenti e pratiche al fine di scoprire nuove modalità di lavoro, incontrare punti di vista diversi per sondare e approfondire le proprie competenze, confrontarsi con esperienze e approcci al lavoro molteplici. Accanto alla necessità di garantire un allenamento costante per il professionista, il progetto intende essere un’occasione per attivare e consolidare una rete professionale di artisti sul territorio, sia stabili che di passaggio. Le azioni del progetto si focalizzano sul garantire attività regolari di sharing training, in collaborazione con altre realtà e progetti del territorio per incrementare le possibilità di scambio e incontro tra artisti.
Per partecipare è necessaria la prenotazione, scrivendo a: sharedtrainingtorino@gmail.com
11 - 13 Giugno
DANZATORI PER LA COMUNITÀ


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Online
Percorso di formazione per professionisti
seconda edizione 2019-2021
a cura di Rita M. Fabris e Doriana Crema
promosso da Associazione Filieradarte APS
nell’ambito del progetto La Piattaforma. La Città Nuova
Il percorso di formazione Danzatori per la comunità si propone di fornire le basi artistiche e metodologiche della danza contemporanea di comunità a nuove figure professionali, di promuovere l’esperienza artistica e creativa della danza con e per l’altro, di ampliare l’accesso alla danza con le comunità attraverso esperienze di partecipazione attiva agli interventi di danza e teatro di comunità proposti sul territorio (Virgilio Sieni, Doriana Crema, Mariachiara Raviola, Rita M. Fabris). Il processo formativo intende integrare le competenze di danzatori, insegnanti di danza, educatori professionali, operatori culturali, counselor ed è aperto a 20 giovani e adulti diplomati. Il percorso è iniziato a gennaio 2019 e termina a ottobre 2021, prevede 261 ore di formazione laboratoriale e frontale e 140 ore di formazione sul campo, tirocinio e studio individuale. Sono previsti 4 moduli tematici (Il corpo, Il gruppo, Lo spazio, Le coreografie di comunità) condotti da professionisti della danza contemporanea e di comunità di fama nazionale e internazionale. Gli incontri intensivi (un week end al mese e due residenziali) sono ospitati prevalentemente presso la Lavanderia a Vapore di Collegno (TO).
Contatti
filieradarte@gmail.com
16 Maggio
2:30 pm - 6:00 pm
WORKSHOP | Giovanni Di Cicco


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Prossime occorrenze
con Giovanni Di Cicco (danzatore, coreografo e insegnante, attivo in Italia, Francia e Germania)
La danza di Giovanni Di Cicco è una sintesi interiore e in divenire di insegnamenti trasmessi da alcune importanti tradizioni riguardanti l’Uomo e il movimento vitale. Una ricerca personale partita alle radici della danza contemporanea e del teatro-danza per arrivare a superare il limite dell’interesse che separa e unisce il Corpo all’Essere. Uno stile raffinato e complesso, in cui il corpo del danzatore tende al superamento di ogni preoccupazione legata al personale per farsi canale di principi generali più ampi. Nasce un movimento raramente arbitrario, anzi, dettato da esigenze funzionali e principi dinamici; fortemente estetico e significante; una ricerca che mai dimentica la dimensione spaziale della presenza. Quel che accade nelle classi di Giovanni Di Cicco è che la danza spiega se stessa con la danza, l’apprendimento avviene attraverso l’esperienza e l’osservazione mentre la parola, quando utilizzata, ha una valenza evocativa più che didattica; così il danzatore affina nel tempo una capacità attentiva speciale, una sottile percezione del corpo dal suo interno ed una qualità di concentrazione “aperta”. Senza dimenticarsi di rappresentare un’individualità collocata in uno spazio esterno vivente, in un insieme più ampio di condizioni umane-ambientali-emotive. Una danza dinamica e profonda che attraverso la tensione costante tra abbandono e controllo produce l’effetto di una crescente consapevolezza fisica. Nelle classi c’è una grande attenzione verso il gruppo, guidato come un solo corpo nel lavoro. Di Cicco, responsabilmente, riesce a creare le condizioni ottimali per ciascuno, consapevole che un passo avanti nella comprensione – da parte del singolo – possa essere sostegno e guida per la comprensione di molti. Vi è un interesse prettamente umano dietro il percorso proposto: la danza viene elaborata ed utilizzata come strumento eletto all’esplorazione ed il corpo come canale aperto verso possibilità più grandi e meno finite.
(liberamente tratto da Valentina Farone)
INFO
mail poprickypop@libero.it
Compagnia Tecnologia Filosofica/Riccardo Maffiotti
15 - 16 Maggio
DANZATORI PER LA COMUNITÀ


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Online
Percorso di formazione per professionisti
seconda edizione 2019-2021
a cura di Rita M. Fabris e Doriana Crema
promosso da Associazione Filieradarte APS
nell’ambito del progetto La Piattaforma. La Città Nuova
Il percorso di formazione Danzatori per la comunità si propone di fornire le basi artistiche e metodologiche della danza contemporanea di comunità a nuove figure professionali, di promuovere l’esperienza artistica e creativa della danza con e per l’altro, di ampliare l’accesso alla danza con le comunità attraverso esperienze di partecipazione attiva agli interventi di danza e teatro di comunità proposti sul territorio (Virgilio Sieni, Doriana Crema, Mariachiara Raviola, Rita M. Fabris). Il processo formativo intende integrare le competenze di danzatori, insegnanti di danza, educatori professionali, operatori culturali, counselor ed è aperto a 20 giovani e adulti diplomati. Il percorso è iniziato a gennaio 2019 e termina a ottobre 2021, prevede 261 ore di formazione laboratoriale e frontale e 140 ore di formazione sul campo, tirocinio e studio individuale. Sono previsti 4 moduli tematici (Il corpo, Il gruppo, Lo spazio, Le coreografie di comunità) condotti da professionisti della danza contemporanea e di comunità di fama nazionale e internazionale. Gli incontri intensivi (un week end al mese e due residenziali) sono ospitati prevalentemente presso la Lavanderia a Vapore di Collegno (TO).
Contatti
filieradarte@gmail.com
15 Maggio
2:30 pm - 6:00 pm
WORKSHOP | Giovanni Di Cicco


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Prossime occorrenze
con Giovanni Di Cicco (danzatore, coreografo e insegnante, attivo in Italia, Francia e Germania)
La danza di Giovanni Di Cicco è una sintesi interiore e in divenire di insegnamenti trasmessi da alcune importanti tradizioni riguardanti l’Uomo e il movimento vitale. Una ricerca personale partita alle radici della danza contemporanea e del teatro-danza per arrivare a superare il limite dell’interesse che separa e unisce il Corpo all’Essere. Uno stile raffinato e complesso, in cui il corpo del danzatore tende al superamento di ogni preoccupazione legata al personale per farsi canale di principi generali più ampi. Nasce un movimento raramente arbitrario, anzi, dettato da esigenze funzionali e principi dinamici; fortemente estetico e significante; una ricerca che mai dimentica la dimensione spaziale della presenza. Quel che accade nelle classi di Giovanni Di Cicco è che la danza spiega se stessa con la danza, l’apprendimento avviene attraverso l’esperienza e l’osservazione mentre la parola, quando utilizzata, ha una valenza evocativa più che didattica; così il danzatore affina nel tempo una capacità attentiva speciale, una sottile percezione del corpo dal suo interno ed una qualità di concentrazione “aperta”. Senza dimenticarsi di rappresentare un’individualità collocata in uno spazio esterno vivente, in un insieme più ampio di condizioni umane-ambientali-emotive. Una danza dinamica e profonda che attraverso la tensione costante tra abbandono e controllo produce l’effetto di una crescente consapevolezza fisica. Nelle classi c’è una grande attenzione verso il gruppo, guidato come un solo corpo nel lavoro. Di Cicco, responsabilmente, riesce a creare le condizioni ottimali per ciascuno, consapevole che un passo avanti nella comprensione – da parte del singolo – possa essere sostegno e guida per la comprensione di molti. Vi è un interesse prettamente umano dietro il percorso proposto: la danza viene elaborata ed utilizzata come strumento eletto all’esplorazione ed il corpo come canale aperto verso possibilità più grandi e meno finite.
(liberamente tratto da Valentina Farone)
INFO
mail poprickypop@libero.it
Compagnia Tecnologia Filosofica/Riccardo Maffiotti
14 Maggio
2:30 pm - 6:00 pm
WORKSHOP | Giovanni Di Cicco


Stagione
-
Quello che ci muove
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Prossime occorrenze
con Giovanni Di Cicco (danzatore, coreografo e insegnante, attivo in Italia, Francia e Germania)
La danza di Giovanni Di Cicco è una sintesi interiore e in divenire di insegnamenti trasmessi da alcune importanti tradizioni riguardanti l’Uomo e il movimento vitale. Una ricerca personale partita alle radici della danza contemporanea e del teatro-danza per arrivare a superare il limite dell’interesse che separa e unisce il Corpo all’Essere. Uno stile raffinato e complesso, in cui il corpo del danzatore tende al superamento di ogni preoccupazione legata al personale per farsi canale di principi generali più ampi. Nasce un movimento raramente arbitrario, anzi, dettato da esigenze funzionali e principi dinamici; fortemente estetico e significante; una ricerca che mai dimentica la dimensione spaziale della presenza. Quel che accade nelle classi di Giovanni Di Cicco è che la danza spiega se stessa con la danza, l’apprendimento avviene attraverso l’esperienza e l’osservazione mentre la parola, quando utilizzata, ha una valenza evocativa più che didattica; così il danzatore affina nel tempo una capacità attentiva speciale, una sottile percezione del corpo dal suo interno ed una qualità di concentrazione “aperta”. Senza dimenticarsi di rappresentare un’individualità collocata in uno spazio esterno vivente, in un insieme più ampio di condizioni umane-ambientali-emotive. Una danza dinamica e profonda che attraverso la tensione costante tra abbandono e controllo produce l’effetto di una crescente consapevolezza fisica. Nelle classi c’è una grande attenzione verso il gruppo, guidato come un solo corpo nel lavoro. Di Cicco, responsabilmente, riesce a creare le condizioni ottimali per ciascuno, consapevole che un passo avanti nella comprensione – da parte del singolo – possa essere sostegno e guida per la comprensione di molti. Vi è un interesse prettamente umano dietro il percorso proposto: la danza viene elaborata ed utilizzata come strumento eletto all’esplorazione ed il corpo come canale aperto verso possibilità più grandi e meno finite.
(liberamente tratto da Valentina Farone)
INFO
mail poprickypop@libero.it
Compagnia Tecnologia Filosofica/Riccardo Maffiotti
17 - 18 Aprile
DANZATORI PER LA COMUNITÀ


Stagione
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Quello che ci muove
Luogo
- Online
Percorso di formazione per professionisti
seconda edizione 2019-2021
a cura di Rita M. Fabris e Doriana Crema
promosso da Associazione Filieradarte APS
nell’ambito del progetto La Piattaforma. La Città Nuova
Il percorso di formazione Danzatori per la comunità si propone di fornire le basi artistiche e metodologiche della danza contemporanea di comunità a nuove figure professionali, di promuovere l’esperienza artistica e creativa della danza con e per l’altro, di ampliare l’accesso alla danza con le comunità attraverso esperienze di partecipazione attiva agli interventi di danza e teatro di comunità proposti sul territorio (Virgilio Sieni, Doriana Crema, Mariachiara Raviola, Rita M. Fabris). Il processo formativo intende integrare le competenze di danzatori, insegnanti di danza, educatori professionali, operatori culturali, counselor ed è aperto a 20 giovani e adulti diplomati. Il percorso è iniziato a gennaio 2019 e termina a ottobre 2021, prevede 261 ore di formazione laboratoriale e frontale e 140 ore di formazione sul campo, tirocinio e studio individuale. Sono previsti 4 moduli tematici (Il corpo, Il gruppo, Lo spazio, Le coreografie di comunità) condotti da professionisti della danza contemporanea e di comunità di fama nazionale e internazionale. Gli incontri intensivi (un week end al mese e due residenziali) sono ospitati prevalentemente presso la Lavanderia a Vapore di Collegno (TO).
Contatti
filieradarte@gmail.com
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