INTRODUZIONE
Le Residenze Artistiche sono sempre più riconosciute da operatori, artisti, studiosi, comunità e policy maker quali potenziali spazi di incontro fra soggetti che, a vario titolo, concorrono allo sviluppo e al sostegno di progettualità artistiche e culturali. Sono luoghi di contaminazione fra linguaggi, prospettive e saperi, organismi guidati da specifiche traiettorie, visioni e poetiche del contemporaneo, capaci di incoraggiare preziose esperienze di confronto.
Di qui la necessità di descrivere entro il più vasto contesto italiano, contraddistinto da situazioni eterogenee per struttura, dimensioni e operatività, i tratti teorici e gli impatti del modello sperimentato a Collegno, frutto di una collaudata pratica e di un indefesso lavoro sul campo.
A 10 anni di distanza dalla nuova vocazione assunta nel solco delle arti performative dall’antica lavanderia dell’Ospedale Psichiatrico di Collegno, si è scelto di cominciare a raccogliere dati e informazioni, provando a sistematizzarli in quello che è un bilancio di missione del primo triennio della Lavanderia a Vapore quale Centro di ResidenzaDer. dal lat. RESIDENTEM, p.p. di RESIDERE, “sedersi, trattenersi in un luogo”. Composto di RE “di nuovo” e di SIDERE “che sta”. Nella fattispecie, lo spazio fisico e progettuale di ospitalità e creazione (vd. ospite). Il racconto si compone di numeri e parole, ma anche di esempi concreti, atti tanto a descrivere un modello operativo quanto ad aprire un dibattito sul ruolo delle Residenze Artistiche nell’articolato sistema dello spettacolo dal vivo.
Punto di partenza è stata la chiara definizione dei nostri obiettivi, facendo sintesi sul già menzionato ruolo delle Residenze quali spazi di incontro e di opportunità per l’intera filiera dello spettacolo, dagli artisti al pubblico. Nel nostro percorso abbiamo voluto poi metterci in relazione e a confronto con altri modelli che – al di là di quanto stabilito dal dettato istituzionale – sembrano dischiudere ulteriori potenzialità per le Residenze Artistiche, nel più vasto panorama europeo, caratterizzato da nuovi centri culturali, hub translocali, incubatori e spazi di mediazione in quanto agenti del cambiamento.
In questo triennio abbiamo perciò cercato di definire la nostra posizione, componendo tali aspirazioni entro un dispositivo complesso come la Lavanderia a Vapore e, più in generale, accompagnando e stimolando l’emersione di nuovi spazi e nuovi fenomeni in grado di meticciare, in modo integrato e non strumentale, le componenti culturali con aspetti basilari quali la duttilità, la flessibilità e la modellizzazione variabile.
A essere qui narrata non è dunque soltanto l’evoluzione di un luogo esperienziale e trasformativo, ma anche la maturazione di un modello organizzativo che ha, in questi anni, permesso di sviluppare conoscenze connettive tali da qualificare la Lavanderia a Vapore come realtà flessibile, dinamica, aperta.
Matteo Negrin
Direttore Fondazione Piemonte dal Vivo – Lavanderia a Vapore
NOTA METODOLOGICA
Attraverso la redazione del proprio bilancio di missione triennale, la Lavanderia a Vapore di Collegno intende rendere conto della propria gestione e del grado di perseguimento dei propri obiettivi a tutti i portatori di interesse con cui, su vari livelli, si è posta in relazione nel corso del triennio 2018/2020.
Il documento è redatto tenendo conto delle linee guida per la redazione del bilancio sociale degli enti del terzo settore fornite dal D.M. 4 luglio 2019, inserite nell’ambito di una narrazione che identifica una serie di obiettivi e individua nelle attività svolte durante il triennio il mezzo per il loro raggiungimento.
Gli obiettivi, in particolare, fanno riferimento a quanto deliberato dall’intesa Stato-Regioni del luglio del 2017, che stabilisce le linee guida per la costituzione di un Centro di ResidenzaDer. dal lat. RESIDENTEM, p.p. di RESIDERE, “sedersi, trattenersi in un luogo”. Composto di RE “di nuovo” e di SIDERE “che sta”. Nella fattispecie, lo spazio fisico e progettuale di ospitalità e creazione (vd. ospite) e i suoi requisiti di ammissibilità, e dalla mission di EDN e di ENCC, che esplicitano il raggio di azione rispettivamente di una Casa Europea della Danza e di un Centro Culturale di matrice europea.
Il presente bilancio di missione costruisce una catena di senso tesa a connettere obiettivi, azioni e risultati (quantitativi e qualitativi), in un processo che muove dall’individuazione di un metodo che identifica e distingue la Lavanderia a Vapore all’interno del panorama nazionale e internazionale.
Il documento fornisce al lettore una fotografia dell’ente e delle sue attività, evidenziando:
- l’identità e il profilo storico e istituzionale della Lavanderia a Vapore nonché il sistema di relazioni costruito a livello locale, nazionale e internazionale;
- la rappresentazione in termini qualitativi e quantitativi delle azioni realizzate nel triennio, attraverso l’analisi di quindici case history, che restituiscono l’impatto generato sul territorio e sulle comunità di riferimento;
- il racconto delle strategie di comunicazione adottate per trasmettere il valore delle suddette azioni all’esterno dell’ente;
- il rendiconto delle risorse economiche prodotte e consumate dall’ente nell’esercizio della propria missione.
Il periodo preso in esame dal presente bilancio di missione fa riferimento alle tre annualità 2018-2019-2020 e coincide con il primo triennio di attività della Lavanderia a Vapore come Centro di ResidenzaDer. dal lat. RESIDENTEM, p.p. di RESIDERE, “sedersi, trattenersi in un luogo”. Composto di RE “di nuovo” e di SIDERE “che sta”. Nella fattispecie, lo spazio fisico e progettuale di ospitalità e creazione (vd. ospite) ai sensi dell’art. 43 del D.M. 27 luglio 2017.
Sotto il profilo del linguaggio, il documento prova a restituire un’attenzione al tema dell’inclusività di genere in linea con quanto espresso nell’azione quotidiana della Lavanderia a Vapore, senza perdere di vista leggibilità e fluidità sintattica della lingua italiana.
A integrazione del presente documento, è stato redatto un glossario, elaborato ad hoc per raccoglie termini ricorrenti nel discorso attorno alla Lavanderia a Vapore, con l’obiettivo di chiarirne il significato specifico in rapporto al contesto di riferimento, qualora quest’ultimo sia più ampio o ulteriore rispetto a quello di uso comune.