EDUCARE
ALLA BELLEZZA
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Sempre di più risulta fondamentale saper educare le giovani generazioni alla bellezza, intesa come antidoto all’indifferenza, alla demotivazione, allo scoraggiamento; “educare alla bellezza” per sentirsi partecipi delle sorti del mondo può essere il principio di un cambiamento, un modo per trovare nuove soluzioni alle sfide del presente, nella convinzione che ciò possa produrre movimento, lasciando emergere nuove immagini di orientamento.
Educare alla Bellezza è la progettualità con cui la Lavanderia a Vapore si dedica a tale riflessione, offrendo agli insegnanti un’opportunità concreta di approfondimento, attraverso l’esperienza artistica e creando occasioni di dialogo con operatori, esperti e ricercatori di ambito pedagogico, antropologico, sociologico e filosofico. Negli anni è diventato lo strumento di innovazione didattica che accompagna, monitora e favorisce la maturazione del progetto Media Dance.
Educare alla Bellezza si declina in modo differente a seconda della fase di sviluppo di Media Dance. Durante l’anno scolastico assume la veste di percorso formativo per insegnanti, a curaDal lat. CURA, ancora più antico COERA o COIRA, che gli antichi etimologisti riportarono a COR e alla suggestiva espressione QUIA COR URAT, “perché scalda, stimola il cuore e lo consuma” – Sollecitudine, grande assidua diligenza, vigilanza premurosa e assistenza; in editoria la realizzazione di una edizione o riedizione di un testo. Per estensione, l’ideazione, l’invenzione, l’elaborazione di una scrittura progettuale (testo, performance, installazione ecc.). Nella fattispecie, la cura è implicata nelle pratiche di ascolto attivo, immedesimazione, empatia, riconoscimento dei bisogni, traduzione e accompagnamento. del gruppo di artisti e artiste del Tavolo della Ricerca Artistica, composto da Barbara Altissimo, Gabriella Cerritelli, Francesca Cinalli, Erika Di Crescenzo, Aldo Torta, Aldo Rendina, Federica Tardito, coordinati dalla coreografa e danzatrice Doriana Crema. In questa sede, vengono proposti ai docenti strumenti e spazi per un nuovo modo di dialogare e di relazionarsi con le classi, contribuendo così alla creazione di visioni insolite e originali per una didattica innovativa.
A fine anno, Educare alla Bellezza diventa occasione per raccogliere feedback sul percorso intrapreso, composto da spettacoli, laboratori, conferenze, percorsi di alternanza scuola-lavoro. Un punto, dunque, da cui partire per progettare il futuro, per capire quali tematiche affrontare, quali modalità adottare e in quale quadro legislativo accoglierle. A inizio anno, invece, rappresenta un momento di confronto su quei comuni temi di ricerca da affrontare poi nei mesi successivi.
In definitiva, uno spazio strategico per costruire progettualità di lunga durata, ma anche uno spazio di conoscenza, di comunità e di cambiamento, in cui si esercita l’intelligenza collettiva e in cui si riconoscono valori che costituiscono l’identità stessa del progetto: l’ascolto, la cura, la logica della reciprocità di interessi, il rispetto.