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TEMI
Arte
Cultura
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One Blood Family
Dialogues fragments and stream’s gestures
Il progetto delle Residenze Trampolino, inserito nell’ultimo accordo MiC – Regioni, vede la sperimentazione di un dispositivo di rete aperto, dinamico e informale dedicato a esplicitare, accogliere e sostenere il potenziale creativo del proprio contesto di riferimento. La Lavanderia a Vapore sceglie di affinare questo dispositivo per tracciare i contorni di due realtà che hanno manifestato criticità e potenzialità importanti per la vivacità del sistema culturale: i richiedenti asilo e le scuole di danza.
La realtà dei richiedenti asilo, conosciuta grazie al dialogo con la Cooperativa Atypica di Collegno, palesa un orizzonte di sviluppo del proprio sistema culturale prima nascosto. I protagonisti del progetto One Blood Family sono alcuni giovani africani arrivati sulle coste italiane, approdati in un secondo tempo a Villa5 a Collegno. Insieme all’Associazione Culturale Spazio Rubedo e al gruppo musicale The Sweet Life Society, nasce un sodalizio musicale che in pochi mesi porta One Blood Family a esibirsi in diversi festival nel torinese, con suoni, canti e semplici coreografie improvvisate. Da questo spunto, si articola un progetto condiviso con la Lavanderia e con le scuole di danza del territorio piemontese lungo tutto il 2018. Il danzatore e coreografo burkinabé Jerome Kaboré interviene per operare un prezioso compito di cardatura, lavorando sui talenti espressi dai musicisti, per produrre brevi coreografie. Simona Brunelli, coreografa e insegnante di danza afro presso la scuola Sowilo, guida e sostiene i passi incerti dei neofiti danzatori per dar corpo alle naturali capacità espresse dai musicisti. Insieme a loro, lavorano le allieve delle scuole di danza, per la realizzazione di una coreografia finale che è la base di My Nigga, primo videoclip dei One Blood Family.
Le scuole di danza costituiscono una comunità di riferimento molto importante per la Lavanderia, che conta ormai alcune decine di realtà del capoluogo e della provincia di Torino. Con loro si sono tracciate tre progettualità intorno all’efficace dispositivo della residenza trampolinoTrampolino: s. m. [der. di trampolo] – Nome di alcune attrezzature sportive che servono all’atleta per prendere uno slancio o ricevere una spinta. È comune l’espressione fig. fare (o servire) da t. o da t. di lancio a qualcuno, di persona o cosa che contribuisce notevolmente all’affermazione, al successo altrui. Un dispositivo di rete aperto, dinamico e informale volto a esplicitare, accogliere e sostenere il potenziale creativo del proprio contesto di riferimento: un efficace dispositivo di scouting. Si fonda sul dialogo e sul confronto con gli attori del territorio interessati alla promozione della cultura della danza (cooperative, associazioni sportive, associazioni culturali e di promozione sociale) e interpella gli attori del proprio sistema culturale di riferimento per disegnare un dispositivo capace di cogliere le potenzialità che emergono da questo ascolto e di strutturare di volta in volta interventi di sostegno differenti.. Nel 2018 si parte dalla costruzione di uno Young Board composto da un gruppo di studentesse di scuole di danza per il progetto di residenzaDer. dal lat. RESIDENTEM, p.p. di RESIDERE, “sedersi, trattenersi in un luogo”. Composto di RE “di nuovo” e di SIDERE “che sta”. Nella fattispecie, lo spazio fisico e progettuale di ospitalità e creazione (vd. ospite) internazionale Dialogues fragments and stream’s gestures in collaborazione con la Compagnia EgriBiancoDanza, Balletto Teatro di Torino e lo Scottish Ballet di Glasgow (Scozia). Obiettivo primario del progetto è l’avviamento di giovani generazioni di danzatori a un percorso di ricerca coreografica professionale, con una stretta sinergia fra le due compagnie storiche torinesi sia a livello di pratiche coreografiche sia di valori artistici, oltre alla realizzazione di una serata condivisa fra le due realtà coreutiche.
Nell’annualità 2019, proseguendo la sua efficace azione di scouting, la Lavanderia a Vapore collabora con l’associazione NOD – Nuova Officina della Danza per la realizzazione di un percorso di formazione professionalizzante per danzatrici e danzatori. Bruno Guillore, attuale direttore delle prove della compagnia di Hofesh Shechter, lavora per due settimane con dodici giovani danzatrici, per approdare poi in scena in una serata della stagione della Lavanderia a Vapore.
Nel 2020 il bacino delle scuole di danza si amplia a circa una ventina, riunite intorno al progetto Danzare la memoria, ripensare la storia che le vede protagoniste per Le Sacre du Printemps. Il percorso si articola sia attraverso laboratori pratici con i tutor di riferimento (Elena Rolla/Compagnia EgriBiancoDanza, Stefano Mazzotta/Compagnia Zerogrammi e Viola Scaglione/Compagnia Balletto Teatro di Torino), sia attraverso un percorso più teorico con due seminari sulla coreografia (di Alessandro Pontremoli, docente del DAMS di Torino) e sulla partitura musicale di Igor Stravinsky (di Antonio Valentino, docente del Conservatorio di Torino).
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