Dance Well è una pratica artistica rivolta principalmente a persone con Parkinson, ma aperta a tutti.






Sulla base di pratiche sviluppate in Olanda, nel 2013 l’iniziativa approda a Bassano, dove viene attivata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa, definendo qui una propria identità. In Dance Well l’arte ha un ruolo centrale sia come ricerca dell’espressione del corpo che come attraversamento di luoghi artistici; i partecipanti sono percepiti quali dancers e in quanto tali – e non come “persone con il Parkinson” – affrontano le classi di danza contemporanea. Gli incontri sono gratuiti e aperti a chiunque – caregivers, familiari, amici, danzatori, cittadini, studenti – in un vero e proprio momento inclusivo e intergenerazionale. La “classe mista” stimola infatti la crescita collettiva e il sostegno reciproco, non emarginando nessuno dei partecipanti.
Lavanderia a Vapore, dal 2018, accoglie il progetto Dance Well nella proprie sale – sconfinando in altri luoghi della sua rete deputati alla bellezza, quali musei, parchi e palazzi storici. Contribuisce inoltre al suo sviluppo integrando la pratica fisica con quella filosofica: a partire dall’esperienza del corpo, i partecipanti riflettono e dialogano su contenuti e temi generati dalla danza, dando vita a un’insolita comunità di ricerca, accompagnata da artisti e filosofi.
Danza e riflessione filosofica si intrecciano e creano una tessitura: la parola si fa corpo e il corpo si fa parola. Ne discende una rete ramificata di comunità ibride dove far risuonare e dialogare temi e linguaggi di cui tutti sono portatori. Dance Well rappresenta, in questo senso, una preziosa “eu-topia“, un buon luogo in cui dar vita a un ecosistema armonico, aperto, collaborativo e fertile per lo sviluppo di un corpo e di un pensiero autonomi, critici, creativi e orientati al valore (caring).
Nel corso dei mesi, attraverso l’impegno reciproco, il confronto e la cooperazione, la comunità di ricerca impara a rispettare e favorire i differenti punti di vista, nell’ottica di una co-creazione dei contenuti, capaci di lasciare tracce mutevoli nel corpo, negli spazi abitati, nella memoria collettiva e personale, depositati concretamente nei Bollettini settimanali.














