THE RISICO SHOOTING | Media Dance
Residenza d’artista a scuola
rivolta a Istituto Albe Steiner di Torino
con Alain El Sakhawi
a cura di COORPI
all’interno del progetto di sperimentazione Media Dance (annualità 2020/2021)
Il percorso di ricerca artistica di un coreografo o professionista della danza viene calato per un breve periodo di tempo all’interno dello spazio scolastico, al fine di coinvolgere un gruppo di studenti nel lavoro artistico, contaminandolo con la loro presenza e portando l’arte e il movimento creativo dei corpi all’interno della scuola.
Vista l’attuale chiusura, per disposizione governativa, degli edifici scolastici, la residenza d’artista è programmata in modalità telematica.
Dalla concezione iniziale fino al montaggio, quali sono le diverse sfide che richiede la realizzazione di un’opera di videodanza?
L’associazione COORPI mira a promuovere azioni progettuali multidisciplinari legate alla videodanza quale forma espressiva autonoma, in cui il movimento del corpo si fonde con il movimento cinematografico e il processo di montaggio, sfuggendo alla teorizzazione di una sua specificità mediale. In tal senso, le strategie d’intervento si collocano volontariamente in una posizione liminale di sperimentazione tra linguaggi e chiamano in causa una molteplicità di “attori” in ambito artistico, tecnico ed economico, al fine di offrire al pubblico un’esperienza di fruizione visiva rigenerata, capace di unire performance ed estetica cinematografica. La videodanza ha il privilegio di poter abitare una zona liminale: si nutre dell’intersezione, dell’incontro, della ricerca e sperimentazione di linguaggi ibridi, all’incrocio tra danza, video, sound design, performance site specific, storytelling cross-mediale, architettura contestualizzata per lo schermo e multimedialità dal vivo. Un continuo movimento trasversale, un dialogo sempre aperto tra arte, danza e tecnologia.
La proposta di residenza d’artista a scuola si colloca nell’ambito del più vasto contenitore di mAPs – migrating artists project, progetto artistico transmediale di cooperazione fra 5 paesi europei, che mira a sostenere e guidare artisti professionisti nella produzione, promozione e distribuzione di 4 film di danza e un documentario, incentrati su tematiche di stringente rilevanza sociale e con una forte impronta etica, capaci di coinvolgere direttamente le comunità di riferimento all’interno dell’intero percorso creativo e di sviluppo. mAPs sarà sviluppato nel triennio 2019-2022 con il supporto del programma Creative Europe. Per la prima sessione, la collezione di film si concentrerà sul tema del potere. Alain El Sakhawi è, con Valeria Zampardi, l’artista selezionato per l’Italia.
Alain El Sakhawi nasce in Francia e cresce a Parigi da madre francese e padre egiziano. Ha vissuto tra Parigi e la Sicilia, punto d’incontro tra le culture dei suoi antenati. A ottobre 2019 si trasferisce a Roma per seguire un corso intensivo come cineasta specializzato in D.I.T. (Tecnico dell’Immagine Digitale). Proviene dagli arti marziali, dalla ginnastica artistica, dal disegno di fumetti; la sua prima professione, da 15 anni, è la danza. Ha lavorato come ballerino per compagnie in Francia, Germania e Italia. Come regista ha lavorato per diverse compagnie per contenuti promozionali. Ha diretto il suo lavoro insieme al “QBR Collective”, basandolo sulla combinazione dei linguaggi della danza con la grammatica del cinema. Il lavoro è stato condotto collegando l’inquadratura con l’architettura, la danza con tutti i tipi di movimenti intenzionali, l’editing con il ritmo, il corpo con l’ambiente. Collabora dal 2015 con l’associazione COORPI.