Residenze Artistiche
ALLE STELLE (QUATOR)


Stagione
Quello che ci muove
Other Organizers

Torinodanza
Luogo
un progetto di e con Ambra Senatore | CCN Nantes
e con Claudia Catarzi, Caterina Basso, Matteo Ceccarelli
residenza di creazione in collaborazione con Torinodanza Festival 2020
Per festeggiare i dieci anni dello spettacolo Passo, del 2010, i danzatori che lo hanno creato e che da allora lo presentano in scena inventano una serie di azioni e momenti performativi. Diversi interventi coreografici con non professionisti e studenti, una forma breve che segua le date di Passo per la presente stagione, una versione dello spettacolo danzata da 10 bambini nati nel 2009 e 2010, un numero speciale di una rivista d’arte visiva e una nuova creazione che debutterà a Torinodanza nell’ottobre 2020.
All’origine di questa creazione c’è una band. Ballerini italiani che, nel 2010, si sono uniti per creare Passo, uno spettacolo emblematico del lavoro coreografico di Ambra Senatore. Dieci anni dopo, eccoli di nuovo, almeno quattro: Claudia Catarzi, Caterina Basso, Matteo Ceccarelli e Ambra Senatore. Si conoscono a memoria: “la mia truppa”, commenta Ambra.
La creazione si apre anche a un modo più etico e civico di considerare la danza. Negli ultimi due anni, infatti, Ambra Senatore ha guidato il CCN a Nantes, dirigendo un progetto a lungo termine di Conversazioni con attori in campo scientifico (matematico, fisico, archeologico), che l’ha resa porosa, mostrandole un nuovo modo di osservare al mondo. Questo nuovo quartetto si basa quindi su questa doppia linea di forza: la complicità di un gruppo di artisti che sono diventati quasi una famiglia e una danza che mette in discussione il posto di ciascuno.
Quali desideri guidano l’artista quando lavora su un set? Come negoziano questi desideri individuali, necessariamente multidirezionali, con l’impulso collettivo? Dalla residenza nascerà uno spettacolo – ancora senza titolo – che scommette anche sul pubblico, auspicabilmente parte all’avventura. In passato, Ambra Senatore ha sempre fatto appello agli spettatori, abolendo la quarta parete, con ammiccamenti discreti o gesti espliciti. Qui gli spettatori diventano guide al materiale coreografico. Il quator dovrebbe quindi correre il rischio di assumere su di sé una parte improvvisata ogni sera, sovrapposta a una composizione scritta e definitiva.
Tra libero arbitrio e vincoli comuni, il coreografo si domanda come conciliare questi poli non così opposti.
UNTIL MY HEART STOPS | prove


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
FINO A QUANDO IL MIO CUORE SI ARRESTA
coreografia e performance Teresa Noronha Feio
collaborazione artistica Fabbrica C
musiche Francesco Sgrò, Arvo Pärt
costumi Capelista Design Studio
fotografia Andrea Macchia
produzione Fabbrica C / Cordata F.O.R.
durata 10 minuti
Un assolo coreografico e ipnotico è messo in scena dalla giovane coreografa Teresa Noronha Feio. Un lavoro minimale, fisico e visuale, che stravolge l’occhio di chi guarda con un’irresistibile attrazione spirituale. Lo spettatore si troverà di fronte ad una composizione non narrativa, ma piena di iconografie: un continuo tentativo di attraversare l’immaginario collettivo presente nella storia di ogni uomo e donna dei nostri tempi. Una metafora, in costante mutazione e trasformazione, per chi cerca e ricerca, per chi gira e rigira, per chi cade e ricade, per chi ama e riama, fino a quando non ce la fa più.
Teresa Noronha Feio, laureata come dance maker presso Fontys Dansacademie, è co-fondatrice del collettivo di circo contemporaneo Fabbrica C.
LORENZO DE SIMONE | Permutazioni 2019/2020

Luogo
Riparte il progetto Permutazioni 2019/2020, interrotto a causa del lockdown: a ospitarlo la Lavanderia a Vapore di Collegno; restano invece chiusi, per il momento, gli spazi di Casa Luft.
Lorenzo De Simone è stato scelto per il progetto Permutazioni 2019/2020 con una residenza di ricerca per il progetto Variazione#2: Elogio alla Gentilezza. La commissione selezionatrice è composta da Cristiana Candellero, Doriana Crema, Enrico Pastore, Federica Tardito, Stefano Mazzotta e Valentina Tibaldi, accompagnata, nella scelta, dai vincitori delle precedenti edizioni Amina Amici, Elisa D’Amico, Francesco Dalmasso.
Questo progetto, pensato per un solo danzatore in scena, affonda nell’esigenza di trattare il tema della gentilezza. Essa è diventata un piacere proibito. Nella nostra immagine di esseri umani, la gentilezza non è un istinto naturale: siamo tutti pazzi, cattivi, pericolosi e profondamente competitivi. Le persone sono mosse dall’egoismo e gli slanci verso il prossimo sono forme di autoconservazione. Ma anche se il piacere della gentilezza è rischioso, è una delle cose più appaganti che abbiamo. Oggi il termine “gentilezza” abbraccia una gamma di sentimenti descritti con parole diverse: solidarietà, generosità, altruismo, benevolenza, umanità, compassione, pietà, empatia (Phillips A. & Taylor, B., 2009).
Lorenzo De Simone inizia danza all’età di 11 anni attraverso lo studio della danza classica, moderna e contemporanea. Dal 2016 approfondisce lo studio della danza contemporanea con danzatori e coreografi del panorama nazionale e internazionale (Sosta Palmizi, Carolyn Carlson, Company Blu, Simona Bucci, Simona Bertozzi, Cristina Rizzo, Marina Giovannini, Fabrizio Favale Abbondanza/Bertoni, Kinkaleri, MK, Kat Valastur, Myriam Gourfink, Paola Bianchi, Oliver Sale, etc.) e dal 2018 inizia un percorso di ricerca e indagine nel campo dell’autorialità. Lavora per Virgilio Sieni, Willi Dorner e Compagnia NUT. Grazie al conseguimento della Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi di Tutela, unisce le competenze artistiche e scientifiche attraverso progetti coreografici e laboratoriali intorno al tema dell’empatia.
Foto di Stefano Mazzotta
PERMUTAZIONI
un progetto di Zerogrammi e CASA LUFT
in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo
partner Lavanderia a Vapore (RTO Fondazione Piemonte dal Vivo, Associazione COORPI, Mosaico Danza/Festival Interplay, Associazione Didee, Zerogrammi)
in rete con Università degli Studi di Torino, Torinodanza Festival, Med’arte (Associazione Tersicorea) – Italia, Compagnia Heliotropion – Francia, Compagnia Borderlinedanza – Italia, Twain physical dance theatre – Italia, Centro Daiva Jyoti / Cie La Bagarre – Italia, Compagnia Nut – Italia, La pietra pomice – Italia, Compagnia Càjka – Teatri di mare- Italia, Asmed Associazione Sarda Musica e Danza – Italia, Maya INC Società Cooperativa Art – Italia, Compagnia Muxarte – Italia, Associazione Enti Locali per le attività Culturali e di Spettacolo – Italia, CEDAC -Circuito Multidisciplinare – Italia, AssociazioneSuoni&Pause – Italia, Cooperativa Sant’Elia 2003 – Italia, La FucinaTeatro/Crogiuolo – Italia, Compagnia Koreoproject – Italia, Associazione Fin Doc – Italia, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee – Italia, Association Culturelle Scaraboum /Théâtre Crac: Fabrique de mensonges – Francia, Association KAMAR – Tunisia, Caravansar Producción Y Gestión – Spagna, Asociacion Cultural Metacau – Spagna, Centro studi Ipogei SPECUS – Spagna, Teatro Cafè de Las Artes – Spagna
CASA LUFT, con il suo progetto “Permutazioni”, curato in collaborazione con Lavanderia a Vapore e Piemonte dal Vivo, coordina un nuovo articolato anno di co-working artistico e formazione professionale, che ha come obiettivi: la creazione di un osservatorio sulla migliore produzione coreografica regionale e nazionale; il consolidamento di una rete di spazi di lavoro nell’ambito delle discipline della danza, del teatrodanza e del teatro fisico; l’affiancamento e la curatela dei due progetti scelti per l’annualità 2019/2020. Chiave di volta della filosofia che anima il progetto di co-abitazione artistica è una metodologia tanto antica quanto innovativa: il baratto, inteso come rete di scambio di risorse umane, strumenti, competenze, servizi, esperienze. Dimensione di apertura verso gli altri, che prescinde dal raggiungimento immediato del proprio interesse, il baratto è un sistema fondato sulla fiducia e sull’esistenza di una comunità in cui gli esseri umani, e nello specifico gli artisti, si riconoscano come “valori” e “portatoti di valore”. La casa diventa il luogo dove i bisogni trovano gli strumenti e le risorse per essere esauditi. L’incontro di esperienze e punti di vista differenti è, per quanti abitano CASA LUFT un prezioso strumento di valorizzazione del patrimonio culturale. Per coinvolgere, per includere e infine per migliorare la qualità della vita, tutelando i saperi, perfezionando le competenze, sostenendo l’intelligenza emotiva, la creatività e la bellezza.
PIÈCE PER CINQUE | prove


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
di Andrea Gallo Rosso
con Elisabetta Bonfà e Andrea Gallo Rosso
suono Andrea Cauduro
Pièce per CINQUE è la trasposizione della parte laboratoriale e performativa di Moving Closer. Il work in progress, presentato il 29 ottobre al KAAISTUDIO’s di Bruxelles, è stato selezionato dalla Mestizio Arts Platforme, una vetrina delle realtà produttive del Belgio fiammingo. L’opera è sostenuta dal 2018 da CEDAC Sardegna ed è progettata in residenza presso SCENARIO PUBBLICO (dove si è svolta una prima tranche nel 2019). La versione definitiva, sviluppata in residenza al Theatre de L’Oulle di Avignone e sostenuta sia da Interplay Festival sia dal CROSS Festival, verrà presentata nel maggio 2021 all’interno del contenitore FICFEST.
ph. Francesco Cabiddu
VIRGOLETTE | prove


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
a cura di Francesco Dalmasso ed Elisa D’Amico
drammaturgia Erika Di Crescenzo
VIRGOLETTE è un lavoro sul segno, un tentativo di di-segnare lo spazio, il tempo e la relazione a partire da un sistema di regole. Sulla base di specifiche traiettorie spaziali e di possibili modalità di interazione, si stabilisce un sistema di causa-effetto che matura e si sviluppa nel corso dell’azione. A partire da questo lavoro, maturato in seno a di Permutazioni 2018/2019, Dalmasso/D’Amico tornano ad approfondire alcuni elementi alla base della scrittura coreografica.
ph. Andrea Macchia
LORENZO DE SIMONE | Permutazioni 2019/2020

Luogo
Riparte il progetto Permutazioni 2019/2020, interrotto a causa del lockdown: a ospitarlo la Lavanderia a Vapore di Collegno; restano invece chiusi, per il momento, gli spazi di Casa Luft.
Lorenzo De Simone è stato scelto per il progetto Permutazioni 2019/2020 con una residenza di ricerca per il progetto Variazione#2: Elogio alla Gentilezza. La commissione selezionatrice è composta da Cristiana Candellero, Doriana Crema, Enrico Pastore, Federica Tardito, Stefano Mazzotta e Valentina Tibaldi, accompagnata, nella scelta, dai vincitori delle precedenti edizioni Amina Amici, Elisa D’Amico, Francesco Dalmasso.
Questo progetto, pensato per un solo danzatore in scena, affonda nell’esigenza di trattare il tema della gentilezza. Essa è diventata un piacere proibito. Nella nostra immagine di esseri umani, la gentilezza non è un istinto naturale: siamo tutti pazzi, cattivi, pericolosi e profondamente competitivi. Le persone sono mosse dall’egoismo e gli slanci verso il prossimo sono forme di autoconservazione. Ma anche se il piacere della gentilezza è rischioso, è una delle cose più appaganti che abbiamo. Oggi il termine “gentilezza” abbraccia una gamma di sentimenti descritti con parole diverse: solidarietà, generosità, altruismo, benevolenza, umanità, compassione, pietà, empatia (Phillips A. & Taylor, B., 2009).
Lorenzo De Simone inizia danza all’età di 11 anni attraverso lo studio della danza classica, moderna e contemporanea. Dal 2016 approfondisce lo studio della danza contemporanea con danzatori e coreografi del panorama nazionale e internazionale (Sosta Palmizi, Carolyn Carlson, Company Blu, Simona Bucci, Simona Bertozzi, Cristina Rizzo, Marina Giovannini, Fabrizio Favale Abbondanza/Bertoni, Kinkaleri, MK, Kat Valastur, Myriam Gourfink, Paola Bianchi, Oliver Sale, etc.) e dal 2018 inizia un percorso di ricerca e indagine nel campo dell’autorialità. Lavora per Virgilio Sieni, Willi Dorner e Compagnia NUT. Grazie al conseguimento della Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche e in Psicologia dello Sviluppo e dei Processi di Tutela, unisce le competenze artistiche e scientifiche attraverso progetti coreografici e laboratoriali intorno al tema dell’empatia.
Foto di Stefano Mazzotta
PERMUTAZIONI
un progetto di Zerogrammi e CASA LUFT
in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo
partner Lavanderia a Vapore (RTO Fondazione Piemonte dal Vivo, Associazione COORPI, Mosaico Danza/Festival Interplay, Associazione Didee, Zerogrammi)
in rete con Università degli Studi di Torino, Torinodanza Festival, Med’arte (Associazione Tersicorea) – Italia, Compagnia Heliotropion – Francia, Compagnia Borderlinedanza – Italia, Twain physical dance theatre – Italia, Centro Daiva Jyoti / Cie La Bagarre – Italia, Compagnia Nut – Italia, La pietra pomice – Italia, Compagnia Càjka – Teatri di mare- Italia, Asmed Associazione Sarda Musica e Danza – Italia, Maya INC Società Cooperativa Art – Italia, Compagnia Muxarte – Italia, Associazione Enti Locali per le attività Culturali e di Spettacolo – Italia, CEDAC -Circuito Multidisciplinare – Italia, AssociazioneSuoni&Pause – Italia, Cooperativa Sant’Elia 2003 – Italia, La FucinaTeatro/Crogiuolo – Italia, Compagnia Koreoproject – Italia, Associazione Fin Doc – Italia, Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee – Italia, Association Culturelle Scaraboum /Théâtre Crac: Fabrique de mensonges – Francia, Association KAMAR – Tunisia, Caravansar Producción Y Gestión – Spagna, Asociacion Cultural Metacau – Spagna, Centro studi Ipogei SPECUS – Spagna, Teatro Cafè de Las Artes – Spagna
CASA LUFT, con il suo progetto “Permutazioni”, curato in collaborazione con Lavanderia a Vapore e Piemonte dal Vivo, coordina un nuovo articolato anno di co-working artistico e formazione professionale, che ha come obiettivi: la creazione di un osservatorio sulla migliore produzione coreografica regionale e nazionale; il consolidamento di una rete di spazi di lavoro nell’ambito delle discipline della danza, del teatrodanza e del teatro fisico; l’affiancamento e la curatela dei due progetti scelti per l’annualità 2019/2020. Chiave di volta della filosofia che anima il progetto di co-abitazione artistica è una metodologia tanto antica quanto innovativa: il baratto, inteso come rete di scambio di risorse umane, strumenti, competenze, servizi, esperienze. Dimensione di apertura verso gli altri, che prescinde dal raggiungimento immediato del proprio interesse, il baratto è un sistema fondato sulla fiducia e sull’esistenza di una comunità in cui gli esseri umani, e nello specifico gli artisti, si riconoscano come “valori” e “portatoti di valore”. La casa diventa il luogo dove i bisogni trovano gli strumenti e le risorse per essere esauditi. L’incontro di esperienze e punti di vista differenti è, per quanti abitano CASA LUFT un prezioso strumento di valorizzazione del patrimonio culturale. Per coinvolgere, per includere e infine per migliorare la qualità della vita, tutelando i saperi, perfezionando le competenze, sostenendo l’intelligenza emotiva, la creatività e la bellezza.
DINASTIA SOBRIETÀ | prove


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
idea e realizzazione di Cristina Da Ponte
con lo sguardo esterno di Michele Noce
Il lavoro prende spunto dal Trattato di Alchimia delle Emozioni di Gianpaolo Giacomini, che approfondisce in modo particolare il tema delle ferite emozionali, con i rispettivi archetipi e talenti che emergono dalla guarigione di tali ferite. Abbracciando l’interpretazione rituale della danza e la sua intrinseca capacità alchemica di trasformare le emozioni “da piombo a oro”, nasce Dinastia sobrietà, un ossimoro che racchiude in sé ricchezza e povertà, ferita e talento, vittoria e sconfitta.La danza è come una preghiera volta a mettere in pratica l’idea che tutto sia movimento: i piedi, la terra, i pianeti, le emozioni, i paesaggi, le relazioni.
SINFONIA H₂O | prove


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
In Lavanderia a Vapore, le prove della Compagnia Tecnologia Filosofica, che verrà ospitata, durante la stagione estiva, dal CROSS Festival di Verbania e all’interno della nuova edizione di Mirabilia, a Cuneo.
un progetto di Francesca Cinalli e Paolo De Santis
esito pubblico del periodo di residenza
con Francesca Cinalli, Paolo De Santis, Giuseppe Saccotelli, Mirko Ingrao
coreografie, costumi e oggetti di scena Francesca Cinalli
idrofoni Paolo De Santis
tecnologie elettroacustiche Alessandro Merlo
dramaturg Ornella D’Agostino
progetto selezionato con il bando “Residenze coreografiche Lavanderia a Vapore 2019”
produzione Compagnia Tecnologia Filosofica
coproduzione Lis Lab Performing Arts
Contiene una goccia d’acqua, c’è acqua nei nostri pianeti, c’è del vapore acqueo in alcune nebulose, c’è ghiaccio in altri corpi celesti. Sembra che l’acqua provenga dallo spazio, un luogo senza tempo. Quanto tempo avrà viaggiato la cometa che ci ha portato le prime gocce d’acqua? Ogni goccia è un mondo a parte. Ogni goccia un respiro. Si dice che l’acqua abbia memoria, noi crediamo che abbia anche una voce e un suono, se ci avviciniamo molto ad essa… possiamo sentire una sinfonia.
La parola arcipèlago ci affascina.
Ci ispira il suo etimo che rimanda a raggruppamenti di isole sparse nel mare, abbastanza vicine tra loro e con caratteristiche morfologiche analoghe; ma ci ispira anche il significato che il termine oggi assume in diversi contesti: un arcipelago di gruppi, di comunità o anche di persone singole, isolate l’una dall’altra ma affini per condizioni socio-politiche e in rapporto di reciproco e intimo scambio sia tra loro sia con elementi che spesso costituiscono altri «arcipelaghi» .
Sinfonia H2O è un arcipelago di processi creativi riuniti sotto la stesso denominatore comune: “una goccia d’acqua”. I video d’arte di Giuseppe Saccotelli, le azioni performative di Francesca Cinalli, i paesaggi sonori di Paolo De Santis, le installazioni di Mirko Ingrao e lo sguardo attento di Ornella D’Agostino daranno vita ad un percorso sparso ma con caratteristiche simili e vicine: l’acqua sarà il denominatore comune per indagare la relazione tra tre principali focus: acqua-cosmo, acqua-memoria, corpo-paesaggio.
acqua-cosmo : quando l’acqua si muove, il cosmo partecipa
Tale suggestione proviene dal film-documentario La memoria dell’acqua del cileno Patrizio Guzman: un’ immersione nella storia dell’arcipelago cileno, del suo deserto arido e della sua base astronomica che ci ha affascinati per le parole e le testimonianze di chi rivela che la vita è arrivata sulla terra attraverso le comete che crearono i mari.
acqua-memoria : quando si guarda l’acqua, si guarda l’umanità intera
Partendo dalla prima acqua con la quale l’uomo è entrato in contatto – il liquido amniotico- ci interroghiamo sul rapporto intimo, prossimo, ma per alcuni anche molto distante che si ha con l’elemento acqua: memorie e sogni, riti, tradizioni ma anche esperienze di vita vissuta che tornano a galla.
corpo-paesaggio : da dove provengono le lacrime?
Il nostro corpo è fatto del 75% d’acqua. Perciò riflettiamo sull’interrelazione tra il nostro corpo e il paesaggio, portando uno sguardo sugli effetti del cambiamento climatico in atto. Da una parte gli effetti della carenza (desertificazione), dall’altra la sovrabbondanza (scioglimento dei ghiacci): in entrambe i casi è sempre l’acqua la grande protagonista, e ciò tocca da vicino i nostri corpi. Il Lago, L’Oceano, Il Fiume, La Cascata, Il Diluvio, La Goccia sono allo stesso tempo paesaggio fisico ed emotivo: le lacrime ad esempio sanno di mare…sono salate (cit. Tonino – video intervista). “Il dono delle lacrime” è grazia divina che conoscono bene i mistici. Esso, il dono, porta gioia.
GINEVRA PANZETTI/ENRICO TICCONI | Prove d’Autore XL


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
In studio per un nuovo disegno coreografico pensato per la compagnia MMContemporary Dance Company. Un progetto del network Anticorpi – Prove d’Autore XL.
con Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi
Prove d’Autore XL è l’azione che offre a giovani coreografi emergenti della danza contemporanea italiana la possibilità di misurare le proprie capacità autoriali confrontandosi con l’ideazione e la scrittura coreografica per ensemble di giovani danzatori di formazione accademica, al fine di mettere in connessione linguaggi coreutici diversi. Ad ogni coreografo/a selezionato/a viene offerto un periodo di residenza presso prestigiose compagnie italiane, con lo scopo di creare una breve coreografia con un ensemble di giovani danzatori, che potrà divenire l’elemento di partenza per una o più coproduzioni tra soggetti interessati alla produzione. Gli esiti finali delle residenze sono raccolti in forma di sharing all’interno del Festival Ammutinamenti di Ravenna. La fertile sinergia che si è creata negli anni tra Cristina Bozzolini, Direttrice della Scuola del Balletto di Toscana, e la direzione del Balletto di Roma, permette all’azione un accompagnamento e una cura dedicata. Dal 2018, inoltre, l’azione si arricchisce della collaborazione con MM Contemporary Dance Company di Reggio Emilia, con la direzione artistica di Michele Merola.
Ginevra Panzetti ed Enrico Ticconi vivono tra Berlino e Torino e lavorano insieme come duo artistico dal 2008. La loro ricerca si sviluppa nell’ambito della danza, la performance e l’arte visiva. Approfondendo tematiche legate alla storica unione tra comunicazione, violenza e potere, attingono ad immaginari antichi costruendo figure o immagini ibride tra storia e contemporaneità. Entrambi si diplomano presso l’Accademia di Belle Arti di Roma e frequentano la Stoa, scuola di movimento ritmico e filosofia diretta da Claudia Castellucci. Nel 2010 si trasferiscono in Germania e approfondiscono percorsi individuali ma reciprocamente complementari: Enrico studia a Berlino Danza e Coreografia presso la Inter-University Centre for Dance (HZT), Ginevra Arte dei Media presso l’Accademia di Belle Arti di Lipsia, Hochschule für Grafik und Buchkunst (HGB). Parallelamente ai loro progetti, Enrico lavora come danzatore per diversi coreografi tra i quali Kat Vàlastur, Dewey Dell, Lea Moro, Adam Linder mentre Ginevra approfondisce lo studio come designer nel campo del gioiello contemporaneo ed è autrice della linea Tegumenti.
E20 IN PROGRESS / WelcoMMuhh | prove


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
prove per nuova creazione ed elaborazione di materiale per attività pedagogica
di Erika Di Crescenzo
insieme a Elisa D’Amico e Francesco Dalmasso
Il lavoro, muovendosi nel territorio dell’azione qui e ora, propone in modo accorto una continua riflessione metafisica (méta + physis), su ciò che sta al di là delle “cose”. In tal modo si viene a condividere con il pubblico la costruzione di uno stato percettivo altro. Le “cose” sono i soggetti protagonisti della scena: il buio, la luce, lo spazio, la composizione dei luoghi, il rumore, il suono, il corpo-oggetto e il corpo-soggetto. Il corpo-performativo e il corpo-performante. In questa nuova geografia - in cui si indagano nuove gerarchie, da cui scaturiscono indagini di senso - ogni “cosa” è esposta al suo duplice e molteplice significato.
Spettacoli
PLANITES | Media Dance


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Cinque danzatori di incredibile intensità e forza fisica affrontano i temi dell’immigrazione, dell’integrazione e del vagabondare attraverso l’energia dell’hip-hop e della danza contemporanea. Planites di Aerites Dance Company, una delle compagnie emergenti più interessanti del panorama internazionale (diretta dalla coreografa greca Patricia Apergi), trae ispirazione dal labirinto urbano: sono infatti l’anima e il corpo della metropoli a fornire il materiale per la ricerca artistica alla base di questo spettacolo. A vagare senza scopo per questa dedalo contemporanea sono stranieri, immigrati, persone che viaggiano per scelta o per necessità. Le strade diventano terreno di vagabondaggio e anelito di un futuro migliore. Planites sono le persone di tutto il mondo. Viaggiatori che portano con sé esperienze e storie, tentando di adattarsi a uno stile di vita straniero, senza perdere la propria identità. Sono gli immigrati contemporanei, i cittadini del mondo.
Lo spettacolo chiude il percorso sviluppato sul tema “il viaggio per scelta o per necessità” nell’ambito di Media Dance, rassegna rivolta ai ragazzi delle scuole superiori. Laboratori, incontri, un progetto di alternanza scuola-lavoro per permettere agli studenti – prima e dopo l’esperienza teatrale – di confrontarsi con esperti, docenti e artisti su questo delicato tema. Media Dance è un progetto che vede la danza come strumento per esplorare, attraverso linguaggi differenti, questioni attuali. Il teatro diventa dunque, per insegnanti e studenti, spazio di visione ma anche di incontro. Al percorso partecipa il Servizio Biblioteche della Città di Torino proponendo agli allievi letture di approfondimento.
PLANITES
di Patricia Apergi
con Ilias Chatzigeorgiou, Nontas Damopoulos, Andreas Labner, Konstantinos Rizos, Dimokritos Sifakis
luci Nikos Vlasopoulos
scenografia Adreas Ragnar Kasapis
assistente alla scenografia Konstantinos Michalakeas
consulenza drammaturgica Roberto Fratini
costumi Patricia Apergi, Ilias Chatzigeorgiou
assistenti alla coreografia Dimitra Mitropoulou, Chara Kotsali
fotografia Tasos Vrettos
produzione Aerites Dance Company
coproduzione Maison de la Danse – Lyon, Hellerau Europäisches Zentrum der Künste – Dresden, Mercat de les Flors – Barcelona, Graner – Barcelona, Tanzhaus NRW – Düsseldorf, DanceIreland – Dublin, Duncan Dance Research Center – Athens
e con il supporto di modul-dance, Culture Programme EU e Centre Chorégraphique National Rillieux-la-Pape
collaborazione alla creazione Maro Marmarinou, Ioanna Paraskevopoulou, Margarita Trikka, Martha Passakopoulou, Androniki Marathaki e Nadi Gogoulou
LA BELLA… GISELLE


Stagione
BTT
Luogo
SPETTACOLO INIZIALMENTE PROGRAMMATO IL 21 MARZO, RIPROGRAMMATO IN APPLICAZIONE DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI EMANATO NELLA SERATA DEL 4 MARZO 2020 “MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE DEL DIFFONDERSI DEL VIRUS COVID-19”
idea e messa in scena curata da Pompea Santoro
coreografie Mats Ek
assistente alla coreografia Veli Peltokallio
musiche Adolphe Charles Adam, P.I. Ciaikovsky
costumi Peder Freej
danzatori Eko Dance Project
La giovane formazione Eko Dance Project, animata da Pompea Santoro, in un programma che accosta due delle più significative coreografie di Mats Ek.
La necessità di portare in scena una danza contemporanea rivolta al sociale ha spinto Pompea Santoro all’allestimento di questo spettacolo e grazie alla generosa concessione delle coreografie di Mats Ek, Pompea Santoro mette in scena questo spettacolo a scopo educativo. Sono stati scelti per l’occasione due estratti di due capolavori del coreografo svedese: La Bella Addormentata e Giselle. La rivisitazione dei grandi classici del balletto è quello che ha reso Mats Ek famoso in tutto il mondo decretandone la genialità e la creatività.
LA BELLA ADDORMENTATA che, come tutti sanno, nella fiaba di Perrault è una giovane principessa che cade in un sonno incantato dopo essersi punta con il fuso dell’arcolaio diventa, nella rilettura di Mats Ek, una adolescente problematica in contrasto con i genitori che scivola nel mondo della droga. Le quattro fate che la crescono, diventano nella versione di Ek le infermiere che la proteggono e la malvagia strega Carabosse si trasforma nella figura del medico straniero, che la condurrà alla droga, fino a quando non arriverà il Principe a risvegliarla. Oltre alla tematica sociale della dipendenza il coreografo tratta anche quella dell’integrazione.
Nella seconda parte, GISELLE secondo atto (le Willy), dove l’ambientazione cambia rispetto alla versione dell’800, Giselle non muore di crepacuore ma impazzisce; e invece di trovarci in una radura illuminata dalla luna, ci troviamo catapultati all’interno di un manicomio, dove incontra donne che come lei sono ferite, violate e spezzate.
Si ringrazia il Cullberg Ballet per i costumi e Mats Ek per la concessione nell’uso delle sue coreografie.
THE RISICO SCREENING / Moving_Movies


Stagione
Quello che ci muove
Other Organizers

BTT
Luogo
SPETTACOLO INIZIALMENTE PROGRAMMATO IL 12 MARZO, RIPROGRAMMATO IN APPLICAZIONE DEL DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI EMANATO NELLA SERATA DEL 4 MARZO 2020 “MISURE PER IL CONTRASTO E IL CONTENIMENTO SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE DEL DIFFONDERSI DEL VIRUS COVID-19”
da un’idea di Piemonte dal Vivo, BTT – Balletto Teatro di Torino, Coorpi e Film Commission Torino Piemonte
THE RISICO SCREENING/Moving_Movies, nato dalla collaborazione fra Piemonte dal Vivo, BTT, Coorpi e Film Commission Torino Piemonte, dà avvio a un format interdisciplinare e crossmediale capace di favorire il dialogo tra danza e cinema. Il programma della serata è così articolato:
– ore 21 (primo gruppo – in Stireria): il primo gruppo di spettatori (massimo 70) assiste a Moving_Movies nei locali della stireria. La performance H2O Symphony: An Immersive Room, – nata da un progetto ideato da Piemonte dal Vivo – mette in dialogo Francesca Cinalli e Paolo De Santis (rispettivamente danzatrice e sound designer di Tecnologia Filosofica) con Milad Tangshir (regista iraniano, da anni trapiantato a Torino). Dalle loro poetiche prende avvio un contatto di corpi e visioni, un ponte fra le diverse discipline. Fulcro del lavoro è il desiderio di interrogarsi sull’acqua, sul cosmo, sul mistero della vita (approdata sulla Terra forse attraverso le comete), per provare a connettere universale e intimo, infinito e circoscritto, sogno e realtà. Temi – questi – già esplorati nelle recenti creazioni dei tre artisti: Sinfonia H₂O di Cinalli/De Santis e STAR STUFF di Tangshir (prodotto da Rossefuoco all’interno del Torino Film Festival 2019). Per permettere al maggior numero di spettatori possibile di assistere alla performance, seguirà una replica alle ore 22,15 per il secondo gruppo.
– ore 21,30 (per tutti – in Teatro): Coorpi – associazione che da anni unisce linguaggi performativi, visivi, sonori e digitali, proponendo percorsi spettacolari e formativi nei quali la video-danza è il cuore di un nuovo modo di comunicare – presenta The Risico Screening @ BTT, rassegna multischermo curata insieme a Cro.Me – Cronaca e Memoria dello Spettacolo.
Per l’edizione 2020 viene presentato il pluripremiato cortometraggio Symmetry di Ruben Van Leer (NL, 2015, 29′), un’opera totale, dove danza, canto, musica, tecnologia, filosofia e metafisica sono uniti dalla regia del giovane olandese Ruben van Leer e da un sofisticato lavoro di animazione digitale ad opera dell’artista Tom Geraedts e dell’agenzia creativa digitale OnFormative. Il film indaga come le astrazioni della sperimentazione, sia nelle arti sia nella fisica, sembrano combaciare nell’indagine dell’esistenza, al cospetto delle domande universali che portano a scrutare l’ignoto, vedere l’invisibile, ripercorrere l’origine dell’universo. E riflettono sul ruolo indispensabile dell’immaginazione nell’orientare i due percorsi di ricerca.
– ore 22,15 (secondo gruppo – in Stireria): il secondo gruppo di spettatori (massimo 70) assiste alla replica di Moving_Movies.
Il biglietto è unico, con due modalità di accesso:
Primo gruppo ore 21 Moving_Movies, a seguire The Risico Screening
Secondo gruppo ore 21.30 The Risico Screening, a seguire Moving_Movies
LE SACRE DU PRINTEMPS Giornata Unesco della Danza


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
un progetto collettivo di danza
concept di Alain Platel/Les ballets C de la B
promosso da Lavanderia a Vapore – Casa europea della danza
con il sostegno di Piemonte dal Vivo e Torinodanza festival
coordinamento artistico
Elena Rolla/compagnia EgriBiancoDanza
Stefano Mazzotta/compagnia Zerogrammi
Viola Scaglione/compagnia Balletto Teatro di Torino
segreteria organizzativa Melissa Boltri
Per la prossima edizione della Giornata Unesco della Danza, i partner della RTO della Lavanderia a Vapore di Collegno (Piemonte dal Vivo, Mosaico Danza, Zerogrammi, Coorpi e Didee Arti e Comunicazioni) uniscono le proprie forze in vista di un evento molto speciale, con cui si cercherà di coinvolgere il maggior numero di persone possibili. I partecipanti all’azione, che provengono dall’intero territorio della regione Piemonte, condividono uno stesso desiderio: far parte di un grande spettacolo di danza.
Fortemente voluta dal regista Alain Platel, Le Sacre du Printemps si configura come punto di partenza attorno al quale diversi gruppi inizieranno a lavorare e sperimentare, improvvisando sull’omonimo brano di Igor Stravinsky, supervisionati da due coreografi della compagnia belga Les ballets C de la B e da tre coreografi piemontesi. Il risultato finale verrà presentato a Torino il 26 aprile 2020 nel parco della Villa La Tesoriera.
I gruppi che partecipano al progetto sono: Arte in Movimento a.s.d., Artédanza a.s.d., Il Gabbiano a.s.d., APID, Artemovimento Centro di Ricerca Coreografica, Asd + Sport 8, Centro Ricerca Danza a.s.d., Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani, Centro Aziza a.s.d., Centro Danza Robilant , Danzarea, Eclectica, Emozione Danza, Fondazione Egri per la Danza, Ginger Company a.s.d., Tango Prosec, LAB22 a.s.d.p.s., Nuovo steps a.s.d., Scuola del Balletto Teatro di Torino, Sowilo.
MOTORI DI RICERCA


Stagione
BTT
Luogo
Motori di Ricerca | percorsi d’artisti fra coreografia e arti visive è un progetto di sconfinamento fra le arti e di riflessione artistica interdisciplinare a cura del critico di danza Chiara Castellazzi, giunto alla sua VII edizione. A un coreografo e a un artista visivo selezionati viene offerta un’opportunità di confronto per dare propulsione ai motori che muovono la ricerca creativa. Da due percorsi artistici e due periodi di residenza mirata derivano un momento di apertura e discussione e una presentazione pubblica per la stagione di danza del Balletto Teatro di Torino. La performance, che è la sintesi paritaria delle poetiche dei due artisti, verrà replicata in autunno in un’importante istituzione di arte contemporanea.
CONCRETO / TROP


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
CONCRETO
Esito della residenza trampolino di Andrea Costanzo Martini
con i danzatori selezionati dalla call NOD: Anabel Barotte, Elena Francalanci, Vittoria Franchina, Noemi Piva, Federica Siani, Uri Zilberstein
in collaborazione con N.O.D. Nuova Officina della Danza
Il punto focale di interesse del mio lavoro è sempre e comunque il corpo come strumento di esperienza sensibile della realtà che ci circonda. La carne, la pelle, le ossa, i tendini e tutti i tessuti partecipano assieme per cercare di decifrare quello che significa “vivere”. Un modo per cercare di connettersi a questa esperienza è quello di portare l’attenzione su ciò che il fisico sta provando, lentamente abbandonando l’ambizione per ciò che si vorrebbe che il nostro corpo producesse e portandola su altri elementi più concreti. Il piacere degli strati di cellule che si sfregano gli uni contro gli altri, dello sforzo, della tensione e del rilassamento; la gioia del ritmo, del creare musica con il corpo, del dividere e amministrare il tempo come bambini aperti a tutte le possibilità ; l’estasi provocata dalla forza esplosiva dentro di noi e dall’abbandono a forze altre presenti nella stanza. Con i danzatori del progetto, in particolare, vorrei riportare l’attenzione della loro esplorazione sul corpo come risposta ad una generalizzata deriva concettuale della danza alla quale mi trovo ad assistere sempre più spesso specialmente in contesti di formazione. Lungi dal considerare l’astrazione e lo sviluppo di concetti complessi come un qualcosa di negativo vorrei fare emergere il corpo come l’entità pensante e intelligente quale è ; proprio in quanto in estremo ascolto e relazione a ciò che lo circonda.
La coreografia rispetterà e rifletterà questa ricerca fisica che potrebbe vertere, a seconda delle necessità, talvolta sull’improvvisazione, talvolta su materiale coreografico definito e costruito insieme nell’arco delle due settimane di prove.
a seguire
TROP
di e con Andrea Costanzo Martini
video performance Mami Shimazaki
costumi Nir Benita
disegno luci e direttore della fotografia Yoav Barel
musiche Andrea Martini, Natacha Atlas, Marty Robbins
coprodotto e supportato da Pavillon Noir, Aix-en-Provence / Zurich Tanzhaus / MAAT festival Lublin / Suzan Dellal Center / Centrum Kultury w Lublinie / Tmuna Theater Tel Aviv / Hateiva Theater
“Trop è un’opera che si occupa dell’abbondanza e dell’eccesso che ruotano attorno a un vuoto di significato. La straordinaria quantità di informazioni che siamo costretti a processare ogni giorno è forza trainante di questa performance. In che modo manteniamo, o viceversa perdiamo, la nostra sanità mentale se posti di fronte all’incredibile sfida di dipanare il groviglio di dati, parole, immagini e concetti, distinguendo le menzogne dalla verità, in un’epoca in cui praticamente chiunque può far sentire la propria voce attraverso la rete e i social? E ancora, quale posto occupano la danza e il danzatore in tutto questo? La bellezza può ancora essere rintracciata in questa giungla di simboli e di significati svuotati di qualsiasi potere a causa della loro accessibilità?” (Andrea Costanzo Martini)
Trop è un solo, ma non una pièce solitaria. È un viaggio, fatto da solo, per creare possibilità di incontro. Un uomo, una tv e molte parole. Trop ha a che fare con la relazione di equilibrio che si crea nell’atto performativo tra il danzatore, il pubblico e un mondo esterno fatto di simboli e figure, che irrompono sulla scena tramite un televisore che rimanda immagini e discorsi. La tensione tra questi tre elementi dirige il movimento e l’azione sulla scena.
LA CLASSE | Media Dance


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Lo spettacolo – annullato per via delle restrizioni legate alle misure di contenimento per la diffusione del virus Covid – 19 – verrà ripreso nella stagione 2020/2021.
“Dal 1983 al 1988 – racconta Fabiana Iacozzilli – io e altre trenta anime siamo stati gli alunni di una classe elementare in un istituto gestito da suore (che oggi ospita una casa per ferie). L’istituto portava il nome di Suore di Carità. La nostra unica maestra, anche lei suora di carità, era Suor Lidia ed è morta più di vent’anni fa. Non è stato mai facile per me raccontare gli anni trascorsi in istituto e la rigidità dell’educazione alla quale ci sottoponevano. A distanza di trent’anni ho deciso che avrei realizzato uno spettacolo a partire da quei ricordi e mi sono messa alla ricerca dei miei ex compagni, ritenendo indispensabile ricreare quella “comunità” con la quale ho condiviso l’esperienza in questione. Per iniziare a ricomporre i tasselli della “storia” li ho intervistati, ponendo loro domande molto semplici: Com’era Suor Lidia? Cosa ti ricordi di lei? Ti ricordi cosa accadeva in classe? Sei stato felice quando è morta?”. La classe è un docupuppets fatto da pupazzi e uomini, ma anche un rito collettivo in bilico tra La classe morta di Kantor e I cannibali di Tabori. Interpretati da pupazzi in mano mossi da un misterioso deus ex machina, questi ricordi/pezzi di legno – bambini ridotti a marionette, fantocci di gioventù morte, impotenti e manipolati come oggetti – si muovono senza pathos su dei tavolacci che ricordano i banchi di scuola, i tavoli da macello o i tavoli operatori di qualche esperimento che fu. Tutt’intorno silenzio. Solo rumori di matite che scrivono e di compagni che respirano. E poi rumori di gessi che si consumano scrivendo dettati alla lavagna. I genitori sono assenti, non pervenuti. Sono solo disegnati su un cadavere di lavagna, ma ben presto cancellati. Fabiana Iacozzilli indaga il rapporto tra la nostra infanzia e il diventare adulti: che cosa rimane dentro di noi delle esperienze e delle conoscenze acquisite da bambini?
Lo spettacolo chiude il percorso sviluppato sul tema “crescere a scuola” nell’ambito di Media Dance, rassegna rivolta ai ragazzi delle scuole superiori, con laboratori e incontri introduttivi in classe a cura di Essere Umani Onlus. Media Dance è un progetto che vede la danza come strumento per esplorare, attraverso linguaggi differenti, questioni attuali. Il teatro diventa dunque, per insegnanti e studenti, spazio di visione ma anche di incontro. Al percorso partecipa il Servizio Biblioteche della Città di Torino proponendo agli allievi letture di approfondimento.
LA CLASSE. Un docupuppets per marionette e uomini
uno spettacolo di Fabiana Iacozzilli | CrAnPi
collaborazione alla drammaturgia Marta Meneghetti, Giada Parlanti e Emanuele Silvestri
collaborazione artistica Lorenzo Letizia, Tiziana Tomasulo e Lafabbrica
performer Michela Aiello, Andrei Balan, Antonia D’Amore, Francesco Meloni e Marta Meneghetti
scene e marionette Fiammetta Mandich
luci Raffaella Vitiello
suono Hubert Westkemper
fonico Jacopo Ruben Dell’Abate
assistenti alla regia Francesco Meloni, Silvia Corona e Arianna Cremona
produzione Antonino Pirillo e Giorgio Andriani
co-produzione CrAnPi, Lafabbrica, Teatro Vascello e Carrozzerie | n.o.t
CELESTE appunti per natura


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
solo di Raffaella Giordano
incipit e musiche per pianoforte Arturo Annecchino
incontri straordinari, complicità e pensieri Danio Manfredini e Joelle Bouvier
editing e composizioni astratte Lorenzo Brusci
luci Luigi Biondi
foto Andrea Macchia
costume realizzato da Giovanna Buzzi, dipinto da Gianmaria Sposito
esecuzione tecnica Piermarco Lunghi, Alberto Malusardi
si ringraziano Filippo Barraco, Sandra Zabeo, Romana Walther
primo studio aperto Complesso Santa Croce Prospettiva Nevskij, Bisceglie (BT)
prima nazionale Autunno Danza Cagliari 2017
con il sostegno di MiBAC/Direzione generale per lo spettacolo dal vivo; Regione Toscana/Sistema Regionale dello Spettacolo
“Cosa è natura che ama creare, dove la morte. Simile al confine del mondo nel centro di un paesaggio inesistente, il desiderio di creare forme. Il silenzio è denso, leggere le note di un pianoforte, in lontananza. Come i fiori nel prato, fanno capolino i temi di sempre. Il vestito come un cielo o come una terra, la campitura di colore dai contorni imprecisi, il segno di una porosità dell’anima. Caro spettatore, ti dono questo mio sentiero, specchio riflesso di un canto celeste” (Raffaella Giordano)
Come direbbe Francis Bacon, “la natura è spesso nascosta, qualche volta sopraffatta, molto raramente estinta”. La scrittura compositiva di questo solo di Raffaella Giordano declina per analogia frammenti del mondo naturale: il cammino si inscrive nel linguaggio del corpo, altrimenti intraducibile, e l’io diviene solo il punto d’origine della visione. Le prime radici di questo lavoro si rintracciano ne L’estate della collina di J. A. Baker, bizzarro e misterioso scrittore inglese che racconta e descrive unicamente la natura. Il suo sguardo è posato sulla sua più piccola manifestazione, fino alla vertiginosa grandezza che la comprende.
SACRE / WORKS


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Un appuntamento interamente dedicato all’arte di Emanuel Gat, noto coreografo israeliano trapiantato in Francia.
WORKS (35′)
coreografia e luci Emanuel Gat
musica (in ordine di apparizione): Emanuel Gat, MnM; Emanuel Gat, SARA; J.S Bach, The well tempered clavier, book 2 Prelude #4 in C Sharp minor BWV 873, Piano: Glenn Gould; Chick-P, Business Bach; Irving Berlin, They Say It’s Wonderful, The Chordettes
luci Guillaume Février
suono Matthieu Maurice
creato con e messo in scena da Thomas Bradley, Michael Loehr, Genevieve Osborne, Karolina Szymura, Milena Twiehaus, Sara Wilhelmsson
produzione Emanuel Gat Dance
coproduzione Festival Montpellier Danse, Scène Nationale d’Albi, Maison de la Danse de Lyon, Festival Vaison Danses
con il sostegno di Città d’Istres, del Ministero della cultura francese e della DRAC Provence-Alpes-Côte d’Azur
WORKS nasce originariamente come collaborazione tra dieci performer della Emanuel Gat Dance e altrettanti provenienti da Le Ballet de Lyon. Nella nuova versione – interamente eseguita dall’ensemble dell’artista israeliano – viene celebrato ed esplorato il lavoro del danzatore: la sua unicità, il suo virtuosismo, il suo ardimento, la sua umanità. Così, dieci corpi invadono lo spazio scenico in una franta successione di frammenti coreografici, che si susseguono alternando formati, ambienti musicali e procedure fisiche differenti. WORKS è in qualche modo la reazione al cambiamento dei tempi e alla costante evoluzione degli stili artistici. Un flusso di coscienza coreografico, un tentativo di mettere in discussione antichi confini e vetuste gerarchie, favorendo una ridistribuzione di responsabilità e risorse.
a seguire
SACRE (33′)
musica I. Stravinsky, La sagra della primavera
coreografia, luci e costumi Emanuel Gat
con Thomas Bradley, Michael Loehr, Sara Wilhelmsson, Karolina Szymura, Milena Twiehaus
produzione Emanuel Gat Dance
coproduzione The Suzanne Dellal Centre (Israele), Festival Uzès Danse, Monaco Dance Forum
con il patrocinio di Dellal Foundation, Theatre de l’Olivier – Istres, Ballet Monte-Carlo, Foundation of Philippe de Rothschild
progetto realizzato in collaborazione con European Dance Alliance – Valentina Marini Management
creato durante la residenza presso Montpellier Danse, Agora – Cité Internationale pour la Danse and at Maison de la Danse d’Istres
L’opera è una versione rivisitata dell’originale pièce creata da Emanuel Gat nel 2004 a partire dall’eponima composizione di Stravinsky, Le Sacre du printemps (La sagra della primavera). Si tratta di un lavoro per tre donne e due uomini che smonta la meccanica della salsa cubana e la ricompone in modo da creare un complesso e drammaturgicamente denso pezzo coreografico. Lettura libera e stimolante del capolavoro di Stravinsky, Sacre non offre spunti sul sacrificio, bensì piuttosto una moltitudine di possibilità d’azione.
Public Sharing MANBUHSA | ResiDance XL


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
azione all’interno di ResiDance XL/Network Anticorpi
coreografo Pablo Girolami
danzatori Giacomo Todeschi e Pablo Girolami
musica Ugate Sooraj – Jota Karloza; Hey Furtila (hey Perky) – Miss Clo; Demaso – Holed Coin
costumi Caterina Politi
produzione Compagnia IVONA
vincitore del Premio Twain_direzioniAltre
La prima immagine che ho avuto è stata quella di un esodo urbano. Ho visto un treno stra colmo di gente, in viaggio verso il proprio paese di origine.Esploro la sensazione di insicurezza e quel sentirsi ingabbiati dalla negatività latente dell’urbanizzazione. Da questo conflitto, sviluppo una sensazione di fiducia che porta ad una relazione educativa, volta alla riflessione personale e alla scoperta di sé.Lasciati da parte paura e scetticismo, si staglia innanzi una strada libera, fatta di eccitazione e desideri da esplorare. La seconda immagine su cui mi sono basato riguarda “Il corteggiamento animale”. Specialmente quello degli uccelli. Osservando il loro comportamento durante la parata nuziale, mi sono lasciato influenzare sotto diversi aspetti. Mentre la fisicità di Manbuhsa ci rimanda alle gru, i cui corpi reagiscono simultaneamente agli impulsi dati l’un l’altra. L’agitazione e la precisione ci possono far pensare al ragno pavone. Manbuhsa è in qualche modo uno studio ed una trasposizione sul corpo umano, di queste peculiari danze animali.
Manbuhsa è stato creato immaginando due ragazzini che giocano in una risaia. Incentivata dal fascino per le civiltà estere e forgiata sui ritmi della musica, la relazione che si crea tra i danzatori – attraverso i movimenti – porta l’uno a spingere l’altro, in un percorso di scoperta del proprio istinto naturale.Un cammino vibrante di inconsapevoli emozioni, innocenza e giocosità. Azione all’interno di ResiDance XL/Network Anticorpi.
Pablo Girolami ha cominciato gli studi accademici nel 2009 presso la Dance Academy Zürich. Ha partecipato a TanzOlymp Berlino nel 2012 vincendo il secondo premio e al Korea international dance competition dove a vinto il terzo premio.Nel 2014, ha cominciato la sua carriera professionale a Wiesbaden/Darmstadt con il Hessisches Staatsballett. Tra i vari Coreografi, ha ballato pezzi di Ekman, Schechter, McGregor, Goecke, Soto e ha preso parte alle creazioni di Morau, Siegal, Donlon, Verbruggen. Nel 2018, danza per Spellbound Contemporary Ballet e attualmente è coreografo e ballerino Free-lance.Nel 2017 e 2018 ha creato “I see you over there” per l’Hessisches Staatballet, pezzo selezionato per il Gala del teatro di Wiesbaden e ‘’Mose3’’ che ha portato a una video collaborazione con DeDa Production e Café Klatsch. Nel 2019, crea ‘’Manbuhsa’’ pezzo selezionato per vari festival e concorsi. Pezzo vincitore del Premio Twain_DirezioniAltre 2019 e selezionato per Anticorpi XL 2019.
Giacomo Todeschi nasce a Rovereto (TN) il 24 febbraio 1991. Sin da piccolo pratica moltissimi sport tra cui lo scii, il nuoto e il judo e nel 2003 si avvicina anche a discipline artistiche quali la ginnastica e la danza.Nel 2010 inizia la sua carriera professionale con la Spellbound Contemporary Ballet di Mauro Astolfi e Valentina Marini, con la quale collaborerà fino al 2019, prendendo parte anche a spettacoli di coreografi internazionali come Sang Jijia e Dunja jocic.Nel 2015/2016 lavora per La Veronal di Marcos Morau.Nel 2019 collabora e balla con Pablo Girolami in Manbuhsa, duetto vincitore del premio Twain direzioni-altre 2019 e pezzo selezionato per Anticorpi XL 2019.Attualmente è danzatore ed insegnante free-lance.
Audience engagement
DANCE WELL DANCERS


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Un progetto di Lavanderia a Vapore in collaborazione con CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi) per dare voce ad insolite comunità di ricerca.
Dance Well è una pratica artistica rivolta principalmente a persone affette dal Parkinson, attivata, ideata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa. Attivato nel 2013, sulla base di pratiche sviluppate in Olanda, l’iniziativa è arrivata a Bassano nel 2015 a definire una propria identità; diversamente da pratiche già esistenti, infatti, per Dance Well il fine è l’arte attraverso l’espressione del proprio corpo, i partecipanti sono “dancer”, e proprio come danzatori – non come “persone con il Parkinson” – affrontano le classi di danza. Le classi sono gratuite e aperte a tutti, familiari, amici, danzatori, anziani, cittadini, studenti, in un vero momento inclusivo, poiché la “classe mista” permette la crescita collettiva, il sostegno reciproco e non emargina nessuno dei partecipanti.
Dal 2018 la Lavanderia a Vapore di Collegno accoglie questa avvincente progettualità con la collaborazione e il supporto dell’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani e della Fondazione Torino Musei. Contribuisce alla crescita dell’esperienza artistica facendola seguire dalla pratica di filosofia, condotta da Propositi di Filosofia. Un momento dedicato al dialogo, grazie al confronto sui contenuti generati dalla pratica di danza contemporanea.
Nasce così in Lavanderia una insolita comunità di ricerca accompagnata da artisti e filosofi, che condividono uno spazio e un tempo per dialogare insieme mettendo a fuoco alcuni temi chiave. Un percorso che si sviluppa e si costruisce nel corso del tempo attraverso l’impegno reciproco al dialogo e all’opportunità di collaborazione. Rappresenta, in questo senso, una condizione indispensabile per lo sviluppo del pensiero critico, autonomo, creativo e collaborativo e per lo sviluppo di potenzialità riflessive. Nella comunità di ricerca si rispettano e favoriscono i differenti punti di vista nell’ottica di una co-creazione di contenuti.
DANCE WELL IN CITTÀ


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Dance Well è un progetto di Lavanderia a Vapore in collaborazione con CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
La Lavanderia accoglie la progettualità di “Dance Well – movement research for Parkinson”, pratica artistica rivolta principalmente a persone affette da Parkinson, attivata, ideata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa. Grazie alla collaborazione con il centro veneto, formatori della Lavanderia a Vapore stanno esplorando e imparando l’approccio “Dance Well” per portare questo tipo di progettualità anche alla casa della danza di Collegno, in collaborazione con il tavolo della formazione e con l’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani.
I formatori della Lavanderia a Vapore, Elena Cavallo, Emanuele Enria e Lucia Guarino, hanno già sperimentato una prima fase di conoscenza a Bassano del Grappa; l’intento nei prossimi mesi è quello di creare un gruppo di insegnanti e danzatori, disponibili a mettere in gioco le proprie competenze professionali, artistiche e relazionali nell’ambito della danza e delle pratiche corporee che migliorano il movimento di chi si dedica a questa nuova progettualità di audience engagement alla Lavanderia a Vapore.
Dance Well si inserisce in un contesto più ampio e strutturato che coinvolge il Centro di Ricerca per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, Dance for Health Italia-Progetto Parkinson, in dialogo con organizzazioni europee di ricerca attive nell’ambito della danza.
Per partecipare è necessaria la prenotazione via mail a info@parkinsongiovani.com
Dance Well esce dalla Lavanderia e coinvolge anche altri spazi della città, come i musei, gli spazi pubblici….etc.
Foto: Dance Well Dancers alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino
DANCE WELL DANCERS


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Un progetto di Lavanderia a Vapore in collaborazione con CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi) per dare voce ad insolite comunità di ricerca.
Dance Well è una pratica artistica rivolta principalmente a persone affette dal Parkinson, attivata, ideata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa. Attivato nel 2013, sulla base di pratiche sviluppate in Olanda, l’iniziativa è arrivata a Bassano nel 2015 a definire una propria identità; diversamente da pratiche già esistenti, infatti, per Dance Well il fine è l’arte attraverso l’espressione del proprio corpo, i partecipanti sono “dancer”, e proprio come danzatori – non come “persone con il Parkinson” – affrontano le classi di danza. Le classi sono gratuite e aperte a tutti, familiari, amici, danzatori, anziani, cittadini, studenti, in un vero momento inclusivo, poiché la “classe mista” permette la crescita collettiva, il sostegno reciproco e non emargina nessuno dei partecipanti.
Dal 2018 la Lavanderia a Vapore di Collegno accoglie questa avvincente progettualità con la collaborazione e il supporto dell’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani e della Fondazione Torino Musei. Contribuisce alla crescita dell’esperienza artistica facendola seguire dalla pratica di filosofia, condotta da Propositi di Filosofia. Un momento dedicato al dialogo, grazie al confronto sui contenuti generati dalla pratica di danza contemporanea.
Nasce così in Lavanderia una insolita comunità di ricerca accompagnata da artisti e filosofi, che condividono uno spazio e un tempo per dialogare insieme mettendo a fuoco alcuni temi chiave. Un percorso che si sviluppa e si costruisce nel corso del tempo attraverso l’impegno reciproco al dialogo e all’opportunità di collaborazione. Rappresenta, in questo senso, una condizione indispensabile per lo sviluppo del pensiero critico, autonomo, creativo e collaborativo e per lo sviluppo di potenzialità riflessive. Nella comunità di ricerca si rispettano e favoriscono i differenti punti di vista nell’ottica di una co-creazione di contenuti.
DANCE WELL IN CITTÀ


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Dance Well è un progetto di Lavanderia a Vapore in collaborazione con CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
La Lavanderia accoglie la progettualità di “Dance Well – movement research for Parkinson”, pratica artistica rivolta principalmente a persone affette da Parkinson, attivata, ideata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa. Grazie alla collaborazione con il centro veneto, formatori della Lavanderia a Vapore stanno esplorando e imparando l’approccio “Dance Well” per portare questo tipo di progettualità anche alla casa della danza di Collegno, in collaborazione con il tavolo della formazione e con l’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani.
I formatori della Lavanderia a Vapore, Elena Cavallo, Emanuele Enria e Lucia Guarino, hanno già sperimentato una prima fase di conoscenza a Bassano del Grappa; l’intento nei prossimi mesi è quello di creare un gruppo di insegnanti e danzatori, disponibili a mettere in gioco le proprie competenze professionali, artistiche e relazionali nell’ambito della danza e delle pratiche corporee che migliorano il movimento di chi si dedica a questa nuova progettualità di audience engagement alla Lavanderia a Vapore.
Dance Well si inserisce in un contesto più ampio e strutturato che coinvolge il Centro di Ricerca per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, Dance for Health Italia-Progetto Parkinson, in dialogo con organizzazioni europee di ricerca attive nell’ambito della danza.
Dance Well esce dalla Lavanderia e coinvolge anche altri spazi della città, come i musei, gli spazi pubblici….etc.
Per partecipare è necessaria la prenotazione via mail a info@parkinsongiovani.com
Foto: Dance Well Dancers alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino
ATELIER EDN| evento da riprogrammare


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
L’evento così come tutte le attività promosse da EDN sono in fase di riprogrammazione, a causa dell’emergenza legata alla diffusione del virus Covid-19.
Nell’ambito delle riflessioni avviate in seno all’EDN rispetto alle nuove modalità di partecipazione e relazione con i pubblici e la cittadinanza, l’Atelier organizzato alla Lavanderia a Vapore prevede una due giorni di pratiche e riflessioni sugli sviluppi ed evoluzioni di tali concetti.
Questo Atelier è destinato ai direttori artistici, agli esperti delle relazioni con il pubblico e agli artisti che all’interno delle case della danza in questo momento stanno esplorando dispositivi artistici complessi, ovvero processi di creazione porosi co-autoriali e in forte connessione con comunità diverse. In questa occasione cercheremo insieme agli artisti, operatori culturali ma anche ai cittadini leader di comunità che rappresentano contesti differenti (sociale, pedagogico, economico, sanitario…) di esplorare gli orizzonti di ricerca di un futuro possibile delle strategie di audience development, attraverso strumenti artistici e culturali. L’obiettivo è sviluppare in modo cooperativo le attitudini e competenze necessarie a queste nuove sfide e riflettere formulando un possibile vocabolario e quadro di riferimento teorico che guidi le nostre pratiche tanto quanto le linee di politica culturale.
PLANITES | Media Dance


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Cinque danzatori di incredibile intensità e forza fisica affrontano i temi dell’immigrazione, dell’integrazione e del vagabondare attraverso l’energia dell’hip-hop e della danza contemporanea. Planites di Aerites Dance Company, una delle compagnie emergenti più interessanti del panorama internazionale (diretta dalla coreografa greca Patricia Apergi), trae ispirazione dal labirinto urbano: sono infatti l’anima e il corpo della metropoli a fornire il materiale per la ricerca artistica alla base di questo spettacolo. A vagare senza scopo per questa dedalo contemporanea sono stranieri, immigrati, persone che viaggiano per scelta o per necessità. Le strade diventano terreno di vagabondaggio e anelito di un futuro migliore. Planites sono le persone di tutto il mondo. Viaggiatori che portano con sé esperienze e storie, tentando di adattarsi a uno stile di vita straniero, senza perdere la propria identità. Sono gli immigrati contemporanei, i cittadini del mondo.
Lo spettacolo chiude il percorso sviluppato sul tema “il viaggio per scelta o per necessità” nell’ambito di Media Dance, rassegna rivolta ai ragazzi delle scuole superiori. Laboratori, incontri, un progetto di alternanza scuola-lavoro per permettere agli studenti – prima e dopo l’esperienza teatrale – di confrontarsi con esperti, docenti e artisti su questo delicato tema. Media Dance è un progetto che vede la danza come strumento per esplorare, attraverso linguaggi differenti, questioni attuali. Il teatro diventa dunque, per insegnanti e studenti, spazio di visione ma anche di incontro. Al percorso partecipa il Servizio Biblioteche della Città di Torino proponendo agli allievi letture di approfondimento.
PLANITES
di Patricia Apergi
con Ilias Chatzigeorgiou, Nontas Damopoulos, Andreas Labner, Konstantinos Rizos, Dimokritos Sifakis
luci Nikos Vlasopoulos
scenografia Adreas Ragnar Kasapis
assistente alla scenografia Konstantinos Michalakeas
consulenza drammaturgica Roberto Fratini
costumi Patricia Apergi, Ilias Chatzigeorgiou
assistenti alla coreografia Dimitra Mitropoulou, Chara Kotsali
fotografia Tasos Vrettos
produzione Aerites Dance Company
coproduzione Maison de la Danse – Lyon, Hellerau Europäisches Zentrum der Künste – Dresden, Mercat de les Flors – Barcelona, Graner – Barcelona, Tanzhaus NRW – Düsseldorf, DanceIreland – Dublin, Duncan Dance Research Center – Athens
e con il supporto di modul-dance, Culture Programme EU e Centre Chorégraphique National Rillieux-la-Pape
collaborazione alla creazione Maro Marmarinou, Ioanna Paraskevopoulou, Margarita Trikka, Martha Passakopoulou, Androniki Marathaki e Nadi Gogoulou
PROVE LE SACRE DU PRINTEMPS


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
un progetto collettivo di danza
concept di Alain Platel/ Les ballets C de la B
promosso da Lavanderia a Vapore – Casa europea della danza
con il sostegno di Piemonte dal Vivo e Torinodanza festival
coordinamento artistico:
Elena Rolla / compagnia EgriBiancoDanza
Stefano Mazzotta / compagnia Zerogrammi
Viola Scaglione / compagnia Balletto Teatro di Torino
segreteria organizzativa Melissa Boltri
Prove alla Lavanderia a Vapore per la realizzazione del progetto coreografico che verrà presentato il 26 aprile 2020 per la Giornata Unesco della Danza.
I gruppi che partecipano al progetto sono: Arte in Movimento a.s.d., Artédanza a.s.d., Il Gabbiano a.s.d., APID, Artemovimento Centro di Ricerca Coreografica, Asd + Sport 8, Centro Ricerca Danza a.s.d., Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani, Centro Aziza a.s.d., Centro Danza Robilant , Danzarea, Eclectica, Emozione Danza, Fondazione Egri per la Danza, Ginger Company a.s.d., Gruppo Tango autogestito, LAB22 a.s.d.p.s., Nuovo steps a.s.d., Scuola del Balletto Teatro di Torino, Sowilo.
Per informazioni, è possibile scrivere una mail a pedrazzoli@piemontedalvivo.it.
PROVE LE SACRE DU PRINTEMPS


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
un progetto collettivo di danza
concept di Alain Platel/ Les ballets C de la B
promosso da Lavanderia a Vapore – Casa europea della danza
con il sostegno di Piemonte dal Vivo e Torinodanza festival
coordinamento artistico:
Elena Rolla / compagnia EgriBiancoDanza
Stefano Mazzotta / compagnia Zerogrammi
Viola Scaglione / compagnia Balletto Teatro di Torino
segreteria organizzativa Melissa Boltri
Prove alla Lavanderia a Vapore per la realizzazione del progetto coreografico che verrà presentato il 26 aprile 2020 per la Giornata Unesco della Danza.
I gruppi che partecipano al progetto sono: Arte in Movimento a.s.d., Artédanza a.s.d., Il Gabbiano a.s.d., APID, Artemovimento Centro di Ricerca Coreografica, Asd + Sport 8, Centro Ricerca Danza a.s.d., Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani, Centro Aziza a.s.d., Centro Danza Robilant , Danzarea, Eclectica, Emozione Danza, Fondazione Egri per la Danza, Ginger Company a.s.d., Gruppo Tango autogestito, LAB22 a.s.d.p.s., Nuovo steps a.s.d., Scuola del Balletto Teatro di Torino, Sowilo.
Per informazioni, è possibile scrivere una mail a pedrazzoli@piemontedalvivo.it.
DANCE WELL IN CITTÀ


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Dance Well è un progetto di Lavanderia a Vapore in collaborazione con CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
La Lavanderia accoglie la progettualità di “Dance Well – movement research for Parkinson”, pratica artistica rivolta principalmente a persone affette da Parkinson, attivata, ideata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa. Grazie alla collaborazione con il centro veneto, formatori della Lavanderia a Vapore stanno esplorando e imparando l’approccio “Dance Well” per portare questo tipo di progettualità anche alla casa della danza di Collegno, in collaborazione con il tavolo della formazione e con l’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani.
I formatori della Lavanderia a Vapore, Elena Cavallo, Emanuele Enria e Lucia Guarino, hanno già sperimentato una prima fase di conoscenza a Bassano del Grappa; l’intento nei prossimi mesi è quello di creare un gruppo di insegnanti e danzatori, disponibili a mettere in gioco le proprie competenze professionali, artistiche e relazionali nell’ambito della danza e delle pratiche corporee che migliorano il movimento di chi si dedica a questa nuova progettualità di audience engagement alla Lavanderia a Vapore.
Dance Well si inserisce in un contesto più ampio e strutturato che coinvolge il Centro di Ricerca per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa, Dance for Health Italia-Progetto Parkinson, in dialogo con organizzazioni europee di ricerca attive nell’ambito della danza.
Per partecipare è necessaria la prenotazione via mail a info@parkinsongiovani.com
Dance Well esce dalla Lavanderia e coinvolge anche altri spazi della città, come i musei, gli spazi pubblici….etc.
Foto pubblicata da ABC Dance per il progetto Dance Well Dancers a Bassano del Grappa
DANCE WELL DANCERS


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Un progetto di Lavanderia a Vapore in collaborazione con CSC Centro per la Scena Contemporanea di Bassano del Grappa
Insegnanti, artisti people parkinson e cittadini praticano insieme la danza contemporanea e la filosofia in luoghi dedicati alla bellezza (teatro, museo, parchi) per dare voce ad insolite comunità di ricerca.
Dance Well è una pratica artistica rivolta principalmente a persone affette dal Parkinson, attivata, ideata e promossa dal CSC Casa della Danza di Bassano del Grappa. Attivato nel 2013, sulla base di pratiche sviluppate in Olanda, l’iniziativa è arrivata a Bassano nel 2015 a definire una propria identità; diversamente da pratiche già esistenti, infatti, per Dance Well il fine è l’arte attraverso l’espressione del proprio corpo, i partecipanti sono “dancer”, e proprio come danzatori – non come “persone con il Parkinson” – affrontano le classi di danza. Le classi sono gratuite e aperte a tutti, familiari, amici, danzatori, anziani, cittadini, studenti, in un vero momento inclusivo, poiché la “classe mista” permette la crescita collettiva, il sostegno reciproco e non emargina nessuno dei partecipanti.
Dal 2018 la Lavanderia a Vapore di Collegno accoglie questa avvincente progettualità con la collaborazione e il supporto dell’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani e della Fondazione Torino Musei. Contribuisce alla crescita dell’esperienza artistica facendola seguire dalla pratica di filosofia, condotta da Propositi di Filosofia. Un momento dedicato al dialogo, grazie al confronto sui contenuti generati dalla pratica di danza contemporanea.
Nasce così in Lavanderia una insolita comunità di ricerca accompagnata da artisti e filosofi, che condividono uno spazio e un tempo per dialogare insieme mettendo a fuoco alcuni temi chiave. Un percorso che si sviluppa e si costruisce nel corso del tempo attraverso l’impegno reciproco al dialogo e all’opportunità di collaborazione. Rappresenta, in questo senso, una condizione indispensabile per lo sviluppo del pensiero critico, autonomo, creativo e collaborativo e per lo sviluppo di potenzialità riflessive. Nella comunità di ricerca si rispettano e favoriscono i differenti punti di vista nell’ottica di una co-creazione di contenuti.
Formazione
SEMINARIO CON GIOVANNI DI CICCO


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
con Giovanni Di Cicco (danzatore, coreografo e insegnante, si forma e lavora in Italia, Francia e Germania)
per un massimo di 20 partecipanti
La danza di Giovanni Di Cicco è una sintesi interiore e in divenire di insegnamenti trasmessi da alcune importanti tradizioni riguardanti l’Uomo e il movimento vitale. Una ricerca personale partita alle radici della danza contemporanea e del teatro-danza per arrivare a superare il limite dell’interesse che separa e unisce il Corpo all’Essere. Uno stile raffinato e complesso, in cui il corpo del danzatore tende al superamento di ogni preoccupazione legata al personale per farsi canale di principi generali più ampi. Nasce un movimento raramente arbitrario, anzi, dettato da esigenze funzionali e principi dinamici; fortemente estetico e significante; una ricerca che mai dimentica la dimensione spaziale della presenza. Quel che accade nelle classi di Giovanni Di Cicco è che la danza spiega se stessa con la danza, l’apprendimento avviene attraverso l’esperienza e l’osservazione mentre la parola, quando utilizzata, ha una valenza evocativa più che didattica; così il danzatore affina nel tempo una capacità attentiva speciale, una sottile percezione del corpo dal suo interno ed una qualità di concentrazione “aperta”. Senza dimenticarsi di rappresentare un’individualità collocata in uno spazio esterno vivente, in un insieme più ampio di condizioni umane-ambientali-emotive. Una danza dinamica e profonda che attraverso la tensione costante tra abbandono e controllo produce l’effetto di una crescente consapevolezza fisica. Nelle classi c’è una grande attenzione verso il gruppo, guidato come un solo corpo nel lavoro. Di Cicco, responsabilmente, riesce a creare le condizioni ottimali per ciascuno, consapevole che un passo avanti nella comprensione – da parte del singolo – possa essere sostegno e guida per la comprensione di molti. Vi è un interesse prettamente umano dietro il percorso proposto: la danza viene elaborata ed utilizzata come strumento eletto all’esplorazione ed il corpo come canale aperto verso possibilità più grandi e meno finite.
(liberamente tratto da Valentina Farone)
INFO
mail poprickypop@libero.it
Compagnia Tecnologia Filosofica/Riccardo Maffiotti
SOLITUDO


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
VISIONI PER UNA COMUNITÀ CREATIVA
Un progetto curato da Fabio Castello
in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Lavanderia a Vapore
Dopo la lunga fase di lockdown, si torna in Lavanderia a Vapore per training e occasioni di formazione. Filo conduttore di quest’appuntamento di SOLITUDO è il rincontrarsi, lasciandosi alle spalle il vecchio per creare il nuovo, a livello di forme e dii energie.
INFO e ISCRIZIONI
info@solitudo.it
cell. 3397396593 – 3333268636
SOLITUDO


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
VISIONI PER UNA COMUNITÀ CREATIVA
Un progetto curato da Fabio Castello
in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Lavanderia a Vapore
con Doriana Crema, Fabio Castello e Raffaella Tomellini
Pratica condivisa aperta all’intero tavolo della formazione e ai Dance Well Dancers.
Iscrizione obbligatoria entro il 1° luglio.
INFO e ISCRIZIONI
info@solitudo.it
cell. 3397396593 – 3333268636
SHARED TRAINING TORINO


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Un progetto a cura di Francesco Dalmasso, Elisa D’Amico, Cristina Da Ponte, Lucia Guarino, Lucia Mazzoleni, Ilaria Quaglia
per un massimo di 15 persone
Riprende l’edizione 2020 di Shared Training Torino, un progetto di training condiviso rivolto a danzatori e performer professionisti o a persone con competenze avanzate ed esperienza nel campo della danza. Si basa sulla condivisione di proposte di training e pratiche legate al corpo e al movimento, nell’ambito della danza contemporanea. L’idea nasce nel 2016 per rispondere alla necessità di un gruppo di danzatori di tenersi attivi e in allenamento. A questo si aggiunge il desiderio di ampliare e consolidare una rete di artisti attivi sul territorio torinese. La condivisione di training, strumenti e pratiche è un modo per approfondire le proprie competenze e acquisirne di nuove, offrendo la possibilità di confrontarsi con esperienze e approcci al lavoro molteplici.
Tutti gli aggiornamenti sono disponibili sulla pagina Facebook Shared Training Torino
Per info e proposte di conduzione: sharedtrainingtorino@gmail.com
DANZATORI PER LA COMUNITÀ


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Percorso di formazione per professionisti
seconda edizione 2019 – 2021
a cura di Rita M. Fabris e Doriana Crema
promosso da Associazione Filieradarte
nell’ambito del progetto La Piattaforma. La Città Nuova
Il percorso di formazione Danzatori per la comunità si propone di fornire le basi artistiche e metodologiche della danza contemporanea di comunità a nuove figure professionali, di promuovere l’esperienza artistica e creativa della danza con e per l’altro, di ampliare l’accesso alla danza con le comunità attraverso esperienze di partecipazione attiva agli interventi di danza e teatro di comunità proposti sul territorio (Virgilio Sieni, Luca Silvestrini, Silvia Gribaudi, Mariachiara Raviola). Il processo formativo intende integrare le competenze di danzatori, insegnanti di danza, educatori professionali, operatori culturali, counselor ed è aperto a 20 giovani e adulti diplomati. Il percorso biennale inizia a gennaio 2019 e termina a marzo 2021, prevede 261 ore di formazione laboratoriale e frontale e 140 ore di formazione sul campo, tirocinio e studio individuale. Sono previsti 4 moduli tematici(Il corpo, Il gruppo, Lo spazio, Le coreografie di comunità) condotti da professionisti della danza contemporanea e di comunità di fama nazionale e internazionale. Gli incontri intensivi (un week end al mese e due residenziali) sono ospitati prevalentemente presso la Lavanderia a Vapore di Collegno (TO).
Contatti
filieradarte@gmail.com
DANZATORI PER LA COMUNITÀ


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Percorso di formazione per professionisti
seconda edizione 2019 – 2021
a cura di Rita M. Fabris e Doriana Crema
promosso da Associazione Filieradarte
nell’ambito del progetto La Piattaforma. La Città Nuova
Il percorso di formazione Danzatori per la comunità si propone di fornire le basi artistiche e metodologiche della danza contemporanea di comunità a nuove figure professionali, di promuovere l’esperienza artistica e creativa della danza con e per l’altro, di ampliare l’accesso alla danza con le comunità attraverso esperienze di partecipazione attiva agli interventi di danza e teatro di comunità proposti sul territorio (Virgilio Sieni, Luca Silvestrini, Silvia Gribaudi, Mariachiara Raviola). Il processo formativo intende integrare le competenze di danzatori, insegnanti di danza, educatori professionali, operatori culturali, counselor ed è aperto a 20 giovani e adulti diplomati. Il percorso biennale inizia a gennaio 2019 e termina a marzo 2021, prevede 261 ore di formazione laboratoriale e frontale e 140 ore di formazione sul campo, tirocinio e studio individuale. Sono previsti 4 moduli tematici(Il corpo, Il gruppo, Lo spazio, Le coreografie di comunità) condotti da professionisti della danza contemporanea e di comunità di fama nazionale e internazionale. Gli incontri intensivi (un week end al mese e due residenziali) sono ospitati prevalentemente presso la Lavanderia a Vapore di Collegno (TO).
Contatti
filieradarte@gmail.com
DANZATORI PER LA COMUNITÀ


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Percorso di formazione per professionisti
seconda edizione 2019 – 2021
a cura di Rita M. Fabris e Doriana Crema
promosso da Associazione Filieradarte
nell’ambito del progetto La Piattaforma. La Città Nuova
Il percorso di formazione Danzatori per la comunità si propone di fornire le basi artistiche e metodologiche della danza contemporanea di comunità a nuove figure professionali, di promuovere l’esperienza artistica e creativa della danza con e per l’altro, di ampliare l’accesso alla danza con le comunità attraverso esperienze di partecipazione attiva agli interventi di danza e teatro di comunità proposti sul territorio (Virgilio Sieni, Luca Silvestrini, Silvia Gribaudi, Mariachiara Raviola). Il processo formativo intende integrare le competenze di danzatori, insegnanti di danza, educatori professionali, operatori culturali, counselor ed è aperto a 20 giovani e adulti diplomati. Il percorso biennale inizia a gennaio 2019 e termina a marzo 2021, prevede 261 ore di formazione laboratoriale e frontale e 140 ore di formazione sul campo, tirocinio e studio individuale. Sono previsti 4 moduli tematici(Il corpo, Il gruppo, Lo spazio, Le coreografie di comunità) condotti da professionisti della danza contemporanea e di comunità di fama nazionale e internazionale. Gli incontri intensivi (un week end al mese e due residenziali) sono ospitati prevalentemente presso la Lavanderia a Vapore di Collegno (TO).
Contatti
filieradarte@gmail.com
IL CORPO INTUITIVO


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Laboratorio permanente di ricerca e composizione
condotto da Daniele Ninarello | Associazione CodedUomo
in collaborazione con Mcf Belfioredanza e realizzato con il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo, Lavanderia a Vapore, Mosaico Danza – Festival Interplay
Sono previste azioni programmate da ottobre 2019 a giugno 2020, con: attività di laboratorio sul movimento; workshop intensivi con docenti esterni; sessioni di sharing/dibattiti (Lavanderia a Vapore); performance finale restitutiva (a maggio 2020 all’interno del Festival Interplay). Il percorso è rivolto a danzatori, movers e performers con esperienza nelle pratiche di movimento, nei linguaggi del corpo e con attitudine all’improvvisazione.
Contatti
info@danieleninarello.it
IL CORPO INTUITIVO


Stagione
Quello che ci muove
Luogo
Laboratorio permanente di ricerca e composizione
condotto da Daniele Ninarello | Associazione CodedUomo
in collaborazione con Mcf Belfioredanza e realizzato con il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo, Lavanderia a Vapore, Mosaico Danza – Festival Interplay
Sono previste azioni programmate da ottobre 2019 a giugno 2020, con: attività di laboratorio sul movimento; workshop intensivi con docenti esterni; sessioni di sharing/dibattiti (Lavanderia a Vapore); performance finale restitutiva (a maggio 2020 all’interno del Festival Interplay). Il percorso è rivolto a danzatori, movers e performers con esperienza nelle pratiche di movimento, nei linguaggi del corpo e con attitudine all’improvvisazione.
Contatti
info@danieleninarello.it
DANZATORI PER LA COMUNITÀ

