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Nov 12, 2019
concept, regia e coreografia Claudio Malangone costumi Alessandro De Santis disegno luci Francesco Ferrign luci Giuseppe Ferrigno danzatori Luigi Aruta, Adriana Cristiano, Pietro Autiero, Nicol Memoli, Giada Ruoppo, Antonio Formisano e il pubblico che desidera...L’azione del guardare, all’interno di un luogo in cui poterlo fare al meglio. Questo ci suggerisce, fin dalle sue origini, la parola teatro. Lo scopriamo, soffermandoci sull’etimologia del termine (proveniente dal verbo greco θεάομαι, “guardare, considerare”). Ed è proprio questa minuscola riflessione ad aver aperto in noi i più vari interrogativi: è ancora questa la funzione del teatro? Guardare ed essere guardati? Si trasformerà nel tempo? E soprattutto, se chiamiamo in causa un pubblico giovane, come cambia per loro l’idea e il concetto di pubblico, performer e regista? Il gioco proposto all’interno del laboratorio diviene espediente per smarrire e successivamente appropriarsi di una connessione attualizzata con lo spazio teatrale. (A.P. e V.R.)