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Set 5, 2022
di e con Daniele Ninarello e Patricia Carolin Mai da un progetto di Lavanderia a Vapore in collaborazione con Goethe-Institut Torino Ogni età porta con sé “le sue rose e le sue spine”… Che cosa succede se un gruppo di giovani e di anziani si incontrano in uno...Gen 15, 2021
Progetto di formazione rivolto a docenti di scuola secondaria di secondo grado I.I.S. Primo Levi (Torino) con Doriana Crema Sempre di più risulta fondamentale saper educare le giovani generazioni alla bellezza, intesa come antidoto all’indifferenza, alla...Gen 12, 2021
Appunti, celebrazioni e proteste di un corpo vulnerabile a cura di Daniele Ninarello consulenza Elena Giannotti produzione Codeduomo / Compagnia Daniele Ninarello residenza CID – Centro internazionale della Danza_Passo Nord in collaborazione con Mart –...L’azione del guardare, all’interno di un luogo in cui poterlo fare al meglio. Questo ci suggerisce, fin dalle sue origini, la parola teatro. Lo scopriamo, soffermandoci sull’etimologia del termine (proveniente dal verbo greco θεάομαι, “guardare, considerare”). Ed è proprio questa minuscola riflessione ad aver aperto in noi i più vari interrogativi: è ancora questa la funzione del teatro? Guardare ed essere guardati? Si trasformerà nel tempo? E soprattutto, se chiamiamo in causa un pubblico giovane, come cambia per loro l’idea e il concetto di pubblico, performer e regista? Il gioco proposto all’interno del laboratorio diviene espediente per smarrire e successivamente appropriarsi di una connessione attualizzata con lo spazio teatrale. (A.P. e V.R.)