Agenda
Chi siamo
Reti
Il tuo evento
Blog
News
Gen 6, 2023
coreografie di Aakash Odedra e Lewis Major produzione Aakash Odedra Company con Kalliirroi Vratti L’incontro si apre con una parte laboratoriale che introduce alla visione di Little Murmur, spettacolo che racconta le difficoltà che alcuni bambini e bambine affrontano...Gen 5, 2023
con la Compagnia TPO Lo spettacolo è un racconto per immagini e danza dedicato alla bellezza del giardino giapponese. Il giardino giapponese è un mondo in miniatura e ha origine in un racconto: Shiro, un ragazzo coraggioso, è il primo giapponese a partire dal suo...Gen 5, 2023
un laboratorio a cura di Guido Bernasconi, Arianna Perrone e Valentina Roselli L’azione del guardare, all’interno di un luogo in cui poterlo fare al meglio. Questo ci suggerisce, fin dalle sue origini, la parola teatro. Lo scopriamo, soffermandoci sull’etimologia del...Dic 28, 2022
di Alessandro Carboni | Formati Sensibili progetto vincitore Collaboraction Kids – Network Anticorpi XL 2022/’23 rivolto a bambini di 3-8 anni e ai loro genitori La storia di Q è un progetto che prende liberamente spunto dal testo Flatlandia. Racconto...Set 22, 2022
con Gabriel Beddoes, Alba Galbusera, Elena Maria Olivero da un progetto di Mariachiara Raviola | Associazione Didee | D.E.A. Diversità e arti performative | Interreg V-A Italia-Svizzera 2014-2 Più Orsetti è un format sull’oggetto transizionale, ispirato ad uno...L’azione del guardare, all’interno di un luogo in cui poterlo fare al meglio. Questo ci suggerisce, fin dalle sue origini, la parola teatro. Lo scopriamo, soffermandoci sull’etimologia del termine (proveniente dal verbo greco θεάομαι, “guardare, considerare”). Ed è proprio questa minuscola riflessione ad aver aperto in noi i più vari interrogativi: è ancora questa la funzione del teatro? Guardare ed essere guardati? Si trasformerà nel tempo? E soprattutto, se chiamiamo in causa un pubblico giovane, come cambia per loro l’idea e il concetto di pubblico, performer e regista? Il gioco proposto all’interno del laboratorio diviene espediente per smarrire e successivamente appropriarsi di una connessione attualizzata con lo spazio teatrale. (A.P. e V.R.)