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Gen 5, 2023
concept, coreografia e performance Teresa Noronha Feio danzatrice accompagnatrice del processo Laura Gazzani composizione sonora Alessandra Bossa samples musicali Coro Gulbenkian scent designer Elena Cobez scenografia Lidia Zanelli sguardo esterno alla coreografia...Dic 28, 2022
residenza collettiva di formazione tecnica tutor Gianni Staropoli con Fabritia D’Intino, Teodora Grano e Federico Scettri Quali sono gli incontri generativi e necessari? Come si riflette nelle estetiche e nei processi creativi? Di quali condizioni strutturali e...Nov 30, 2021
con Gianni Staropoli e Guido Bernasconi nell’ambito del progetto di formazione tecnica τέχνη/téchne Una giornata aperta ad artiste, artisti e aspiranti tecnici per scoprire, insieme a Gianni Staropoli, come osservare uno spazio, in che modo riconoscere le...Nov 29, 2021
concept, coreografia e performance Teresa Noronha Feio danzatrice accompagnatrice del processo Laura Gazzani composizione sonora Alessandra Bossa samples musicali Coro Gulbenkian scent designer Elena Cobez scenografia Lidia Zanelli sguardo esterno alla coreografia...Set 18, 2020
coreografia Marina Donatone danza Ilaria Quaglia produzione Ass. Cult. CodedUomo co-produzione Azienda Speciale Palaexpo – Mattatoio | Progetto PrendersiCura progetto vincitore del bando τέχνη | téchne 2021: residenza di formazione e accompagnamento tecnico LOOK...L’azione del guardare, all’interno di un luogo in cui poterlo fare al meglio. Questo ci suggerisce, fin dalle sue origini, la parola teatro. Lo scopriamo, soffermandoci sull’etimologia del termine (proveniente dal verbo greco θεάομαι, “guardare, considerare”). Ed è proprio questa minuscola riflessione ad aver aperto in noi i più vari interrogativi: è ancora questa la funzione del teatro? Guardare ed essere guardati? Si trasformerà nel tempo? E soprattutto, se chiamiamo in causa un pubblico giovane, come cambia per loro l’idea e il concetto di pubblico, performer e regista? Il gioco proposto all’interno del laboratorio diviene espediente per smarrire e successivamente appropriarsi di una connessione attualizzata con lo spazio teatrale. (A.P. e V.R.)