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Gen 14, 2021
regia Milad Tangshir coreografia Francesca Cinalli paesaggio sonoro Paolo De Santis con Francesca Cinalli, Aldo Torta, Giuseppe Saccotelli, Paolo De Santis fotografia VR e post-produzione Stefano Sburlati fotografia timelapse Martin Heck immagini dal film...Set 18, 2020
con Giovanni Di Cicco (danzatore, coreografo e insegnante, si forma e lavora in Italia, Francia e Germania) per un massimo di 20 partecipanti La compagnia professionale DEOS – danse ensemble opéra studio – di Giovanni Di Cicco effettuerà presso la...Giu 19, 2020
con Giovanni Di Cicco (danzatore, coreografo e insegnante, si forma e lavora in Italia, Francia e Germania) per un massimo di 20 partecipanti La danza di Giovanni Di Cicco è una sintesi interiore e in divenire di insegnamenti trasmessi da alcune importanti tradizioni...Nov 7, 2019
con Claude Coldy La Danza Sensibile è una pratica di movimento cosciente che intende condurre ad una maggiore conoscenza di sé, del proprio corpo, delle proprie sensazioni ed emozioni. Tale pratica allena corpo e mente all’ascolto profondo dei messaggi del corpo. Essa...Nov 7, 2019
con Giovanni Di Cicco (danzatore, coreografo e insegnante, si forma e lavora in Italia, Francia e Germania) La danza di Giovanni Di Cicco è una sintesi interiore e in divenire di insegnamenti trasmessi da alcune importanti tradizioni riguardanti l’Uomo e il movimento...L’azione del guardare, all’interno di un luogo in cui poterlo fare al meglio. Questo ci suggerisce, fin dalle sue origini, la parola teatro. Lo scopriamo, soffermandoci sull’etimologia del termine (proveniente dal verbo greco θεάομαι, “guardare, considerare”). Ed è proprio questa minuscola riflessione ad aver aperto in noi i più vari interrogativi: è ancora questa la funzione del teatro? Guardare ed essere guardati? Si trasformerà nel tempo? E soprattutto, se chiamiamo in causa un pubblico giovane, come cambia per loro l’idea e il concetto di pubblico, performer e regista? Il gioco proposto all’interno del laboratorio diviene espediente per smarrire e successivamente appropriarsi di una connessione attualizzata con lo spazio teatrale. (A.P. e V.R.)