27 Aprile
4:30 pm
CARMEN | Nous sommes toustes des etoiles | Spring Rolls
Luogo
- Piazza Europa Unita Collegno
Per artistə
Aprile 2025
27 Aprile
4:30 pm
CARMEN | Nous sommes toustes des etoiles | Spring Rolls
07 - 16 Aprile
10:00 am - 6:00 pm
PLACEBO DANCES – Il sottopasso delle anime felici
concept e ricerca Flavia Zaganelli
performance e ricerca Maria Durb, Lucrezia Rosellini, Flavia Zaganelli
produzione Associazione L’Altra
Un’ampia indagine attorno e verso il piacere. Una tendenza, un’inclinazione alla ricerca di una condizione di apertura, connessione, riposo, beatitudine e incanto che possa favorire il Piacere verso sé stessi e verso gli altri e questionare il situarsi dei nostri corpi e il loro posizionamento nel mondo.
Nelle Placebo Dances cerchiamo posture scosse dal desiderio, che scompongano dolcemente i corpi e li facciano vacillare, per trovare una vicinanza erotica del nostro stare al mondo. Il piacere è qui la salvezza in tempi di catastrofe.
La ricerca di Flavia Zaganelli, dance artist e performer, è trasversale e multidisciplinare. I suoi lavori performativi indagano il meccanismo della relazione nelle sue mutevoli sfaccettature. Nel 2021 debutta a Danza Urbana con The Game We Play e crea INVISIBILIA grazie al premio del Bando Abitante della Compagnia Virgilio Sieni. Nel 2023 debutta con electrica /ecosi’stɛma/ a Spazio Kor. È artista selezionata per il bando Boarding Pass Plus Dance 2023 per la sua nuova ricerca Placebo Dances, ospitata a Moving in November Festival (Helsinki) e a Graner (Barcellona) in collaborazione con Santarcangelo Festival.
05 - 06 Aprile
10:00 am - 6:00 pm
CARMEN | Nous sommes toutes des etoiles
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
un progetto di Anna Basti
con la collaborazione critica di Ariadne Mikou
Associazione Chiasma
realizzato con il sostegno della Lavanderia a Vapore nell’ambito del programma “Residenze Trampolino”
Artiste e artisti coinvolti per Lavanderia a Vapore: Viola Scaglione/Balletto Teatro di Torino; Elena Rolla/Compagnia EgriBiancoDanza; Amina Amici/Compagnia Zerogrammi
scuole partecipanti: Ad’a Dance Studio, Apid Piemonte, asd Sport 8, Artemovimento – centro di ricerca coreografica, Fondazione Egri per la Danza (Alta Formazione Egri Danza), Il Gabbiano Danza, LADD L’arte della Danza, Mamadanse, Scuola del Balletto Teatro di Torino, Tilde Danza
Il progetto Carmen_Nous sommes toutes des étoiles si sviluppa grazie al dialogo fra vari soggetti del territorio, le scuole di danza, le artiste Viola Scaglione, Elena Rolla, Amina Amici e la coreografa Anna Basti come punto di attivazione per riflettere sui contenuti che i grandi balletti e le opere classiche hanno e continuano a veicolare. L’obiettivo è quello di immaginare una riscrittura dell’opera con gruppi di non professionisti o comunità specifiche, mettendo in discussione la gerarchia dei corpi che il balletto classico esprime e le dinamiche relazionali che la sua trama mette in campo. Rileggendo non solo il balletto ma la figura stessa di Carmen come incarnazione del potere rivoluzionario del femminile, il progetto attiva un processo di riscoperta delle potenzialità del corpo e della danza rispetto anche a temi dell’attualità che ci circonda.
Dal 2019 a oggi, la ricerca di Anna Basti è sempre più orientata verso il coinvolgimento di non professionisti e verso la costruzione di contenitori esperienziali e partecipativi, nella convinzione che i saperi sul corpo hanno un potere rivoluzionario e trasformativo se condivisi con un numero più ampio possibile di soggettività. In quest’ottica, si colloca a cavallo tra diversi linguaggi artistici, prendendo la ricerca sul corpo come base di partenza per poter creare ponti tra varie discipline.
04 - 17 Aprile
10:00 am - 6:00 pm
TEMPORALE {A LESBIAN TRAGEDY}
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
un progetto di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo
con Silvia Calderoni, Ilenia Caleo, Ondina Quadri, Francesca Turrini
clima sonoro Martina Ruggeri
organizzazione e cura Elisa Bartolucci
co-produzioni VIELNURVIEL (Ghent); Motus Vague; Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
temporale è un progetto performativo che indaga i fenomeni sottili, sull’orlo della percezione, e che materializza l’inquietudine di questo tempo presente. La drammaturgia si compone di movimenti emotivi e meteorologie. Può un cambio di umore muovere l’aria, spostare una sedia, mutare il paesaggio? temporale è una ricerca continua di transizioni, di spostamenti. In un tempo dominato dal full HD, si prediligono entità a bassa definizione – ectoplasmi, umori condensati, corpi gelatinosi e appiccicosi che si moltiplicano nella durata della performance – e le backrooms: ambienti che esistono solo nel web, quasi-luoghi che non esistono. In queste stanze gialle ripetute all’infinito, è accaduto qualcosa. Ma non sappiamo cosa.
Calderoni-Caleo si incontrano nel 2012 e iniziano un progetto comune tra residenze artistiche, atelier di ricerca e performance. Dal 2017 sono docenti allo IUAV di Venezia nel Laboratorio di Arti visive. A partire dal workshop di Biennale College Teatro 2018, hanno dato vita a KISS (2019). Per la Queering Platform del Freespace West Kowloon di Honk Kong hanno ideato il progetto nomade SO IT IS. Nel 2021 hanno fatto parte di Flu水o, per il quale hanno creato l’azione performativa thefutureisNOW? (Milano, Seoul, Shanghai). Nel 2022 hanno creato l’installazione Pick Pocket Paradise per la mostra Espressioni con frazioni al Castello di Rivoli – Museo di Arte Contemporanea (Torino). Sono artiste associate del Padiglione Italia della Biennale Architettura 2023. Nel 2023 ha debuttato ad Amburgo il loro ultimo lavoro performativo The present is not enough.
Marzo 2025
24 Marzo - 02 Aprile
10:00 am - 6:00 pm
BOOSTER
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Ideazione Fabritia D’Intino, Vincent Giampino e Riccardo Guratti
sviluppo a cura di Fabritia D’Intino, Vincent Giampino
sostegno Teatri di Vetro e Lavanderia a Vapore
Progetto di ricerca che mira all’esondazione dei processi singoli dentro i margini dei processi altrui, mescolando, ibridando e imbastardendo i soggetti e le autorialità. L’intento è quello di creare una zona orizzontale di analisi, confronto e reciprocità dove i coreografi si scambiano materiali, ricerche, pratiche, lavori e oggetti di interesse. Il fine è dare spazio a un processo di omogeneizzazione della conoscenza e della percezione dell’altro e del suo lavoro, per cogliere e nominare i pilastri fondanti e i punti di forza dei singoli processi coreografici e discorsi artistici.
Fondante del lavoro è l’operazione di boosteraggio, ovvero di smembramento e ricollocamento delle diverse autorialità in un’accezione fortificata, potenziata, esplosa. L’attitudine dello scambio è quella che definisce il “come” e non il “cosa”.
In un’ottica di alleanza, ci si vuole concedere uno spazio di autocuratela, definita in confini di vicinanza, amicizia, assonanza. Questo apparato nasce dalla prossimità e si offre come base e appoggio per il fiorire di nuove frequentazioni, connessioni e relazioni in una temporalità condivisa ed espansa.
22 - 23 Marzo
10:00 am - 6:00 pm
CARMEN | Nous sommes toutes des etoiles
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
un progetto di Anna Basti
con la collaborazione critica di Ariadne Mikou
Associazione Chiasma
realizzato con il sostegno della Lavanderia a Vapore nell’ambito del programma “Residenze Trampolino”
Artiste e artisti coinvolti per Lavanderia a Vapore: Viola Scaglione/Balletto Teatro di Torino; Elena Rolla/Compagnia EgriBiancoDanza; Amina Amici/Compagnia Zerogrammi
scuole partecipanti: Ad’a Dance Studio, Apid Piemonte, asd Sport 8, Artemovimento – centro di ricerca coreografica, Fondazione Egri per la Danza (Alta Formazione Egri Danza), Il Gabbiano Danza, LADD L’arte della Danza, Mamadanse, Scuola del Balletto Teatro di Torino, Tilde Danza
Il progetto Carmen_Nous sommes toutes des étoiles si sviluppa grazie al dialogo fra vari soggetti del territorio, le scuole di danza, le artiste Viola Scaglione, Elena Rolla, Amina Amici e la coreografa Anna Basti come punto di attivazione per riflettere sui contenuti che i grandi balletti e le opere classiche hanno e continuano a veicolare. L’obiettivo è quello di immaginare una riscrittura dell’opera con gruppi di non professionisti o comunità specifiche, mettendo in discussione la gerarchia dei corpi che il balletto classico esprime e le dinamiche relazionali che la sua trama mette in campo. Rileggendo non solo il balletto ma la figura stessa di Carmen come incarnazione del potere rivoluzionario del femminile, il progetto attiva un processo di riscoperta delle potenzialità del corpo e della danza rispetto anche a temi dell’attualità che ci circonda.
Dal 2019 a oggi, la ricerca di Anna Basti è sempre più orientata verso il coinvolgimento di non professionisti e verso la costruzione di contenitori esperienziali e partecipativi, nella convinzione che i saperi sul corpo hanno un potere rivoluzionario e trasformativo se condivisi con un numero più ampio possibile di soggettività. In quest’ottica, si colloca a cavallo tra diversi linguaggi artistici, prendendo la ricerca sul corpo come base di partenza per poter creare ponti tra varie discipline.
20 - 27 Marzo
10:00 am - 6:00 pm
VASTA
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
direzione artistica, concept, coreografia, danza Lina Gómez
in collaborazione con Luciane Ramos Silva, Ana Lessing Menjibar, Cenith Antonia Serrudo, Rosa Tulia Garcia
musica dal vivo Aduni Guedes e Andrea Parolin
light design Bruno Pocheron
drammaturgia Thomas Schaupp
nell’ambito di Etape Danse
Vasta è la ricerca per il pezzo “Unravel”, di e con Lina Gómez, che scava nel potere del patrimonio ancestrale e fittizio vibrando attraverso le voci e i corpi di donne di diverse generazioni. Lina Gómez torna dopo quattordici anni con questo lavoro in cui riflette sulle pratiche culturali e di danza e sulla persistenza del corpo nella storia. Ispirata dal suo background nelle tradizioni afro-brasiliane e colombiane, Lina Gómez invita a entrare in contatto con questa eredità e a riflettere su come essa possa ancora una volta creare comunità e identità oggi.
Coreografa, danzatrice e insegnante di origine colombiana, Lina Gómez ha studiato danza e teatro a San Paolo e Berlino, dove attualmente vive e lavora. Il suo pezzo di gruppo “A Passo di Mulo” ha debuttato alla TanzfabrikBerlin nel 2018 ed è stato rimesso in scena l’anno successivo. Il suo lavoro “Restraint” è stato presentato in vari spazi in Europa e ha fatto parte della piattaforma di danza europea “Aerowaves Twenty19”. Recentemente, lo sviluppo del suo lavoro di gruppo “Träumerei des Verschwindens” (2022) e la prima del suo ultimo lavoro “Vagarosas” (2023) sono stati ospitati al Radialsystem di Berlino. Come danzatrice e performer, Lina Gómez ha lavorato, tra gli altri, con Tino Sehgal, Yoshiko Chuma, Edson Fernandes e Jorge Garcia. Inoltre, dal 2015, il Goethe-Institut ha sostenuto le sue residenze di ricerca in Uruguay, India, Cile, Turchia e Giappone.
Apertura pubblica giovedì 27 marzo ore 18.00, prenotazioni: estdahl@lavanderiaavapore.eu
10 - 21 Marzo
10:00 am - 6:00 pm
FUCKING PURE
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
coreografia Vincent Giampino
dimensione sonora Draco Pampera
oggetti performativi Edoardo Ciaralli
cura e promozione Marco Burchini
outside eye e dialoghi Paola Granato
produzione TIR Danza
residenza Teatro Biblioteca Quarticciolo
Fucking Pure è un solo, un oggetto coreografico e performativo che definisce le sue premesse attorno allo studio della sarabanda in forma danzata e musicata. Lo studio delle due forme artistiche non avviene finalizzando la loro messa in opera e forma scenica, ma al contrario in maniera separata e indipendente l’una dall’altra. Dal passo strisciato, tipico della sarabanda, al basso continuo come dettaglio compositivo, tutti gli elementi sono utilizzati per la creazione di un tempo danzato e Incarnato: non una rielaborazione della sarabanda storica, ma una nuova danza del potere.
Vincent Giampino, choreography-maker e performer, si forma tra Italia, Germania e Olanda. I suoi primi lavori vengono mostrati in Germania, Belgio e Olanda e, dal 2018, anche in Italia, dove presenta le sue creazioni in teatri e festival tra cui Fabbrica Europa e Teatro Florida a Firenze; Gender Bender a Bologna; Short Theatre, Teatri di Vetro e Buffalo a Roma. Nel 2021 partecipa all’insediamento in campo aperto di Live Arts Week X a Bologna. Ha collaborato con artisti, coreografi, musicisti tra cui Greta Francolini, Cristina Kristal Rizzo, Edoardo Ciaralli, Lady Maru.
10 - 18 Marzo
10:00 am - 6:00 pm
IN THE NAME OF DARKNESS, MAGIC AND VULNERABILITY
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
concept, creazione, testi Michela Depetris
con Michela Depetris
voce Bianca Stoppani
sound design Pony Esposito
produzione CodedUomo
con il sostegno di Lavanderia a Vapore
Una ricerca che incoraggia a vedere nelle intersezioni e nelle pause, riversando l’invisibile nel visibile e giocando con il random. Un progetto che porta in sé pratiche per allenare la parte destra del cervello, una riflessione su sguardo, visionarietà e sospensione proposte sotto forma di dispositivo coreografico/performativo allucinato per confondere agente e agito, per sovrapporre vista e visione. Un sistema per mettere i corpi a riposo e scoprire menti vigili, una chiamata a esercitare la capacità di immaginare oltre, di far sgorgare i futuri. La drammaturgia scorre intima, imprevedibile, senza morale, senza pregiudizio, senza censura e si compone mentre realtà e fiction flirtano.
Michela Depetris si è formata tra Italia e Spagna in danza contemporanea e arti visive. Lavora in contesti performativi come interprete e come autrice, situando la sua ricerca in un campo aperto in cui ogni mezzo porta sempre alle pratiche corporee e a una visione espansa della coreografia. Lavora con la poetica e la politica del corpo nelle pieghe tra performance, scrittura, suono, coreografia, installazione, video e altro. Ama progettare ambienti visionari e immersivi, in cui la percezione si attiva e tutti i corpi sono al centro.
04 - 08 Marzo
10:00 am - 6:00 pm
IL CORPO LIQUIDO
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
Avvenimenti Successivi
Un lavoro corporeo basato sull’acqua, in cui l’acqua invita in uno spazio intimo e auto-riflessivo. La ricerca punta a una traduzione artistica di questa qualità unica di intimità, in cui il corpo di chi dà diventa un mezzo invisibile, aiutando chi riceve a connettersi veramente con il proprio corpo. Uno spazio in cui i partecipanti possano immergersi in un ambiente sicuro e alternativo, incoraggiandoli a liberare il loro potenziale creativo.
Come possiamo co-creare uno spazio di fiducia e una condizione in cui l’esplorazione ludica sia incoraggiata? La ricerca indaga quindi come le pratiche incarnate possano portare nuova profondità al nostro tempo quotidiano, aiutandoci a connetterci, a pensare e a lavorare in modi che onorano pienamente il nostro sé.
Jija Sohn è un’artista nippo-coreana di base ad Amsterdam. Ha radicato la sua pratica nei principi del benessere, della cura e dellapienezza della vita. Dal 2019, ha dedicato il suo lavoro all’esplorazione delle connessioni e delle relazioni umane, sviluppando tre progetti basati sulla comunità – “Lands of Concert”, “Phantom Travels” e” Landing on Feathers”. Ha inoltre lavorato al progetto comunitario “Performing Gender – Dancing In Your Shoes” con il Theater festival Boulevard nel 2022-2023. Questi progetti sono diventati il suo modo di guardare all’interno della natura umana, riconoscendo e abbracciandone tutti i difetti e punti di forza. Dal 2023 studia le pratiche corporee dell’acqua come il Watsu® (Shiatsu in acqua) e la Water Dance e si immerge nell’acqua come ambiente per l’esplorazione del movimento come territorio artistico.
03 - 09 Marzo
10:00 am - 6:00 pm
WHATEVER I AM / LET IT BE SEEN
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
movimento e scrittura Giorgia Ohanesian Nardin
contributi alla scrittura Giulia Crispiani, Noura Tafeche, serafine1369
suono e video F. De Isabella
disegno e manifattura costumi Max Simonetto naturaviolenta
disegno del set Max Simonetto naturaviolenta
disegno luci Giulia Pastore
consulenza al movimento Elena Giannotti
cura e produzione Giulia Traversi
Un’elegia, una preghiera, un canto liturgico per tutto quello che sta tornando alla Terra, per essere trasformato. Una comunanza con gli spiriti, un modo elementare di stare nel corpo. Whatever I am / let it be seen riprende la dimensione esperienziale della danza, l’importanza centrale di ciò che è effimero e catartico. In un momento in cui siamo chiamati a sentire più che mai il peso schiacciante di ciò che non può essere più, l’artista si rivolge al corpo e alla sua esperienza, ancorando una percezione sensibile e necessaria, trasformativa e partendo dalla danza come pratica inspiegabile, ingiustificabile, percepibile e vivibile e attraversabile. Il lavoro Invita il pubblico a fare lo stesso: ad attraversare il momento esatto della performance accogliendone l’offerta di rilascio.
Giorgia Ohanesian Nardin è artista italiana di discendenza armena che pratica nei contesti della danza e della performance dal vivo. Il suo lavoro si manifesta in movimento video, testo, coreografia, suono, raduni e tratta della relazione tra danza, divinazione e scrittura; della geografia e dell’opposto di appartenere; del fetish per il linguaggio, le sue politiche e i suoi numerosi attriti. Dal 2018 tiene regolarmente Pleasure Body, spazio di facilitazione a pratiche e conversazioni legate al piacere e al riposo.
01 - 02 Marzo
10:00 am - 6:00 pm
CARMEN | Nous sommes toutes des etoiles
Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
un progetto di Anna Basti
con la collaborazione critica di Ariadne Mikou
Associazione Chiasma
realizzato con il sostegno della Lavanderia a Vapore nell’ambito del programma “Residenze Trampolino”
Artiste e artisti coinvolti per Lavanderia a Vapore: Viola Scaglione/Balletto Teatro di Torino; Elena Rolla/Compagnia EgriBiancoDanza; Amina Amici/Compagnia Zerogrammi
scuole partecipanti: Ad’a Dance Studio, Apid Piemonte, asd Sport 8, Artemovimento – centro di ricerca coreografica, Fondazione Egri per la Danza (Alta Formazione Egri Danza), Il Gabbiano Danza, LADD L’arte della Danza, Mamadanse, Scuola del Balletto Teatro di Torino, Tilde Danza
Il progetto Carmen_Nous sommes toutes des étoiles si sviluppa grazie al dialogo fra vari soggetti del territorio, le scuole di danza, le artiste Viola Scaglione, Elena Rolla, Amina Amici e la coreografa Anna Basti come punto di attivazione per riflettere sui contenuti che i grandi balletti e le opere classiche hanno e continuano a veicolare. L’obiettivo è quello di immaginare una riscrittura dell’opera con gruppi di non professionisti o comunità specifiche, mettendo in discussione la gerarchia dei corpi che il balletto classico esprime e le dinamiche relazionali che la sua trama mette in campo. Rileggendo non solo il balletto ma la figura stessa di Carmen come incarnazione del potere rivoluzionario del femminile, il progetto attiva un processo di riscoperta delle potenzialità del corpo e della danza rispetto anche a temi dell’attualità che ci circonda.
Dal 2019 a oggi, la ricerca di Anna Basti è sempre più orientata verso il coinvolgimento di non professionisti e verso la costruzione di contenitori esperienziali e partecipativi, nella convinzione che i saperi sul corpo hanno un potere rivoluzionario e trasformativo se condivisi con un numero più ampio possibile di soggettività. In quest’ottica, si colloca a cavallo tra diversi linguaggi artistici, prendendo la ricerca sul corpo come base di partenza per poter creare ponti tra varie discipline.
Nessun evento trovato!
Carica altro
