08 - 26 Febbraio
8:00 am - 6:00 pm
LORENZO DE SIMONE | Permutazioni 2019/2020


Lascio che tutte le immagini scorrano, le celebro, le lascio andare. Lascio che crollino le difese. Lascio le memorie della carne risalire in superficie, le memorie che qui ora congedo. Più nessuna resistenza, nomino ogni ferita, e lascio che la pelle pronunci tutte le tracce ancora rimaste. Mi prenderò cura di questo corpo fratturato. Mi confondo con tutti, mi confondo in tutto. Faccio silenzio e intorno ogni cosa risponde. Svuotare svuotare svuotare, tutta la parete frontale della mia testa, del mio petto.
«Partendo dalla propria esperienza autobiografica e dalla creazione di un assolo, il progetto si manifesta come processo totalmente aperto (in questa occasione rivolto ad adolescenti), che indaga le memorie e le tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, del bullismo e della mascolinità tossica, della violenza e dell’offesa. Il progetto è pensato come una serie di azioni “proteste”, che nascono da pratiche solitarie e meditative. Pratiche mantriche sviluppate negli ultimi mesi di distanziamento, che nascono per allenare la pelle a sprigionare ciò che percepisce trattenuto, pronunciare ferite ed esporre il “corpo vivo” autentico, per offrire la propria vulnerabilità come condizione attraverso cui lasciare operare la propria rivoluzione. Dopo alcune sessioni di laboratorio esperite in questi ultimi mesi, nasce il desiderio di estendere questo processo a più persone, più precisamente il mio obiettivo è di poter fare ricerca e lavorare con adolescenti e studenti delle scuole superiori, avvicinarli alla pratica artistica come strumento per sollevare questioni culturali e politiche, dando al loro corpo la possibilità di esprimere ciò che vogliono veramente e non ciò che hanno imparato a desiderare per sentirsi inclusi. L’intenzione è quella di sviluppare un percorso collettivo in cui trasmettere alcune pratiche individuali e di gruppo, e insieme di mettere in relazione lo spazio intimo dell’esperienza del corpo con lo spazio pubblico della condivisione, per esercitare le pratiche interne a questo lavoro le quali affrontano temi come emarginazione, isolamento, rabbia, ma anche cooperazione, alleanza e reciprocità. Mi interessa profondamente lavorare sull’invenzione di danze collettive, come delle proteste di massa, che nascono per dare voce alla pelle, a quelle parti di noi che pubblicamente si vestono di vergogna e giudizio, considerate fuori norma. Dare voce alla pelle significa allora portare in superficie ciò che troppo spesso rimane soffocato. Le pratiche di movimento interne al lavoro, svelano dunque il tentativo di pronunciare ferite e di lasciarle muovere, parlare, sciogliere rabbia ed esporre il flusso libero e autentico dei corpi, per offrire la propria vulnerabilità come condizione attraverso cui lasciare operare la propria rivoluzione. Una denuncia ballata collettivamente, che si espone come momento di trasfigurazione del corpi, che si consegnano totalmente alle sensazioni che vivono quando sono liberi di esplorare la propria natura, per Sostituire alle posture rigide della difesa e del controllo, nuove posture fluide, permeabili e trasparenti. La dimensione collettiva dell’esperienza mira a creare un ambiente sensibile e unito in cui reciprocità e supporto sono gli strumenti di una promettente coesione. I partecipanti in queste proteste danzate danno origine ad un nuovo linguaggio del proprio corpo Vivo, un susseguirsi di gesti e azioni come impeti liberati. Il corpo si fa simbolo di territorio verso cui indirizzare un nuovo pensiero di Cura e ascolto». (Daniele Ninarello)
Il workshop è strutturato in 3 moduli intensivi, culminanti in una presentazione pubblica. Le fasi di lavoro sono correlate e consequenziali tra loro. Nella sua articolazione, il laboratorio si svolgerà prevalentemente su piattaforme digitali, immaginando di condursi gradualmente verso una eventuale conclusione in presenza (qualora le condizioni sanitarie lo permettessero). La classe proseguirà la ricerca sul campo anche in autonomia negli intervalli tra un modulo e l’altro. Tutti i materiali raccolti andranno a comporre la struttura di una restituzione pubblica conclusiva dell’esperienza. Le studentesse e gli studenti saranno guidate/i nell’ideazione e nella realizzazione di un podcast che sia in grado di restituire una traccia della ricerca svolta e che si presti a favorire una modalità non convenzionale di discussione, a partire dalle tematiche affrontate. Le modalità di composizione di questo formato radiofonico, nonché i contenuti, saranno discussi dall’intero gruppo sperimentando anche una modalità di co-responsabilità e di co-curatela. La trasmissione pubblica del podcast realizzato sarà accompagnata da un talk che prevede il coinvolgimento del conduttore e delle conduttrici del workshop, delle curatrici della Lavanderia a Vapore e del professor Tollari dell’Istituto Amaldi Sraffa di Orbassano: si terrà il 21 maggio 2021, in concomitanza con la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo.
Il workshop è strutturato in 3 moduli intensivi, culminanti in una presentazione pubblica. Le fasi di lavoro sono correlate e consequenziali tra loro. Nella sua articolazione, il laboratorio si svolgerà prevalentemente su piattaforme digitali, immaginando di condursi gradualmente verso una eventuale conclusione in presenza (qualora le condizioni sanitarie lo permettessero). La classe proseguirà la ricerca sul campo anche in autonomia negli intervalli tra un modulo e l’altro. Tutti i materiali raccolti andranno a comporre la struttura di una restituzione pubblica conclusiva dell’esperienza. Le studentesse e gli studenti saranno guidate/i nell’ideazione e nella realizzazione di un podcast che sia in grado di restituire una traccia della ricerca svolta e che si presti a favorire una modalità non convenzionale di discussione, a partire dalle tematiche affrontate. Le modalità di composizione di questo formato radiofonico, nonché i contenuti, saranno discussi dall’intero gruppo sperimentando anche una modalità di co-responsabilità e di co-curatela. La trasmissione pubblica del podcast realizzato sarà accompagnata da un talk che prevede il coinvolgimento del conduttore e delle conduttrici del workshop, delle curatrici della Lavanderia a Vapore e del professor Tollari dell’Istituto Amaldi Sraffa di Orbassano: si terrà il 21 maggio 2021, in concomitanza con la Giornata mondiale della diversità culturale per il dialogo e lo sviluppo.