RESEARCH CAMPING_Wandering Bodies | giorno #2

ideazione e cura Workspace Ricerca X e Lavanderia a Vapore
disegni Ambra Pittoni
grafiche Elisa D’Amico
tessuti scenografici Mediapont srl (RE)
per allestimento si ringrazia Bagno Vittorio Veneto e Alessandro Chiesa
con il supporto di Fondazione Compagnia di San Paolo  
Per due giorni, Lavanderia a Vapore e Workspace Ricerca X trasformano lo spazio del Centro di Residenza di Collegno nel Research Camping – Wandering Bodies, un’oasi temporanea in cui sperimentare possibili forme di cura e di contatto, posture collettive e modalità del conoscere attraverso la condivisione di pratiche artistiche. A partire dalla domanda “Che tipo di comunità, modi di stare insieme, policies possono essere ri-generate dalla ricerca artistica?”, l’obiettivo invitare l* artist* non solo ad attraversare lo spazio, ma a condividerne curatela e configurazione. Il Research Camping offre 2 principali ambienti, caratterizzati da altrettante modalità operative: La Piscina e Le Tende. Per ulteriori info, clicca qui.

Lo spazio del camping sarà aperto a visite e attraversamenti da parte di curiosi dalle ore 10 alle ore 20. Alla luce delle caratteristiche dello spazio e dell’esperienza, le pratiche proposte dagli artisti partecipanti sono aperte su prenotazione (estdahl@lavanderiaavapore.eu) e con capienza limitata. 


Programma

– h. 10-11_ Piscina
Talk/Workshop di cartografi
a_Marion Boudier (in presenza) e Chloé Déchery (da remoto), Performare La Conoscenza, Artist* / Ricercator*: Non Scegliere! 
Per il loro intervento all’interno di Research Camping, Marion e Chloé continuano a interrogarsi sui dispositivi sensibili e critici, i gesti, i corpi e le voci che permettono di generare esperienze di pensiero singolari. Il libro Artistes-Chercheur·es, Chercheur·es-Artistes pubblicato dalle due autrici nel settembre 2022 da les presses du réel è rappresentativo di metodologie di ricerca che si trovano al crocevia di pratica e teoria. Cosa significa sviluppare un processo di ricerca su un palcoscenico, in uno studio o in un’aula scolastica quando sei un artista, un ricercatorə o… un po’ di entrambi? Quali strumenti euristici ed esperienziali vengono mobilitati da chi inventa nuove ibridazioni tra ricerca, creazione e pedagogia?  Attraverso un’ampia varietà di scritti, dal saggio teorico alla provocazione polemica, dalla partitura al protocollo performativo, passando per il racconto dell’esperienza o la traccia di un laboratorio, questo libro postula ed esamina la forza epistemica e l’epistemologia dell’atto teatrale e performativo.  Così la presentazione del loro lavoro Artistes-Chercheur·es, Chercheur·es-Artistes giocherà con diversi formati di comunicazione accademica e post-lockdown e proporrà l’attivazione collettiva di una cartografia prodotta con l’artista Eric Valette nel tentativo di modellare, attraverso il disegno, un primo tentativo di una tipologia di forme sceniche e performative che producono e diffondono conoscenza. 
– h. 11:30-12:30_ Piscina
Valentina Roselli, Arcipelago-Chi cerca chiede (50 min. – 12 partecipanti, 3 persone alla volta)
L’esperienza intende essere un momento collettivo agito in silenzio rituale. I partecipanti saranno chiamati a rappresentare la propria isola e in un secondo tempo a scegliere la propria collocazione al fine di creare un arcipelago.  
– h. 10-20_ Tenda XS
Chiara Prodi,
Ara Solis // La pietra che lega il sole (long durational/inizio venerdì 18 ore 10-chiusura sabato 19 ore 20) 
– h. 12:30-13:30_ Tenda L
Arianna Perrone, L’Arcipelago-Chi cerca chiede (50 min. – 12 partecipanti, 3 persone alla volta)
CHI CERCA CHIEDE. Un momento privato, dove portare con sé il proprio pezzo di isola iniziato con l’esperienza dell’Arcipelago e ricercare ciò che affiora intorno a questa. L’approdo sarà una domanda. 
– h. 11:30-12:30_ Tenda S
A cura di
Fabritia D’Intino, Messaggi al futuro – pratica oracolare (20 min. a sessione, minimo 1 fino alla massima capienza della tenda)
Questa pratica intende approfondire la relazione e l’intimità tra i luoghi e il vissuto di chi li  abita. Convocando la magia, i varchi temporali e la preveggenza, l’intento è quello di riunirsi in una pratica che possa risvegliare l’oracolo che è in noi attraverso l’architettura che ci ospita. 
 – h. 13-14 pausa pranzo
 – h. 14-15:30_ Piscina
Stefania Carvisiglia, in collaborazione con Simona Rossi, Balera (45 min.-1 ora) 
Balera è un tempo per stare insieme. Ogni partecipante può inserirsi nella pista portando il contributo che desidera. Non è richiesto un obiettivo, non ci si augura il lieto fine. Ci si incontra per ballare, essere informatƏ su notizie di attualità e aneddoti. La proposta per il camping è attraversare 15 minutes of fame e 15 minutes of vanishing. Una raccolta di esibizioni, solitudini, contatti paradossali. 
 – h. 14:30-15:30_ Tenda L e Tenda S
Michela Depetris, Antenne&Sexytude_mutant practices (30 minuti- min. 3 persone) 
Piccola azione intima e mutante per invocare gli spiriti della trasformazione attraverso la parola. La narrazione interviene sui corpi di chi ascolta, cambiando interiormente la forma e la percezione, la temperatura e la relazione con lə altrə. #ipnosi #mutazione #orgia #sogno #insetti. Indicazioni per il pubblico: connettersi al QRcode con smartphone e cuffie. Se si vuole, prima dell’uscita dalla Tenda scartare il proprio lecca lecca e gustarlo. 
– h. 16-17_ Piscina
Pupa Boom, Bagno di brodo vegetale (60 min.) 
Session/proposta sonora/narrazione/visualizzazione per sguardo interno rivolta a corpi in ascolto e in relax. Quello che accade è semplice e intimo: chi si immerge nel Brodo, si sdraia o si siede dove vuole, può chiudere gli occhi, può ascoltare, può muoversi, può fluttuare, può dormire. 
– h. 16:30-18_Tenda L e Tenda S
Alessio Mazzaro e Fiona Winning, The slowness of plants, the intimacy of mosses and the calm of the snow / An experience from the Do Nothing Club (1 ora → 30 min. experience + 30 min. talk / 2 turni da 15 min. → 4 persone per turno, per i primi 30 min. di esperienza, poi tutti/e partecipano alla conversazione collettiva)
Nelle tende viene ricreato uno spazio con elementi di passate aperture del Do Nothing Club -costumi, white noise, sleeping masks, lavanda, posters e voci- per una sessione di idleness seguita poi da una conversazione collettiva su quando la pratica artistica ci sfinisce. Per una comunità diffusa di caring, per riappropriarci del tempo, singolarmente e collettivamente. Indicazioni per il pubblico: portare un cuscino, una coperta/sacco a pelo e magari anche una piccola torcia. Pensare ad un momento in cui la pratica artistica e la sua produzione -networking, applications, rendicontazione, aspettative, secondo lavoro, instabilità economica e geografica- vi ha sfinito. 
 – h. 17:30-19_ Piscina
Unfolding Landscape / Workspace Ricerca X 
Un invito a entrare in un paesaggio in cui si dispiegano pratiche, domande, desideri, complessità, aspirazioni e criticità della ricerca artistica. A cura di Francesco Dalmasso, Ambra Pittoni, Elisa D’Amico con Irina Baldini, Francesca Cinalli, Fabritia D’Intino, Elisa Zuppini.
 – h. 19-20_ Piscina
Danceoke, a cura di Fabritia D’Intino (30 min. – min. 5 persone)
Il danceoke è un party tool, preso in prestito dalle feste scandinave, è un dispositivo in cui si converte il concetto del karaoke (cantare sulle proprie tracce preferite) in danza (danzare sui propri video preferiti). Consiste dunque in un maxischermo con una playlist di video youtube ed una selezione di riferimenti che spaziano dai videoclip pop ai frammenti di balletto, dalle coreografie k-pop ai live funk. L’invito è quello di copiare la danza, riprodurre le coreografie sul momento cercando di essere il più fedeli possibile all’originale. È aperto a tutte le diverse capacità, abilità e competenze motorie e ha a che vedere col concetto di autorialità, di plagio, di passaggio di informazioni e repertorio comune. Rimanendo in questo sempre fedele alla sua origine festosa e all’approccio ludico al movimento e alla danza. 

The event is finished.

Data

19 Nov 2022
Expired!

Ora

10:00 am - 8:00 pm

Luogo

Lavanderia a Vapore
Collegno (TO)
Categoria