01 Dicembre
10:00 am - 12:00 pm
THE SPACE OF RELATIONSHIP – Pratiche sulla cura dello spazio reciproco | Shared Training Torino

Luogo
- Lavanderia a Vapore
- Collegno (TO)
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è libertà di essere chi voglio quando nessun* mi vede
è percepire il mio corpo in modo totalmente diverso,
stare nella scatola è sentirmi,
spiare il mondo,
è protezione dai giudizi, dalla paura, dalle aspettative,
allo stesso tempo è intrappolamento, è stare chiuso con me stess*
Chi ha detto che mentre la mano scivola sul foglio il resto del corpo deve rimanere a dormire? Si può lasciare il segno con tutto il corpo: rotolando, saltando, ridendo, muovendo l’aria. Si può trovare il proprio posto reinventando lo spazio. Segni mossi è un progetto di movimento e segno grafico per bambini e adulti di Alessandro Lumare e Simona Lobefaro. Un’occasione per sperimentare insieme l’unità tra due linguaggi solitamente considerati separati.
Segni mossi, to move to mark!
Who said that while the hand slides on the paper the rest of the body should remain to sleep? You can make your mark with the whole body: rolling, jumping, laughing, moving the air. You can find your place by reinventing the space. Segni mossi is a movement and graphic sign project for children and adults by Alessandro Lumare and Simona Lobefaro. An opportunity to experience together the unity between two languages usually considered separate.
OONAGH DUCKWORTH – Inglese ma di base a Bruxelles, è direttrice del programma annuale della Springback Academy. Nel suo periodo di attività come freelance, è stata danzatrice, giornalista culturale e programmatrice, lavorando con enti come il Centre Pompidou di Parigi, The Place Theatre a Londra e Les Brigittines a Bruxelles, coltivando allo stesso tempo progetti indipendenti. Come giornalista ha collaborato con testate quali «The Guardian», «Elle Magazine», «The Evening Standard», «City Limits» e «Time Out», nonché con numerose pubblicazioni belga in lingua inglese. Collabora spesso in qualità di editor per testi in lingua inglese per compagnie belga di danza.
SANJOY ROY – Dal 2002 collabora occupandosi di danza con la testata «The Guardian» e ha fondato nel 2018 «Springback Magazine», lanciato dal network europeo Aerowaves; collabora con molte altre pubblicazioni quali «New York Times», «Dance Gazette», «Dancing Times» e «Dance International». Ha concepito e ideato lo script per l’animazione Planet Dance: a visitor’s guide to contemporary dance (The Place, Londra) e ha scritto il noto Step by Step Guides to Dance (Guardian, 2008-11). L’archivio delle sue attività di scrittura è disponibile online sul sanjoyroy.net.
MARTA PASTORINO – Scrittrice e formatrice. Per oltre vent’anni la sua ricerca si è divisa tra scrittura narrativa, arti performative e pratiche di cura e consapevolezza. È Docente Senior nella Didattica della Scuola Holden in Academy, in cui insegna una disciplina chiamata Intensità: come trasmettere la propria energia e fisicità nella scrittura. Pubblica articoli, recensioni e racconti su quotidiani, antologie e riviste. Editi, si trovano i romanzi Effetti collaterali (2006) per Meridiano Zero e Il Primo gesto per Mondadori (2013).
ph. Andrea Macchia per Ricerca X
Danzare è utilizzare l’espressività del corpo. Quello che gli spettatori percepiscono è quello che i corpi più o meno consapevolmente comunicano.
L’azione del guardare, all’interno di un luogo in cui poterlo fare al meglio. Questo ci suggerisce, fin dalle sue origini, la parola teatro. Lo scopriamo, soffermandoci sull’etimologia del termine (proveniente dal verbo greco θεάομαι, “guardare, considerare”). Ed è proprio questa minuscola riflessione ad aver aperto in noi i più vari interrogativi: è ancora questa la funzione del teatro? Guardare ed essere guardati? Si trasformerà nel tempo? E soprattutto, se chiamiamo in causa un pubblico giovane, come cambia per loro l’idea e il concetto di pubblico, performer e regista? Il gioco proposto all’interno del laboratorio diviene espediente per smarrire e successivamente appropriarsi di una connessione attualizzata con lo spazio teatrale. (A.P. e V.R.)